101. Speciale 100mila+

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N/A: il vostro supporto continua ad essere costante e grazie a VOI ora la storia di Zain e Lily ha raggiunto e superato le 100mila visualizzazioni, spesso la vedo in classifica nelle prime 100/200 posizioni, in varie categorie e continuo a rimanere incredula di fronte a tutto ciò! Per ringraziarvi, ho pensato di regalarvi questo capitolo auto-conclusivo, che potrete inserire dove e quando volete, perché slegato dal flusso della trama. Spero sia di vostro gradimento!

Canzone del capitolo | Troye Sivan & Alessia Cara – Wild













Lily









C'è qualcosa nel suo modo di muoversi e di parlare che mi ricorda tanto una fiamma: a tratti cheto e dimesso, discreto, fioco come un piccolo falò; ma non appena entra in contatto con me sembra trasformarsi, si scalda e si alimenta di passione per poi diventare imprevedibile ed ingovernabile come un incendio.

Zain ispirava in me metafore e similitudini che avrebbero reso fiero il mio poeta preferito: Robert Frost.

Mi capitava spesso di mettere giù righe, pensieri, frasi che narravano del mio amore ma senza mai nominarlo o palesarlo. Era per me una forma di schermo, per impedire che qualcuno, compreso Zain stesso, potesse capire che stessi parlando di lui.
Tenevo tutto il mio materiale in un diario malconcio, una vecchia agenda mai usata e impiegata per un uso diverso. Non sapevo se considerarlo un diario segreto perché quasi mai raccontavo di me e delle mie giornate in senso letterale; oppure se considerarlo una prova per un futuro romanzo di mediocre successo.
In ogni caso lo tenevo sempre vicino alla mia collezione di poesie preferite, una copia vecchia e logora di New Hampshire. Quasi come se per osmosi un po' di quelle perle contenute nell'opera di Frost potessero trasferirsi nella mia.

"Qual è il tuo sogno?" Chiese il ragazzo, muovendosi lento verso il mio letto.

Esitai per qualche secondo e rimasi ad una certa distanza: "Vorrei tanto diventare una scrittrice. Lo so, sono una povera illusa a pensare di guadagnarmi da vivere scrivendo libri."

Il ragazzo sorrise e si sdraiò sul mio letto, incrociando le mani dietro la testa: "Non sei un'illusa. Non sminuire i tuoi sogni, penso che sia fantastico che tu voglia scrivere libri."

Arrossii e mi dondolai sui talloni, non sapendo bene come reagire ai suoi complimenti.

"E soprattutto non mi avevi mai detto che ti piace scrivere. Vorrei tanto leggere qualcosa di tuo."
Andai nel panico: "Oh, no!"
"Perché no?" Chiese mettendosi seduto.

Inconsciamente mi cadde lo sguardo sul comodino accanto al letto. Là sopra tenevo sempre la mia copia delle poesie di Frost insieme al mio quaderno. Probabilmente firmai la mia condanna senza saperlo.

Zain seguì la direzione dei miei occhi e tese il collo per curiosare. All'istante mi precipitai a togliere di mezzo le prove.

"Ehm, ma perché sono solo canovacci e scarabocchi, non ho ancora scritto qualcosa di finito, non ne vale la pena, credimi!" Tentai di dissuaderlo, mentre già nascondevo i libri dietro la schiena.

Lui assottigliò lo sguardo e sorrise malizioso: "Questo lascialo giudicare a me" S'alzò all'improvviso e mi sovrastò con la sua altezza (ed in quel momento mi sembrò persino più alto del solito). Io indietreggiai, ma lui mi seguì e mi catturò in un abbraccio. Ingaggiammo una lotta nella quale nessuno dei due avrebbe ceduto facilmente. Zain tentò di strapparmi via da dietro la schiena ciò che stavo tenendo saldamente.
"Che cos'hai lì? I tuoi scritti, vero? È forse la bozza di qualche romanzo erotico?" Chiese alzando un sopracciglio.
Arrossii: "Ma no! Io non scrivo roba del genere!"
"Allora perché non vuoi che lo legga?"
La sua forza nel tenermi stretta a sé e nel volermi rubare quel diario contrastava con il suo tono di voce mellifluo e i suoi baci, delicati come petali di rose, che si posavano sul mio collo lasciato scoperto da un maglione troppo grande per me. Il suo.

Fuoco & Ghiaccio [Z.M. UA] - I Romanzi del Filo RossoWhere stories live. Discover now