Fuoco & Ghiaccio [Z.M. UA] - I Romanzi del Filo Rosso

68.

N/A: canzone del capitolo | Camila Cabello - Crying in the Club (sì, non c'entra molto con la storia, ma mi piaceva l'atmosfera che il sound creava con questo episodio LoL )

Lily

"Non farti troppe illusioni, Lily." Disse Harry.
"Me l'hai già detto, ma almeno proviamo!"
"Ogni tuo desiderio è un ordine." Sospirò.

Dopo il lavoro, Harry era venuto a prendermi per accompagnarmi in palestra e chiedere all'istruttore del corso di autodifesa personale se accettasse altri iscritti, ma le probabilità erano scarse e lui non faceva altro che ricordarmelo.

Un sms da parte di Zain mi arrivò proprio mentre stavamo entrando, mi diceva in continuazione quanto gli mancassi e se era possibile era diventato ancora più appiccicoso di quanto normalmente non fosse. Ed io non ero per niente contraria.

"Chi è? Zain?" S'incuriosì Harry.
Gli sorrisi, ancora con la testa fra le nuvole e lui alzò gli occhi al cielo: "Lascia perdere, domanda retorica."
"Mi preoccupa che debba restare ancora una settimana in ospedale, non ti sembra che il dottore stia esagerando?"
Lui fece spallucce: "O magari ci sono ragioni serie per tenerlo in osservazione."
Mi sentii gelare il sangue: "Oddio...Pensi che sia più grave di quanto dice?!" Panicai.
"No, hey hey! Calma, non volevo spaventarti, intendevo dire che è meglio se rimane a riposo, conosci Zain, non ama stare fuori dai giochi. Quindi si farebbe solo del male se fosse fuori dall'ospedale."
"Beh tante grazie, adesso mi hai fatto venire il dubbio."
"Mamma mia, non immaginavo che foste così tanto..." Lasciò la frase in sospeso.
"Così tanto...?"
"Lo sai! Insomma, non riuscite a starvi lontano per più di un giorno, è...pazzesco!"

Pare proprio che tutti lo notino!

Arrossii: "Che c'è di pazzesco? Tu non ti sei mai innamorato così tanto da voler stare sempre insieme?"
Harry mi guardò di sbieco ed in silenzio tenne la testa bassa.
"Perché ti sei innamorato, vero?"
Provai a portarlo a dire ciò che sospettavo.
Lui annuì lentamente: "Sì. Sì, mi sono innamorato."
"Non hai mai voluto passare insieme a lei ogni minuto, ogni giorno?"
"Io sono più un tipo vivi e lascia vivere, ma capisco ciò che intendi. È il rimbambimento dei primi mesi."
"Non credo si tratti di semplice rimbambimento, Harry. Io e Zain stiamo attraversando una prova davvero dura e...credo che questo ci abbia avvicinati ancora di più. Quando ho saputo che i nostri passati erano collegati tra loro è stato uno shock tremendo, doloroso, ma lo è stato ancora di più quando l'ho visto ferito ed esanime a terra."
Harry mi guardò attento, come se stesse assimilando un insegnamento e rimase di nuovo in silenzio.
"Che mi dici di te? Hai qualcuno o...?"
Harry sbatté le palpebre come quando ci si sveglia da una lunga riflessione: "Uhm...no, nessuno."
"Neanche Amy?" Azzardai.
Lui sgranò gli occhi verdi sorpreso: "Cosa ti ha detto?"
"In realtà non ama toccare l'argomento, mi ha detto solo che avete provato a stare insieme ma non ha funzionato."
"Solo questo?"
"Sì...cos'è successo?"
"È stata colpa mia. Sono stato uno stronzo, ecco cos'è successo." Disse, liquidando presto il discorso e accelerando il passo verso la stanza in cui si trovava l'allenatore.

Okay, non hai voglia di parlarne, ho afferrato il concetto.

"Vieni, chiediamoglielo ora, è libero."
Harry mi presentò al coach Mark, un uomo che sembrava essere sulla cinquantina, tarchiato e robusto, con un sorriso buono e rassicurante.
Gli spiegammo il mio caso e lui molto dispiaciuto mi rispose che non poteva accettarmi nel suo corso, perché non c'era più lo spazio per ospitare altre persone nella stanza.
"Puoi iscriverti l'anno prossimo, sarò felice di aiutarti."
"Ma a me serve imparare subito..."
"Stiamo parlando di un caso di stalking, non è così?"
"In un certo senso..."
Mark incrociò le braccia al petto e sospirò, riflettendo sulla soluzione.
"Senti, non posso fare altro che consigliarti di prevenire. Non andare mai in giro da sola, portati sempre dietro uno spray al peperoncino e se ne hai la possibilità, denuncia chi ti perseguita."