116. - parte 2 -

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N/A: canzone del capitolo | LÉON – No Goodbyes / One Direction – Love You Goodbye













Zain










Lasciatemi stare, tutti quanti!

Non voglio nessuno, me la so cavare da solo!

Sono ubriaco, non impazzito!

Sono un uomo adulto, non ho bisogno della babysitter!

E sono anche un bugiardo patologico perché non è vero che non ho bisogno di nessuno.

Ho un bisogno enorme di lei.

Lily... perché non mi vuole più?

"Sì che ti vuole, non essere idiota! Tieni... bevi questa" Disse Liam dondolando davanti a me un bicchiere pieno d'acqua e aspirina.

Alzai la testa che tenevo tra le mani e lo guardai confuso, presi il bicchiere e restai seduto sul mio divano: "Grazie... ma ho parlato a voce alta? Credevo di averle solo pensate quelle parole?!"

Liam annuì e premette la borsa del ghiaccio sulla guancia dove io gli avevo tirato un pugno nel tentativo di non farmi portare a casa perché volevo restare nel locale.

"Non fai che ripetere più o meno la stessa solfa da un'ora."

"Oh, cazzo... sono proprio partito di testa..." mormorai.

"Già" Disse Liam laconico sedendosi sul divano accanto a me.

"Ho bevuto troppo."

"Dimmi qualcosa che non so!" Liam era sarcastico e per un secondo accennai un mezzo sorriso.

"Scusa per il pugno."

Liam mi dette una pacca sulla spalla: "Non c'è problema, facciamo entrambi pugilato, siamo abituati ad incassare, giusto?"

Annuii e finii di bere la mia aspirina, poi posai il bicchiere sul tavolino e mi sfregai nervoso i palmi sulle ginocchia.

"Mi manca. Mi manca da star male, Liam."

"So anche questo. L'avrai ripetuto una ventina di volte mentre eravamo in macchina."

Sbuffai e mi spettinai i capelli e la faccia per cercare di mandare via chissà quale pensiero.

Mi guardai attorno e vidi lo scempio che avevo fatto: c'erano fogli sparsi ovunque, libri lanciati a terra, cuscini distrutti, gli sgabelli della cucina abbattuti e pezzi di vetro sul pavimento, risultato finale di una lotta personale, contro me stesso, contro quello che rappresentavano quegli oggetti. Solo le mie tele si salvarono perché quando le presi in mano per strapparle, Liam mi afferrò e me le tolse di mano.

"Questa stanza rappresenta ciò che ho dentro di me in questo momento" Dissi soprappensiero.

"Cioè un gran casino" Suggellò Liam.

"Grazie per l'illuminante sintesi" Dissi ironico.

"Tutti siamo così dentro di noi, Zain. Non hai idea di come stavo io quando ho litigato con Vanessa. Stavo per perderla sul serio e toccare il fondo mi è servito per riflettere sui miei errori. Non sto dicendo che tu ne abbia fatti, la vostra è una storia completamente diversa, ma voglio solo farti capire che certe volte bisogna mettere da parte la rabbia e l'orgoglio e capire perché l'altro si comporta così. Lily ha voluto dirti che è giusto che tu segua la tua strada, non significa che non incrocerai più la sua."

Rimasi in silenzio ad ascoltare le preziose parole del mio migliore amico. Avevo il magone, ma riuscii a resistere e a non lasciare troppo spazio all'emotività.

Fuoco & Ghiaccio [Z.M. UA] - I Romanzi del Filo RossoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora