Fuoco & Ghiaccio [Z.M. UA] - I Romanzi del Filo Rosso

70.

N/A: rieccoci qua! Vi ringrazio per aver fatto superare le 70mila letture a Fuoco & Ghiaccio e per la pazienza che avete con me, per la cadenza dei miei aggiornamenti (scrivo sempre a mano il capitolo, poi al computer, è un processo di revisione e correzione abbastanza accurato, per evitare gli errori, quindi ecco spiegato il perché ci metto un po').

Canzone del capitolo: KWABS - My Own

Zain

Proprio quando credevo di non poter resistere un altro giorno in questo buco di stanza d'ospedale, ecco che qualcosa, o forse meglio dire qualcuno, venne a rendermi la giornata migliore.

Ero da solo coi miei pensieri ed il mio dolore in sottofondo, che non mi faceva dormire per più di due ore consecutive, quando sentii bussare alla porta.

Pensai che fosse strano che si potesse trattare di mia madre o delle mie sorelle, perché mi erano venute a trovare quella mattina stessa ed esclusi mio padre, che era ovviamente impegnato a concludere qualche contratto o che so io.

Perciò, nel momento in cui dissi 'avanti' il mio tono di voce lasciava trasparire la mia perplessità.

Di sicuro non mi sarei mai aspettato di vedere Lily e Lucy aprire quella porta.

"Ciao, Zain!!" Gridò la bimba euforica e saltellante.
"Ehi, questa sì che è una sorpresa! Ciao!" Ero sinceramente contento di rivedere quello scricciolo.

Lily ammonì subito la sorellina, dicendole di non saltarmi in braccio perché avrebbe rischiato di farmi male e lei subito cercò di misurare la sua esuberanza.

Guardai la mia ragazza con lo stesso sorriso col quale accolsi Lucy, che non vedeva l'ora di riabbracciarmi.
"Coraggio, siediti qui vicino a me e dammi un bel bacio!" Picchiettai il materasso, dove poi lei mi raggiunse e mi schioccò un bacio sulla guancia; subito dopo però si sfregò il nasino facendo una smorfia tra il divertito e l'infastidito.
"Lo so, ho la barba lunga, scusa piccola, punge un po'..." Dissi ridacchiando e passandomi la mano sul viso.
"Non fa niente, è bello rivederti!" Disse lei timida. "Mi sei mancato..." Ed arrossì.

Ma quanto può essere adorabile questa bambina?!

"Anche tu mi sei mancata, principessa!" Dissi quasi commosso.

Lei si sporse in avanti e delicata mi abbracciò a lungo.

Io e Lily ci guardammo inteneriti e mentre Lucy non accennava a staccarsi da me, sua sorella si chinò sopra di me per lasciarmi un bacio sulle labbra.

"Ciao anche a te, bellissima." Le sussurrai e lo era davvero.

Portava i capelli sciolti e profumava di shampoo alla camomilla, il suo preferito. Il viso pulito dal trucco era luminoso ed il pallore causato dal freddo stava lasciando spazio alla tinta rosea del tepore che c'era nella stanza. Le guance, la punta del naso e le labbra diventavano persino più rossi quando ero io a scaldarla. Adoravo farlo.

"Lascialo respirare, Lucy!" Fece presente (ridendo) alla sorellina, che obbedì e si sedette composta.

Non sapevo come ci riuscisse, ma Lily sembrava una bambina in certi casi, con quel suo modo di fare dolce ed innocente, gli occhi grandi e curiosi, nascosti dalle lunghe ciglia scure, quel vizio di dondolarsi sui talloni e la corporatura minuta. Non che le mancassero le curve, anzi! Fra i dettagli che più amavo di lei c'erano i suoi fianchi, il suo sedere ed il seno che riempiva alla perfezione la mia mano quando...