31.

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Lily








Molto presto mi accorsi che andare a cercare Amy era stata una pessima idea e mentre cercavo di orientarmi e farmi spazio tra la gente, mentalmente continuavo a darmi della stupida.

Perché non sono rimasta con Ashley ad aspettare Zain?!

Come se non bastasse ad un certo punto una specie di energumeno mi arrivò addosso e per poco non caddi.
"Hey! Guarda dove vai!" Gli dissi.
Non avevo ancora alzato lo sguardo per guardarlo in faccia che già lui cercò di mettermi le mani addosso, afferrandomi per un braccio: "Ma guarda un po'! Abbiamo un bel bocconcino qui!" La sua voce era viscida e sporca. Erano quelli gli aggettivi che mi vennero subito in mente per definire quel tono, per non parlare dell'alito! Alcol puro.
Lo guardai in faccia ed ebbi una scarica di brividi. Il suo aspetto non era sgradevole, ma incuteva decisamente timore: non indossava un costume o almeno io non vi riconobbi nessuna maschera da personaggio famoso, aveva l'espressione da sadico e...torno a dirlo, viscido.
I capelli neri e lunghi fino alle spalle sembravano sudaticci e quegli occhi freddi avrebbero potuto pietrificare chiunque li avesse fissati un po' più a lungo di un minuto.
"Lasciami andare!" Provai a divincolarmi ma la sua presa aumentava la pressione ad ogni mio movimento.

Fantastico! Ti sei cacciata proprio in un bel pasticcio, Lily! Ben fatto! — Dissi a me stessa.

"Non credo proprio, anzi, penso che mi divertirò un po' con te!" Mi sussurrò la bestia.
"Ti conviene lasciarmi andare se non vuoi un calcio dove non batte il sole!" Lo minacciai ma lui non fece altro che ridermi in faccia.

Okay, ora comincio ad aver paura.

"Hey! Tutto a posto qui?" Una voce roca e profonda interruppe le risate del tizio che mi stava importunando.
Una mano grande col tatuaggio di una piccola croce sul dorso gli afferrò il polso per costringerlo a lasciarmi.

Harry!

"Cerchi rogne per caso? O hai solo problemi di udito? Ha detto di lasciarla andare." Disse con voce ferma e determinata.
Il pazzoide gli fece un ghigno, per nulla intimorito da Harry, che nel frattempo mi aveva spinta dietro di lui.
"Che cazzo vuoi, Phil?" Chiese Harry.

Un momento, lo conosce?!

"Perché? Non posso nemmeno fare un salutino al festeggiato?" Replicò.
"La tua presenza non è gradita qui o in qualsiasi altro posto in cui ci siamo noi, quindi sparisci prima che chiami la polizia." Harry era assolutamente controllato mentre lo intimava di andare fuori dai piedi, ma il suo respiro era visibilmente accelerato. C'era qualcosa di più serio di un semplice imbucato ad una festa.
"Va bene, vorrà dire che farai tu gli auguri a Louis da parte mia..." Disse mantenendo quell'inquietante ghigno sulla faccia. "Ah e fa' i miei complimenti..." A causa della musica ad alto volume non capii l'ultima parte, ma leggendogli il labiale mi sembrò che stesse pronunciando il nome Zain.

Che cosa sta succedendo qui?!

Harry fece uno scatto in avanti ma si frenò. Forse non voleva provocare una rissa. In ogni caso quel...Phil se ne andò ma non prima di avermi lanciato un'occhiataccia.
Harry lo seguì con lo sguardo per poi voltarsi verso di me: "Stai bene? Ti ha fatto del male?" Chiese preoccupato. L'espressione corrucciata.
Mi guardai il braccio massaggiandomelo: "Sì...Sto bene. Grazie, Harry."
"Che cosa ci fai qui da sola?"
"Io...stavo cercando Amy...credo di essermi...persa in un certo senso."
"Vieni, ti riporto da Zain."
Mi prese per mano e me la strinse talmente forte che stavo quasi per fargli notare che mi stava facendo male. Era alquanto nervoso.
Mentre camminavamo provai a chiedergli: "Harry, chi era quello?"
Lui sgranò gli occhi nei miei, quasi come se avesse paura: "Nessuno...non devi preoccuparti." Era una palese bugia, lo capii. Riconoscevo quando qualcuno non sapeva raccontare balle, perché io stessa ero pessima nel farlo, tuttavia lasciai perdere e non chiesi altro.
Finalmente tornammo da Zain, Ash e Niall. La coppia ci sorrise mentre Zain sembrò essere sollevato nel rivedermi.
Un po' meno lo fu quando notò che Harry mi teneva ancora per mano, così lui mi lasciò andare subito. Era anche l'ora dato che la mano cominciava a formicolarmi!
"Dove ti eri cacciata, si può sapere?" Mi chiese Zain prendendomi per le spalle. Il suo tono non era di rimprovero, solo di preoccupazione.
"Sono solo andata a cercare Amy..."
"Ti avevo detto di restarmi vicina!"

Fuoco & Ghiaccio [Z.M. UA] - I Romanzi del Filo RossoWhere stories live. Discover now