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N/A: canzone del capitolo | Gabrielle Aplin — Salvation (ascoltatela in cuffia mentre leggete, questa canzone mi ha ispirato tanto per gli ultimi capitoli di Fuoco & Ghiaccio e se fate attenzione alle parole capirete perché)









Lily











È piacevole restare qui tutto sommato.

Non riesco a capire dove mi trovo. È buio intorno e dentro di me. Forse sono davvero morta. È tutto troppo...strano.

Non sento più dolore, né qualsiasi altra sensazione. Mi sembra solo di fluttuare e allo stesso tempo ho come l'impressione di essere ancora sdraiata supina, proprio com'ero prima di chiudere gli occhi e arrendermi alla stanchezza.

Se è vero che sono morta sono felice di aver avuto Zain come ultima immagine davanti ai miei occhi da portare con me come ultimo ricordo.

Pensavo che avrei avuto paura e avrei dovuto affrontare il momento del trapasso da sola, magari vecchia, immobile in un letto e senza più un briciolo di lucidità, invece no.

Se è vero che sono morta, so di averlo fatto avendo accanto l'uomo che amo e sapendo lui e tutte le persone per me importanti al sicuro.

Non mi dispiace questa sensazione ovattata di pace che provo, anche se non mi sarei mai aspettata che la morte fosse così. Molti di quelli che hanno avuto esperienze di premorte hanno descritto il trapasso come una luce in fondo ad un tunnel, o staccarsi dal proprio corpo e vederlo dall'esterno, dall'alto o simili. Altri ancora sostengono di aver visto persone già scomparse e di aver parlato con loro.

Io non provo nulla di tutto questo. Magari hanno tutti mentito. Magari invece la morte è come una coltre nera e spessa che ti avvolge e ti isola da qualsiasi forma di emozione o sensazione terrena.
Se è davvero così, allora sono delusa. Speravo di rincontrare finalmente i miei genitori e di riabbracciarli in un certo senso, invece non sta succedendo nulla. Forse sono all'inferno? O sto espiando una sorta di purgatorio, una fase transitoria, nella quale mi ritrovo a riflettere sulle mie azioni passate e a riconoscere i miei errori. Ecco perché mi è concesso di sentire solo la voce dei miei pensieri.
Sprofondo nell'angoscia: è questo ciò che mi spetta per chissà quanto? Alla fine mi ritrovo di nuovo da sola e senza neppure la possibilità di urlare e piangere.

All'improvviso però davanti a me vedo qualcosa. Deboli flash, lampi di luce che squarciano il buio.
Mi ritrovo ad aggrapparmi disperatamente a quei fasci luminosi, sento una forza magnetica guidarmi verso di essi. Forse mi verrà mostrata tutta la mia vita passata, rivedrò tutte le mie scelte, i miei sbagli, le mie cadute e tutte le volte che mi sono rialzata, forse rivedrò anche loro, mamma e papà.
Ma quei lampi si fanno sempre più forti ed accecanti: che strano! Perché ora sento bruciarmi gli occhi, prima non avevo neppure coscienza del mio corpo, ora sembro riacquisire almeno questa capacità fisica.
Dopo un tempo che non riuscirei a quantificare di luci confuse ed ombre indistinguibili, vengo avvolta completamente dalla luce.
Provare a chiudere gli occhi o a ripararmi è inutile, vengo accecata dal chiarore ed è come se non mi permettessero di fuggire da me stessa.

Ecco che riesco a distinguere delle forme, oggetti, persone, famigliari.

Davanti a me ora c'è il viso di mia madre, più giovane e più innocente di quando è morta. Mi guarda e mi sorride con le lacrime agli occhi, è un po' spettinata, ma i suoi lunghi capelli di mogano le ricadono elegantemente su una spalla, facendola sembrare già una mamma.
Accanto a lei poco dopo arriva anche papà, coi suoi immancabili occhiali e i capelli corvini sempre arruffati sulla fronte. Anche lui è più giovane e anche lui mi sorride commosso come la mamma.
È il giorno della mia nascita.
Le loro voci si odono lontane ed ovattate, ma mi stupisce e mi fa felice riuscire a sentirli di nuovo.
Tutto sa di sogno, ma sono certa che questo non è un sogno, sto ripercorrendo davvero la mia vita.

Fuoco & Ghiaccio [Z.M. UA] - I Romanzi del Filo RossoWhere stories live. Discover now