23.

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N/A: sopra, nella foto, potete vedere come immagino il personaggio che fa il suo ingresso ufficiale in questo capitolo. Fatemi sapere nei commenti cosa ne pensate!







Lily








Fuoco e ghiaccio.

Lottavano continuamente dentro di me da quando ho conosciuto Zain.
Il fuoco era ciò che mi consumava ogni volta che le sue dita, le sue mani, le sue braccia, la sua bocca entravano in contatto con me.
Il ghiaccio era ciò che mi avvolgeva come meccanismo di difesa ogni volta che avevo paura di soffrire. Il mio corpo funzionava in un modo strano, io non ho mai controllato queste reazioni, ma quando ho creduto che Zain e Kim stessero insieme ho sentito un gran freddo e non solo quello invernale.
Il guaio era che ormai non sapevo più nascondere le mie emozioni sembrando imperturbabile agli occhi degli altri. E questo non andava bene.
Al si era preoccupato così tanto per me da volermi mandare a casa prima. Zain mi aveva detto di smetterla di ripetere che stavo bene. Non potevo più mentire agli altri. In fondo comunque non sono mai stata brava a farlo.

Quando sei senza protezione sei più cosciente di ciò che orbita intorno a te, ma sei anche più a rischio.

Io ero a rischio, ma il momento che stavo vivendo era uno dei più preziosi, uno di quelli per cui vale la pena aspettare e vale la pena soffrire.
Zain mi aveva detto che mi amava per la prima volta.
Le lacrime di rabbia e delusione si erano trasformate in lacrime di piacere e gioia.
Era successo realmente?
Sembrava tutto avvolto da un alone di sogno, che rendeva ogni cosa surreale, eppure quelle tre semplici parole così cariche di significato erano state pronunciate dalle sue labbra.
Improvvisamente l'episodio con Kim sembrava lontanissimo da noi. Forse era proprio questo l'obiettivo di Zain: farmi dimenticare di lei e concentrarmi solo su di lui. Su di noi.
Non dimenticherò mai i suoi occhi così limpidi e determinati quando mi disse tutte quelle parole meravigliose. Era la verità? Potevo davvero fidarmi di lui? Quanto c'era di vero in ciò che aveva detto Kim? Perché lei sosteneva di essere la sua ragazza se non era così? Non provavo gelosia nei suoi confronti, ma in fondo al mio cuore avrei voluto chiedere come fosse andata tra loro due. Volevo essere sicura che lei o nessun altro passato potesse portarmi via il mio Zain.

Il mio Zain? Lo considero davvero mio?!

Beh, pensai che forse sarei riuscita a scoprire di più sulla loro storia in futuro.

Le nostre labbra schioccarono leggermente perdendo il contatto. La prima cosa che vidi quando riaprii gli occhi fu il tenero sorriso di Zain, quello con la lingua che spuntava tra i denti. Sorrisi anch'io, contagiata da lui e sfiorai il suo labbro inferiore, il suo mento, la sua mandibola, il suo collo, notando il suo pomo d'Adamo andare su e giù mentre ingoiava. Così sexy!
"Scusa, ho la barba troppo lunga." Disse con voce roca.
Scossi la testa: "Non tagliarla, ti prego! Cioè, se vuoi farlo ok, ma non perché credi che mi dia fastidio. Non è così!"
Lui sbuffò in una risata: "Bene, se ti piace allora non la taglierò."
"Magari solo un pochino, ma non troppo. Per favore."
Lui rise ancora di più: "Ti eccita così tanto la mia barba?"
"Dico solo che... ti dona molto, tutto qui."
"Capisco."
Dita delicate cominciarono ad accarezzare distrattamente i miei capelli. Adoravo quando lo faceva.
"E... ci sono altre cose che ti piacciono di me?" Chiese con aria sfacciata.
Alzai gli occhi al cielo, sperando di non essere arrossita troppo.
"Non ho intenzione di farti l'elenco, chiaro? Hai un livello di autostima sufficientemente elevato."
Lui rise ancor di più.
La sua mano destra era ancora sulla mia coscia e per qualche motivo la piccola rondine tatuata sul dorso catturò la mia attenzione. L'accarezzai. Era una rondine in volo, diretta chissà dove, ma comunicava un dolce senso di libertà.
"Ti piace?" Chiese lui riferendosi al tatuaggio.
"Sì, adoro le rondini. È una strana coincidenza che tu te ne sia tatuata una."
"Magari è un segno del destino."
"Tu credi nel destino?" Chiesi sinceramente curiosa.
"Beh, non lo so, ma mi piace pensare che il nostro incontro non sia stato puramente casuale." Intrecciò le nostre dita ed io sorrisi.
"Già..."
Continuai ad indagare sul suo tatuaggio.
"Sì. Ha un significato in particolare o...?"
"Beh, quando lo feci, cercavo un simbolo che rappresentasse la libertà ed il cambiamento, ma anche i legami affettivi, la famiglia." Era affascinante guardarlo concentrarsi e spiegare qualcosa che lo appassionava. "E come tu sai, sono molto legato alla mia famiglia."
"Sì, me lo hai detto!" Sorrisi ancora di più, sapendo quanto fosse importante per lui ed invidiandolo, anche solo un pochino, per quella fortuna che a me era stata tolta.
"Cavoli! Ho toccato un tasto dolente, non è così? Mi dispiace, io-"
Si era accorto che ero soprappensiero, ma lo tolsi subito dall'imbarazzo.
"Sshh...va tutto bene! Non voglio che tu smetta di parlarmi della tua famiglia ora che sai che sono rimasta orfana. Non voglio essere compatita."
"Non ti stavo compatendo in ogni caso, non potrei mai farlo. Ho solo paura di... farti soffrire."
Scossi il capo decisa. In realtà sapevo di mentire. Avevo paura anch'io che Zain potesse farmi soffrire un giorno, ma non potevo continuare a vivere nel timore.

Fuoco & Ghiaccio [Z.M. UA] - I Romanzi del Filo RossoWhere stories live. Discover now