37.

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Lily








Nessun sogno. Nessun incubo. Nessuna lacrima sul cuscino. Nessun brivido di freddo. Solo puro e prezioso sonno, sereno e caldo. Senza brusche interruzioni, senza tensioni.

Tutto merito del ragazzo che dormiva abbracciato a me.

Ancora prima di aprire gli occhi, presi coscienza del fatto di non esser sola nel mio letto. A farmi da cuscino era il petto di Zain, che sentivo alzarsi ed abbassarsi ad intervalli regolari. Si era addormentato con le dita fra i miei capelli, mentre me li accarezzava. Con l'orecchio premuto sulla sua pelle calda, sentivo il suo cuore battere tranquillo sotto di me. Il suo respiro era l'unico suono che riempiva la stanza. Stare lì, avvolti dalle coperte e dalla semioscurità della notte aveva un qualcosa di simile all'infinito. Non esisteva più il tempo, lo spazio, il mondo esterno, i problemi e le responsabilità, c'eravamo solo io e lui, il mio dolce principe.

Vorrei restare così per sempre.

Alzai pigramente il capo per vedere se riuscivo a scorgere i contorni del viso di Zain e sospirai quando mi resi conto che era tutto vero: io e lui avevamo dormito insieme. A casa mia.
Mi sentii avvampare ripensando a quando mi ero svestita davanti a lui, non sapevo cosa mi fosse preso...o forse sì. E anche lui lo sapeva, eppure, invece di assecondarmi ha voluto che io mi rimettessi la sua felpa e abbiamo chiacchierato e riso fino a tardi.
Piano piano i miei occhi si abituarono alla scarsa luce che proveniva esclusivamente dalla finestra di camera mia e mi concentrai sui suoi lineamenti: aveva la bocca leggermente aperta, le ciglia e le sopracciglia scure evidenziavano la sua espressione. Rilassato come mai l'avevo visto prima.
Avrei voluto rompere le convenzioni che volevano che la bella addormentata venisse svegliata dal principe. Volevo essere io a svegliarlo con un bacio, ma allo stesso tempo mi dispiaceva interrompere il suo riposo.
All'improvviso, mentre lo guardavo indisturbata, fece un respiro profondo ed iniziò a stirare le gambe, fino a quel momento intrecciate alle mie. Rimasi ferma il più possibile, sperando non si accorgesse che ero sveglia.

Ma non fu così.

Aprì gli occhi a fessura e mi guardò senza riuscire ad impedire che un sorriso gli si formasse sulle labbra.
"Hey...scusa, ti ho svegliata?" Sussurrò, a sua insaputa dannatamente sensuale.
Feci di no con la testa ma poi mi accorsi che forse non riusciva a vedermi: "No, ero già sveglia...osservavo il tuo sonno. Mi piace vederti dormire." Dissi a voce bassa.
"Mhm..." Mormorò lui assonnato. "Okay..." Richiuse gli occhi e si girò sul fianco per abbracciarmi.
La sua mano sotto alla mia/sua felpa ed il suo viso affondato tra la mia testa e la mia spalla. Il suo respiro mi solleticò il collo ed un brivido mi percorse quando le sue labbra posarono qualche bacio qua e là sulla mia pelle, poco prima di rimettersi a dormire.
"Zain?" Sussurrai.
"Mh?"
Sorrisi sentendolo rispondere a mugugni.
"Niente...volevo solo sentire la tua voce."
"Mh-hm...che ore sono?"
"Non lo so...dovrei girarmi e guardare la sveglia sul comodino e non ne ho assolutamente voglia."
"Mh."
"Zain..."
Questa volta mi rispose dandomi un piccolo morso sul collo.
"Ti amo."
Lui mi strinse: "Io ti amo di più." Disse con voce profonda.
Passarono alcuni minuti di silenzio ed io pensai che si fosse riaddormentato definitivamente, ma mi sbagliavo.
"Mi stavi davvero fissando mentre dormivo?"
Risi. Il ragazzo aveva i riflessi lenti.
"Maniaca." Mormorò.
"Buonanotte Zain."

•••

Quando riaprii gli occhi era la luce del mattino ad illuminare la mia stanza e 'stavolta al posto della coperta, sopra di me c'era Zain, che dormiva ancora profondamente allacciato a me.
Sorrisi all'istante ed iniziai a far scorrere le mie dita fra i suoi capelli spettinati. Nel frattempo controllai l'ora: erano quasi le 9 e mezza. Beh prima o poi avremmo dovuto alzarci da letto.
Dalla cucina sentii il rumore di stoviglie e il profumo di colazione. Mia zia era ritornata, anche se non sapevo quando.

Fuoco & Ghiaccio [Z.M. UA] - I Romanzi del Filo RossoWhere stories live. Discover now