21.

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Lily





Arrivammo al locale in dieci minuti, Zain parcheggiò e quando non vedemmo l'auto del capo ci insospettimmo. Non era certo da lui fare tardi, anzi arrivava sempre in largo anticipo e comunque prima dei suoi dipendenti.
"Che strano, per caso Al ti ha avvertito? Ti ha lasciato un messaggio o...?" Chiesi a Zain.
Lui controllò il telefono, ma come me non trovò nulla.
"Che cosa sarà successo? Non lavoro da molto qui, ma non mi sembra normale."
"Spero nulla di grave, forse sarà ancora in ospedale con sua moglie."
Proprio in quel momento ad entrambi arrivò un messaggio:

Al: Complicazioni. Sono ancora in ospedale. Oggi apriremo più tardi. Ci vediamo alle 8.
Scusate per lo scarso preavviso.

Benché fosse totalmente comprensibile, il fatto che Al avesse posticipato l'apertura del locale portava qualche inconveniente.
"Ora come facciamo coi fornitori? Arriveranno tra breve! Cosa gli diciamo, di ripassare più tardi?" Chiesi in tono agitato.
"Niente panico, quando arriveranno sistemeremo noi la merce in magazzino e tutto il resto. Ti aiuterò io."
Probabilmente in quel momento lo guardai con gli occhi a cuore.
"Sei davvero..."
"Fantastico? Sì, me lo dicono tutti." Disse facendo finta di darsi delle arie.
"Beh allora, non serve più che io lo dica, Signor Modestia."
Lui sorrise, sinceramente stupito mentre si avvicinava sempre di più a me: "Io stavo solo scherzando...Davvero tu pensi che io lo sia?"
Arrossii: "Sì...lo penso sul serio. Perché lo trovi così strano?"
Lui non rispose, decise invece di allacciare le braccia intorno alle mie gambe e sollevarmi da terra di almeno mezzo metro. All'istante lanciai un urlo di sorpresa e mi aggrappai alle sue spalle.
"Zain, che fai, sei pazzo? Mettimi giù!" Dissi divertita.
Lui rise, mettendo la lingua tra i denti e arricciando il naso.

Lo amo ancora di più quando ride. Aspetta, ho detto che lo amo?!

"Sì, lo ammetto, sono pazzo... ma di te!" Disse con naturalezza, guardandomi dal basso verso l'alto, ora che io ero momentaneamente più alta di lui.
Le nostre espressioni tornarono serie a poco a poco e lentamente, Zain mi rimise a terra, continuando a tenermi abbracciata.
Il cuore accelerò rapidamente, così come il respiro. Lui inghiottì vistosamente. Era emozionato quanto me?
"Credo di aver appena fatto la battuta più banale di sempre..." La sua voce era così profonda che quasi non lo riconobbi.
"Beh... a me è piaciuta però."
"Davvero?" Chiese, ma stava già sfiorando le mie labbra ed io ebbi a malapena il tempo di annuire, prima che ci baciassimo.
Pensai che non mi sarei mai potuta abituare a quell'emozione. Ogni volta che le nostre labbra si toccavano era come la prima volta.
Avrei voluto dire tante cose, ma in quell'istante avevo perso le parole.
Calmi, caldi e morbidi, i baci di Zain scesero lungo il mio collo e sulla clavicola, annullando ogni sprazzo di lucidità che mi era rimasta.
Tentai di soffocare un gemito, serrando forte le labbra, ma quando iniziò a succhiare la pelle alla base del collo non riuscii a resistere. Strinsi i suoi capelli fra le dita e lui rispose mordendomi nello stesso punto dove ora temevo ci fosse rimasto un succhiotto.
"Zain... fermati, per favore." Lui lo fece.
"Perché?"

Ugh! Quegli occhi da cucciolo!

"Perché qualcuno potrebbe vederci."
"Nessuno ci vedrà."
"Zain-"
Fui interrotta da un altro bacio, poi si staccò tanto quanto bastava per respirare.
"Dillo ancora..."

Cosa?

"Di' il mio nome, ancora..."
"Zain..." Lui si morse il labbro e mi spinse verso di sé.

Chiamarlo per nome lo eccita? Che strano tipo!

Ogni tentativo di recuperare il controllo era vano, più cercavo di staccarmi e più lui mi stringeva. Era molto passionale, quasi rude nei modi. Solo dopo qualche minuto e molti baci rallentò, facendomi riprendere.

Fuoco & Ghiaccio [Z.M. UA] - I Romanzi del Filo RossoOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz