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N/A: canzone del capitolo | ZAYN — Let Me












Zain










Non c'era tempo da perdere. Non c'era alcun dubbio. Sapevo dove si trovasse Phil e dove aveva portato Lily e Lucy.



— 5 anni prima —



"Ti dico che non so come salvarti il culo! Hai fatto un casino troppo grande!" Esclamai teso.
Phil mi prese per la felpa e mi fulminò coi suoi occhi vuoti e angoscianti.
"È questo il ringraziamento per tutto quello che ho fatto per te, piccolo bastardo?!"

Okay, questo è davvero ridicolo!

Lo spinsi via e mi liberai dalla sua presa: "Piccolo bastardo?! Chi sarebbe il bastardo tra noi due? Non sono io che picchio le donne e spaccio droga, amico! Io non ti devo nulla, è chiaro?!"
Phil rise diabolico e si ricompose con assoluta freddezza, sistemandosi i capelli lunghi ricaduti sulla fronte.
"Povero Zain, tu non hai la minima idea di cosa stai parlando. Tu sei molto più coinvolto di ciò che credi."

Ma che cazzo...?!

"Mi stai minacciando, Phil?" Chiesi schifato, ma non sorpreso.
Lui scrollò le spalle, la sua aura diventava passo dopo passo sempre più inquietante e mostruosa.
"Sei tu che hai cercato me, ricordi? Non eri nessuno prima di conoscermi, non avevi amici, ti consideravano solo un ragazzino ricco e viziato, non avevi neppure chi scopare prima che conoscessi mia sorella. Anzi, prima che io ti concedessi di scop-"
Non lo lasciai neppure finire perché gli sferrai un pugno sul muso.

Cosa sto facendo?! Questo non sono io! Io non faccio a botte! — Pensai incredulo tra me e me fissando la mia mano dolorante.

Phil si asciugò il sangue che io gli avevo fatto colare dall'angolo della bocca e tornò a sorridere maligno.
"Qualcuno si è fatto crescere le palle, vedo. Non ti facevo così coraggioso, Malik."
"Vaffanculo! Come fai a pensare a te stesso anche in un momento come questo? Hai investito delle persone! Potrebbero essere morte! Come cazzo puoi chiedermi di aiutarti a disfarti dell'auto?! Mi rifiuto, arrangiati! Hai combinato un disastro, assumitene la responsabilità! Me ne vado!"
Mi voltai per andarmene, ma fu un errore.

"Dove credi di andare, Malik? Pensi davvero che tu possa fare come vuoi?!" Mi afferrò il braccio destro e me lo portò dietro la schiena. Per poco non me lo ruppe. Il suo braccio invece si strinse in una presa letale intorno al mio collo. Non potevo più scappare.

Come può un quindicenne mingherlino competere con un energumeno di vent'anni?

"Potrei spezzarti la mano destra in più punti, così non saresti più in grado di dipingere i tuoi preziosi quadri che tuo padre tanto detesta, che ne dici? La tua futura carriera di artista dipende da questo."
"Sei un figlio di-"
"Sì, lo so. In fondo mia madre era proprio quello, perché negarlo?"
"Non me ne frega un cazzo! Spezzami tutte le ossa, io non ti aiuterò!"
"Oh, sì che lo farai, se non vuoi che riveli il nostro piccolo segreto ai tuoi genitori. Loro non sanno che ti hanno arrestato, vero?"

Cazzo!

"Phil! Che stai facendo?! Lascialo!" Kim, sentendoci litigare, uscì di casa per capire cosa stesse succedendo.
Era impaurita e preoccupata, ma non sapevo ormai se la sua fosse più paura per se stessa o per me. Io in fondo ero sempre stato la sua via di fuga, il suo mezzo per conquistarsi la libertà dalla prigionia del fratello violento. Non ero stato al suo fianco perché volevo scoparmela e basta. A lei però questo importava ben poco.

Fuoco & Ghiaccio [Z.M. UA] - I Romanzi del Filo RossoWhere stories live. Discover now