Fuoco & Ghiaccio [Z.M. UA] - I Romanzi del Filo Rosso

14.

Lily

Abbracciare Zain era come sentire di essere al sicuro da tutto e tutti.

Era diventato il mio posto preferito. Caldo, morbido, intenso.

Ecco perché quando lui si allontanò, anche solo di poco, ne rimasi contrariata.
I suoi occhi profondi indugiarono sul mio viso, premurosi, ma con una scintilla di desiderio, lì nascosta da qualche parte. I miei erano ancora lucidi.
Una mano calda e delicata si posò sulla mia guancia fresca. Ancora una volta le nostre temperature contrastavano.
Abbozzai un sorriso e lasciai che le sue dita scorressero sulla mia pelle. Sentivo già il calore irradiarsi lungo il mio corpo.
L'espressione di Zain ora era la stessa che aveva poco prima di volermi baciare, era come rapito e allo stesso tempo determinato. Eppure non si muoveva di un millimetro. Oh, quanto avrei voluto che lo facesse!
Un folata di vento, quasi come programmata, mi scompigliò i capelli, facendo finire alcune ciocche sul mio viso. Lui prontamente le scostò e le riportò dietro le orecchie, posando anche l'altra mano sulla mia guancia.

Baciami!

"Grazie per il passaggio..." Mormorai.
Lui annuì, continuando il suo estenuante silenzio. Probabilmente era così che lui si sentiva quando io facevo lo stesso.
I suoi pollici disegnarono piccoli cerchi sulle mie tempie ed io ebbi la consapevolezza, per la prima volta, che la mia non era pura e semplice ed effimera infatuazione. Anch'io lo volevo. Lo volevo in quel momento, lo volevo anche prima e lo avrei voluto anche dopo.
Afferrai i suoi polsi, per tenerlo vicino e mi morsi il labbro, nervosa.
"Dovrei andare..." Sussurrai.
"Maledizione! È così difficile staccarsi da te!" Quella voce, così profonda!

Non voglio che tu lo faccia!

Chiusi gli occhi per un attimo, premendo la guancia contro il suo palmo, e li riaprii tornando su di lui. Sospirò, scuotendo la testa.
"Mi dispiace molto, Lily, ma credo proprio che ora ti bacerò." Disse in tono deciso.
Il marrone delle sue iridi diventò piano piano color ambra, sotto i raggi del sole al tramonto. Rimasi senza fiato di fronte a quello spettacolo.

Le sue dita scivolarono dietro al mio collo, per portarmi ad un soffio da quelle sue labbra carnose ed invitanti. Conoscevo bene la loro morbidezza.
La punta dei nostri nasi si sfiorava, come i nostri capelli. Un gioco di attesa, di dolce tortura.

"È okay per te?" Chiese con voce tremante.
Non potei far altro che annuire. Il cuore sembrava voler uscirmi dal petto.
Tenni gli occhi socchiusi per ammirarlo, anche nel momento in cui la sua bocca fu sulla mia, ma le sensazioni erano troppo forti per riuscire a tenerli aperti. La sua lingua accarezzava le mie labbra lenta, senza fretta, ma sentivo l'impazienza nei nostri respiri.

Fu il bacio più bello che avessi mai provato; anche se io ero molto più nervosa di lui e probabilmente di questo si accorse, ma in fondo non baciavo un ragazzo da più di cinque anni, dovevo riprendere l'abitudine e farlo con lui a me stava benissimo.

I movimenti di Zain erano abbastanza per far sciogliere ogni mio singolo muscolo: la sua mano sinistra, scesa lungo la mia schiena, mi teneva adesa al suo corpo e la destra era persa fra i miei capelli, mentre la sua bocca ci lasciava poco tempo per riprendere fiato tra un bacio e l'altro.
Mi lasciai sfuggire un lamento quando si staccò da me: la sua fronte premuta contro la mia, il fiato che fumava per il freddo.

Ancora! - pensai, e aveva ragione lui quando era convinto che anch'io ne volessi ancora, dopo il nostro primo bacio.

Le mie mani si strinsero intorno ai lembi del suo giubbotto, nel tentativo di prolungare quel momento.
"Zain..."
Lui capì subito e non servirono richieste a parole per riavere le sue labbra sulle mie.
Mi sarei aspettata di risvegliarmi nel mio letto e scoprire che era tutto un sogno, perché aveva tutta l'aria di esserlo. Invece era tutto vero, Zain era lì, con me e mi teneva stretta a sé come se stessi per cadere, senza sapere che mi stavo già innamorando di lui.