N/A: canzone del capitolo: Stay di Rihanna feat Mikky Ekko
Zain
Quando vidi Lucy provai tenerezza: quello scricciolo era piccolo per la sua età, eppure sembrava già consapevole di tante cose che una bambina di 5 anni non dovrebbe conoscere; ad esempio il fatto di non poter avere una mamma ed un papà perché sono scomparsi. Per qualsiasi persona sarebbe difficile sopportare un dolore simile, figuriamoci per una bambina!
Lily si comportava più da madre che da sorella maggiore con lei, e se non avessi saputo come stavano le cose, avrei pensato che Lucy fosse sua figlia, vista la somiglianza pazzesca.Quando proposi loro di venirci a trovare, sul volto di Lily scese un velo di preoccupazione, forse aveva il timore che sua sorella si affaticasse troppo o che non stesse ancora bene per poter uscire.
Avrei voluto essere in grado di leggerle nel pensiero, per sapere come mai improvvisamente fosse così cauta e avesse chiesto alla bimba di andare a cercare un film, scusa palese per cambiare argomento; ma tutto ciò che mi pareva giusto fare era aspettare che fosse lei a parlarmene, se avesse voluto.
La aiutai a sparecchiare in silenzio e poi improvvisamente si fermò, fissando un punto. La raggiunsi, prendendola per mano. Lily spostò lo sguardo su di me e mi sorrise debolmente.
"Tutto a posto?" Chiesi il più dolcemente possibile.
Lei annuì: "Sto bene." Mentiva. Avevo imparato a capirlo ormai.
"Posso abbracciarti?" Le chiesi.
Rividi spuntare sul suo viso quel sorriso, quello che non puoi trattenere quando sei troppo felice.
"Sai già la risposta..." Disse.
La strinsi in vita e l'alzai da terra leggermente nel mio abbraccio. Le sue braccia si allacciarono intorno al mio collo e la sentii sospirare sollevata.
Era incredibile come ogni piccolo dettaglio di lei mi facesse impazzire. L'amavo sempre di più.
Le baciai la fronte e continuai a dondolarci nel nostro abbraccio.
"Scusa se prima ti sono sembrata un po'... apprensiva, non voglio rifiutare il tuo invito..."
Annuii rassicurandola.
"È solo che Lucy ha appena avuto la febbre e...lei è sempre stata cagionevole."Si sta confidando con me?
"Per questo sono sempre così ansiosa quando si tratta di lei. Lo sono da quando è nata." Disse sorridendo amaramente.
L'ascoltai in perfetto silenzio, coccolandola e tenendola vicina.
"Sai, Lucy è nata prematura. Poco più di cinque settimane prima del previsto. Non è molto, ma..."
Per un momento riprese fiato, come se ciò che stava per dire fosse più pesante di un macigno.
"Lei non ha avuto le cure di una mamma quand'era appena nata. È rimasta nell'incubatrice per quasi un mese, il suo sistema immunitario non si è sviluppato benissimo."
"Quindi i tuoi... i vostri genitori sono...?"
"Sono morti il giorno stesso in cui è nata Lucy. In un incidente stradale." Lily completò la frase per me.
I suoi occhi erano tristi, ma non accennavano a versare una lacrima.
"Siamo due sopravvissute." Disse facendo spallucce.Due?
"Un momento, vuoi dire che... c'eri anche tu?" Lei annuì.
"Oh, mio Dio! Avete rischiato entrambe di...?"
Non riuscivo neppure a dirlo.
"Già, ma come puoi vedere non è successo. Chiamalo miracolo, fortuna. Non lo so, ma siamo qui."
La guardavo con profonda ammirazione e commozione. Com'era riuscita ad affrontare da sola tutto quel dolore? E la responsabilità di crescere una bambina da sola?
Lily era davvero la donna più coraggiosa che avessi mai conosciuto.E se fosse andata diversamente? Se in quell'incidente fosse morta lei? Non l'avrei potuta conoscere! Sarebbe tutto diverso a quest'ora.
Al solo pensiero di perderla per sempre mi venne un profondo senso di panico ed angoscia.
La strinsi a me e appoggiai la mia fronte alla sua. Improvvisamente quelle sensazioni: toccarla, sentirla respirare, vederla sorridere, o perfino vederla triste, arrabbiata, preoccupata, si arricchivano ancora di più di significato.
Fu in quel momento che capii quanto Lily fosse importante per me. Quanto profondamente tenessi a lei.
"Scusa se ti ho rattristato."
Perché tende a scusarsi per ciò di cui non dovrebbe?
Feci di no con la testa e la guardai dritto negli occhi grandi e lucidi. Avevo paura di dire la cosa sbagliata dopo ciò che lei mi aveva appena rivelato del suo passato, della sua vita, del suo mondo. Ero totalmente impreparato ad una cosa del genere. Volevo solo abbracciarla e baciarla per fare andare via ogni ombra di tristezza.
"Puoi restare o...?" Accennò.
"Certo che posso. Se mi vuoi..."
"Sì." Rispose immediatamente. "Certo che ti voglio!" Sorrise timida.Le accarezzai la guancia col cuore pieno d'emozione e lentamente mi avvicinai alle sue labbra.
Fu un bacio delicato, lungo, intenso. Forse il più bello che ci scambiammo. Con lei però ogni bacio aveva un sapore unico.
Mi prese per mano e mi portò in camera sua, dove la piccola aveva già scelto quale film guardare.
Notando che si trattava di Aladdin sorridemmo entrambi complici.
"Chissà mai perché hai scelto di guardare proprio questo?" Chiese Lily retorica.
Lucy ridacchiò dondolando le gambe, che penzolavano ai piedi del lettone di Lily, sul quale ci accomodammo anche noi.
La bambina guardava il video in silenzio, dandoci la schiena, mentre io guardavo Lily quasi tutto il tempo. Averla sdraiata accanto a me, col mio braccio intorno alle sue spalle ed il suo sul mio petto era pura felicità ed una forte tentazione.
"Non provare ad uscire con questi addosso..." Feci scorrere l'indice sulla sua gamba e sull'orlo dei suoi shorts, "Puoi indossarli solo quando sei con me." Le bisbigliai.
Sorrise mentre le veniva la pelle d'oca sotto il mio tocco. Non mi andava di smettere di accarezzarle le gambe, erano incredibilmente lisce e morbide.Dannazione!
"Mi stai distraendo e vorrei guardare il film, se non ti dispiace."
"Oh, non mi dispiace, fa' pure. Io ho qualcosa di meglio da guardare."
La vidi alzare gli occhi al cielo scocciata, ma giocosa: "E toccare..." Aggiunse.
"Se vuoi smetto..."
Ma non mi rispose, si morse il labbro e non mi fermò.Credo che non serva dire altro.
•••
Dopo circa un'ora di film, trovai Lily profondamente addormentata ancora abbracciata a me. Lucy si girava a guardarci di tanto in tanto e sorrideva con quelle fossette e quell'aria da furbetta, che la sa lunga. Era contagiosa, faceva sorridere anche me.
"Ma si è addormentata!" Esclamò.
Le feci segno col dito di fare silenzio per non disturbare Lily e Lucy mi imitò.
Finito il film, tolse il DVD e lo rimise a posto, spense la TV e venne da me in punta di piedi: "Adesso resterai a dormire anche tu?" Bisbigliò.
"Beh, no, piccola, fra un po' dovrò ritornare a casa, si è fatto tardi."
Guardai l'ora, erano già le 6 di sera.
"Allora resti per cena?"
"Ehm...non lo so..." In fondo non avevo alcun impegno. "Bisognerà chiedere a tua sorella e tua zia...non vorrei disturbare."
Lei fece spallucce: "A me sta bene, sei simpatico."
Sorrisi e la ringraziai battendo pugno contro pugnetto: "Anche tu lo sei."
"Se mi cerchi, sono in camera mia, ciao!"
"Hey, aspe-"
Troppo tardi, era già corsa via. E aveva perfino chiuso la porta. Quella bambina era fin troppo arguta!Nel silenzio e nelle luci fioche del tardo pomeriggio, provai una strana emozione. Una specie di stretta al cuore che non seppi classificare. Ascoltavo il suo respiro e cercavo di sincronizzare il mio con il suo. Le labbra rosate erano socchiuse, le ciglia sembravano ancora più folte, adoravo quel piccolo neo sullo zigomo destro e quel ciuffo, che le ricadeva sulla fronte la faceva somigliare a Belle della Bella e La Bestia. Era davvero bella da togliere il fiato. Perfetta in ogni senso.
Il mondo poteva anche finire in quel momento, non m'importava. Niente mi mancava.All'improvviso Lily si rannicchiò più attaccata a me e mugugnò nel sonno. La sua mano, appoggiata sul mio petto, strinse in un pugno il tessuto della mia maglietta.
Pensai che si stesse svegliando, ma non fu così.
Aggrottò le sopracciglia e si morse il labbro. Stava forse sognando?
Le accarezzai la schiena per tranquillizzarla e lei mormorò qualcosa che non riuscii a capire esattamente.
"No...non lasciatemi qui...ho freddo..."
Notai una lacrima scenderle sul viso. Che stava sognando?
"Ehi, va tutto bene, piccola... sshh..."
"No!" Continuava a parlare nel sonno.
"Sono qui, Lily. Sono qui."
Finalmente si rilassò e fece un respiro profondo, ma purtroppo si risvegliò.
Riaprì gli occhi dapprima lentamente poi scattò seduta.
"Ehi, ehi..." Le accarezzai la schiena di nuovo, ma stavolta lei ebbe un sussulto.
Mi misi seduto anch'io per controllare come stesse: "Lily...?"