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N/A: capitolo lungo, ricco e 100% Zain ;) votate e commentate, per favore! Buona lettura !












Zain






Niente relazioni tra colleghi.

Me lo sarò ripetuto almeno un centinaio di volte da quando lavoravo in quel locale. Me lo sono ripetuto anche mentre mi fingevo il suo ragazzo, davanti a Chris; quando la stringevo tra le braccia e ci guardavamo negli occhi; mentre la riaccompagnavo a casa; quando l'ho salutata; e quando ho attraversato la strada per rincorrerla; perfino pochi secondi prima di... baciarla.

Se avessi potuto ripetere quella scena all'infinito, l'avrei fatto. Non mi importava se quel bacio avesse compromesso il nostro rapporto di lavoro, così come neppure un suo possibile rifiuto. Avrei accettato perfino uno schiaffo o un calcio, pur di conoscere la sensazione delle sue labbra scivolare sulle mie.

Sono già così perso in lei?

Il fatto è che lei non fece nulla di tutto ciò che mi sarei aspettato: non mi rifiutò, né cercò di staccarsi da me. Si arrese non appena la toccai. Dopo un primo momento di incertezza, mosse le labbra insieme alle mie. Aveva il sapore di fragola, doveva essere quel suo burro di cacao che si dà sempre.

Al solo ripensarci mi viene voglia di... No. Devo resistere!

Già. Resistere. Ultimamente era una parola ostica per me. Da quando c'era lei intorno a me, ad invadere i miei pensieri, i miei sensi. C'erano dei momenti in cui sognavo letteralmente ad occhi aperti, pure insieme agli amici. Ero costantemente con la testa fra le nuvole e i ragazzi mi riprendevano spesse volte. L'unico istante in cui riuscivo a non pensarla era durante le mie ore di studio, beh, escludendo letteratura inglese.

Perché proprio lei? Perché doveva essere così dolce ed intelligente, oltre che ridicolosamente bellissima? Mi avrebbe reso la vita più facile se almeno fosse stata una stronza. Mi sarebbe risultato immediato tenerla lontana.
Invece era a dir poco meravigliosa.
Il cellulare squillò, per la terza volta oggi, segnalando un numero sconosciuto, che purtroppo sapevo benissimo a chi appartenesse. Premetti il tasto ignora ed infilai di nuovo il telefono nella tasca dei jeans.

Quando finirà di tormentarmi?! Spero di non incontrarla all'università, perché non voglio vedermela davanti. Oggi voglio solo lei. La voglio sempre.

Per una volta riuscii ad arrivare prima di Lily nell'aula del professor Norton, così decisi di prendere posto vicino al suo. Sapevo di aver fatto male ieri a scappare da lei in quella maniera, senza dire nulla, ma mi sono fatto prendere dal panico e oggi avrei chiarito con lei le cose.
La sua espressione quando entrò e mi vide fu impagabile: rallentò sempre di più, fissandomi seria e arrossendo a vista d'occhio. Forse non si ricordava che quel giorno ci saremmo rivisti prima di lavorare. Eravamo solo noi due, ma sapevo che avrebbe scelto quel banco.
"Ciao!" Le dissi.
Notai che stava in piedi, vicino al posto vuoto: "Che fai, non ti siedi?"
Lei non disse nulla, non fece altro che sedersi vicino a me, posando a terra la sua borsa con i libri.
Tenevo il braccio sullo schienale del suo sedile e lei non voleva saperne di appoggiarsi, né di guardarmi negli occhi.
"Ciao, di nuovo..." Sussurrai.
"Ciao." Ancora una volta non mi guardò in faccia.
"Come stai?" Domanda inutile.
Lei si voltò e rispose corrucciata: "Confusa..."

Oh.

"Riguardo a cosa?" Altra domanda inutile.
Mi fissò: "Lo sai a cosa."
Annuii, consapevole.
"Ti riferisci al bacio."
"Che cosa... cosa significa, Zain? Perché noi due siamo colleghi."
Sospirai: "Ho infranto la regola, eh?"
"Zain, quel lavoro per me è molto importante." Disse determinata.
"Lo è anche per me."

Fuoco & Ghiaccio [Z.M. UA] - I Romanzi del Filo RossoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora