78. Speciale Zain's POV

737 41 43
                                    

N/A: un piccolo regalo per augurarvi un Natale meraviglioso!











Zain










Era qualcosa che non potevo più negare a me stesso: ero patologicamente innamorato di Lilibeth.

Per me stava cominciando a diventare ciò che ti faceva dire quella cosa per la quale gli amici ti avrebbero guardato male e urlato: "Ripensaci! Sei ancora in tempo per tornare indietro! Non commettere l'errore più grosso della tua vita!"

Lily era l'unica per cui avrei fatto quell'errore senza pentirmene, neanche per un secondo.

Capii di avere il cervello in pappa nel momento in cui mi ritrovai (non seppi come) a fare posto nel mio armadio e a lasciare un cassetto vuoto per le sue cose.
Lei non mi aveva chiesto di farlo, fui io a volerlo e a sentirmi irrimediabilmente incompleto nel sapere che forse le sue cose non avrebbero mai occupato i posti che io avevo liberato per lei.

Beh, ovvio, se non le chiedo di venire a vivere con me, sarà difficile che lei ci arrivi da sola!

Finii col sedermi sul letto e ponderare per una buona mezz'ora sulla possibilità di essere impazzito oppure no. Giunsi alla conclusione che la mia fosse una dipendenza. Ero Lily-dipendente. I sintomi erano chiari ed evidenti: crisi di astinenza quando non ero con lei, gelosia per le attenzioni che riceveva da altri ragazzi, estrema euforia ogni volta che la vedevo ed una sensazione di pace, appagamento e sollievo quando l'avevo fra le mie braccia. Si poteva affermare che Lily fosse il mio Nirvana.

Come potevo essere ridotto in quel modo dopo soli... quattro mesi di frequentazione? E come mai non mi sembravano quattro mesi, ma anni che la conoscevo? E come facevo ad essere certo di conoscerla davvero?

Mi risposi che era perché Lily non sapeva essere falsa. Era chiusa, è vero, ma non era in grado di mentire. Lily era pura e per questo speciale, unica. Avrei potuto passare giornate intere a tessere le lodi di quella ragazza senza stancarmi.
Guardarla negli occhi mentre mi parlava era come guardare il fondo di un ruscello dall'acqua cristallina. Sapevo sempre quando era di buon umore e quando invece fingeva di esserlo semplicemente guardandola negli occhi.

Quando la vidi uscire dalla palestra insieme a Harry, sorridergli sincera, la cosa mi mandò in bestia. Tuttavia, cercai di mantenere la calma. Mi fidavo ciecamente di Lily.

I due si salutarono dopo un breve scambio di parole e non appena il mio amico notò la mia presenza mi accennò un saluto, ma stranamente non si fermò a fare le solite due chiacchiere, tirò dritto fino alla sua auto e lasciò Lily proseguire da sola fino a me.

Come sempre, l'aspettavo appoggiato al fianco della mia Mustang e non appena lei fu più vicina allargai le braccia per accoglierla. L'aria un po' sconvolta e gli occhi gonfi mi fecero preoccupare e arrabbiare allo stesso tempo: Harry la stava facendo faticare troppo!
Si tuffò fra le mie braccia e dopo un lungo sospiro di sollievo mi disse che le ero mancato.

Evitai di rinfacciarle il suo rifiuto alla mia proposta di quella mattina stessa, quando le chiesi se voleva saltare gli allenamenti per stare con me, e le baciai la fronte, stringendola un po' di più.

Era ancora sudata e forse non si era fatta la doccia in palestra, ma a me piaceva il suo odore. Lei mi diceva che si vergognava quando glielo facevo notare perché era un modo come un altro per dire che doveva lavarsi. Invece no, per me il suo era il sentore familiare che avevo imparato ad amare e che aveva anche quando era pulita e profumata.
Quel giorno su di lei però c'era anche l'odore di Harry. Riconoscevo benissimo quella sua odiosa acqua di colonia.

Fuoco & Ghiaccio [Z.M. UA] - I Romanzi del Filo RossoWhere stories live. Discover now