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N/A: vi ho fatto aspettare un po' e me ne scuso. Tra i problemi tecnici di wattpad (ora risolti) e gli impegni personali, non sono riuscita ad aggiornare prima. Spero che riesca a farmi perdonare con questo nuovo capitolo!
Canzoni | Marvin Gaye — Sexual Healing , Chris Brown ft Usher & Zayn — Back To Sleep











Lily










Da quando Zain mi aveva chiesto di venire a vivere con lui, non c'è stato giorno in cui non mi sia data un pizzicotto, o stropicciata gli occhi per l'incredulità. Ero perennemente di buonumore, al lavoro, all'università, a casa, ma allo stesso tempo avvertivo un certo senso di responsabilità pesarmi sulle spalle.
Non che Zain mi facesse pressioni, in fondo non ne avevamo più parlato da più di una settimana, ma andare a convivere insieme era un passo enorme per la nostra relazione, quantomeno ai miei occhi lo rappresentava. Significava fare sul serio.
Per me lui era essenziale, Zain era vita, sole, ossigeno, non semplicemente amore, ma c'era una parte di me che pensava "stiamo correndo" e che non era giusto neppure farlo aspettare troppo.

Non gli avevo specificato tra quanti anni esatti avrei traslocato e sarei venuta a stare da lui, lasciando mia zia e mia sorella. Gli avevo detto che lo avremmo fatto quando Lucy sarebbe stata un po' più grande.

Ma quanto più grande? Quando comincerà ad andare a scuola? Quando avrà la macchina? Quando andrà a lavorare per mantenersi gli studi al college? Magari quando si sposerà...

La verità era che avevo paura che lei diventasse la mia scusa per rimandare in continuazione. La verità era che avevo paura. Paura che un giorno Zain potesse pentirsi di avermi accolto in casa sua, che potesse stufarsi di me. Paura che smettesse di amarmi.

Non era sempre facile conciliare le nostre abitudini quando passavamo interi giorni insieme, figuriamoci convivere!
Capitava che litigavamo perché lui non si svegliava in tempo per accompagnarmi al lavoro o in altri posti, ma si ostinava a non volermi far prendere i mezzi pubblici. Altre volte non sapeva quando fosse l'ora di smetterla di stuzzicarmi quando studiavo, oppure mi rimproverava perché non rispondevo alle sue chiamate o ai suoi messaggi e lo facevo preoccupare.
Tra gli argomenti più spinosi però rimanevano: Phil, sua sorella e le loro minacce. Eravamo entrambi ostinati, testardi e fermi sulle nostre idee: lui non voleva denunciare, io sì.
Poi c'era Harry, perché Zain non aveva mai fatto mistero di essere pazzescamente geloso. Era più forte di lui. Quasi non si parlavano più e sapevo che la colpa era solo mia.

In ogni caso non eravamo in grado di restare imbronciati o non rivolgerci la parola troppo a lungo. Ci arrendevamo ai nostri cuori, che come calamite ci spingevano una tra le braccia dell'altro, dimenticando i motivi delle nostre divergenze.

Esattamente come quella mattina. Quando, aprendo gli occhi nel letto di Zain, guardai l'ora e scoprii che era tardi, anzi tardissimo.

"Oddio, Zain!" Gridai sollevandomi di scatto e spaventandolo.
"Che cazzo... ?" Bofonchiò ancora nei fumi del sonno.
Eravamo entrambi seminudi ed io cominciai a maledirmi mentalmente per essermi lasciata andare in quel modo la notte prima. Zain era così dolce e passionale quanto insaziabile. Continuavo a ripetergli che avrei dovuto svegliarmi presto l'indomani mattina, ma la sua voce profonda che mi sussurrava all'orecchio di non preoccuparmi e di rilassarmi non mi aiutò per niente a mantenere il controllo.

Non dovevamo stancarci in quel modo!

Sentivo tutti i muscoli indolenziti e non avevo bisogno di guardarmi allo specchio per sapere che ero piena di segni rossi e succhiotti su tutto il corpo... persino sulle gambe.

"Zain, sono le dieci! Le dieci! Com'è possibile che non abbia suonato la sveglia?! Ero sicura di averla messa! E perché non ha suonato neanche la tua?!" Farneticai agitata guardando il cellulare e l'orologio di Zain sul comodino.
"Mmhh... torna a letto!" Supplicò lui cercando di farmi sdraiare di nuovo.
"No che non ci torno! Dovevo fare un sacco di cose! Ho perso gli allenamenti, le lezioni e mia zia non sa niente! Oddio, guarda qui quante chiamate!" Erano quasi tutte di Harry, ma anche di Sophie.
"Potresti non gridare, per favore? Mi fai venire mal di testa." Protestò lui affondando la testa nel cuscino.
"Non capisco, perché c'è il silenzioso?"

Fuoco & Ghiaccio [Z.M. UA] - I Romanzi del Filo RossoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora