3.

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Lily













Mi prese un colpo quando sentii bussare alla porta. Ero talmente abituata a lavorare da sola che non mi preoccupavo neanche di chiudermi dentro.
Per fortuna ero già vestita!
"Avanti!"
"Sono io! Scusa, ti ho spaventata di nuovo. È solo che la porta era socchiusa e..."
"Oh, non fa niente, è okay. D-Da quanto sei lì?" Chiesi imbarazzata.

Stupida stupida stupida!

"Oh, sono appena arrivato, giuro!", lo guardai sospettosa, "Ehm, dobbiamo smetterla di incontrarci così, non ti sembra un déjà-vu?"

Già, effettivamente ieri aveva fatto la stessa cosa, sorprendendomi alle spalle.

"Sono d'accordo." Non riuscii a trattenere un sorriso.
"Scusa ancora, non avevo idea che lo spogliatoio fosse in comune e comunque, se ti fa stare tranquilla, non ho visto nulla."
Tirai un sospiro di sollievo. Volevo credere che non mi avesse vista mezza nuda.
"Beh, è anche colpa mia, avrei dovuto chiudere a chiave, ma facendo il turno da sola non mi sono mai posta il problema."
"Certo, capisco. Forse dovremmo organizzarci per la prossima volta..."
"Sì, è vero! Potrei venire al lavoro già con la divisa..."
"Siamo a dicembre e quella divisa mi sembra poco... coprente per uscire."
Mentre lo diceva i suoi occhi navigarono sul mio corpo, facendomi sentire imbarazzata e allo stesso tempo emozionata.
Non ero abituata ad essere guardata in quel modo. Ad essere sincera però, non leggevo malizia nel suo sguardo.
"Effettivamente fa un freddo cane... Beh, sono sicura che troveremo un sistema. Dimmi, che taglia porti?"
"Oh, okay siamo già così in confidenza?" Di nuovo quel sorriso sghembo.
"Era per la divisa!" Esclamai divertita.
"L'avevo capito... ehm, c'è una XL?"
Mentre gliela cercavo, notai meglio quanto fossero larghe e robuste le spalle di Zain. Non era eccessivamente muscoloso, ma ero abbastanza sicura che facesse palestra e il giubbotto di pelle nera che indossava risaltava ancora di più la sua figura.

È davvero un bel ragazzo e ha anche il senso dell'umorismo.

"Eccola qui! XL uomo."
"Grazie mille!"
"Per così poco!" Feci spallucce.
"Se vuoi puoi fare finta di entrare all'improvviso mentre mi sto cambiando, così siamo pari."
Arrossii ridendo di gusto.
"È gentile da parte tua, ma non credo sia il caso! E poi mi avevi detto di non aver visto nulla o sbaglio?"
"Beh, non ho visto nulla di compromettente-"
"Hey!" Scioccata gli sferrai una sberla sul braccio, senza fargli alcun male, "Lo avevi giurato!"
"OUCH!" Disse in tono fin troppo drammatico "Stavo scherzando!"
"Sarà meglio per te!" Minacciai. Ma ero poco convincente.
Richiusi il mio armadietto e girai i tacchi senza dire altro, lasciando uno Zain che sghignazzava divertito.
Alla fine però decisi che, una sbirciata veloce, potevo anche concedermela e sulla soglia della porta mi voltai a guardarlo mentre già si stava togliendo il maglione, rivelando la sua ampia schiena con un tatuaggio sul trapezio.
"Ti piace ciò che vedi?" Chiese Zain, senza neppure voltarsi a guardarmi.

Dannazione! Come faceva a sapere che ero ancora lì?

"Era solo per pareggiare i conti" Conclusi.
Tornai al lavoro, sperando che quello stupido rossore sulle mie guance non si notasse.

Questa giornata sarà molto, molto lunga.

•••

Okay, okay. Sarò sincera: Al aveva ragione quando mi ha detto che mi sarebbero state di grande aiuto due mani in più.

"Stai scherzando?! Se non ci fossi stato io, ti saresti potuta rompere una gamba su quella scaletta!"

Già, anche Zain aveva ragione, ma ero troppo orgogliosa per ammetterlo.

Fuoco & Ghiaccio [Z.M. UA] - I Romanzi del Filo RossoWhere stories live. Discover now