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N/A: canzone del capitolo | Adele — Remedy












Lily










L'asfalto è freddo e insanguinato.

La mia vista è annebbiata, non riesco a tenere gli occhi aperti e neppure ad alzarmi.

Sono immobile e impotente. Odio con tutta me stessa questa sensazione!

Non sento altro che il gelo impadronirsi del mio corpo.

Una bimba sta piangendo. È lei. È la mia Lucy.

Me la ritrovo fra le braccia, avvolta in un lenzuolino bianco, immacolato, troppo sottile per impedire che il gelo se la prenda anche con lei.

Tento di scaldarla fra le mie braccia e grido aiuto.

Nessuno è lì a soccorrerci però. Nessuno sente la mia voce, sempre più flebile.

Piango anch'io, disperata quasi quanto mia sorella neonata.

L'abbraccio e chiamo i miei genitori, ancora chiusi in quell'auto sfasciata, ma non mi rispondono.

Papà ha il volto insanguinato, i suoi occhiali da vista sono completamente rotti. Mamma ha i lunghi capelli castani che le coprono l'espressione di dolore. Respira a fatica, è incastrata tra le lamiere e protegge il pancione, avvolgendolo con le braccia.

Com'è possibile? Mia sorella è già qui tra le mie braccia!

"Lily" Sento una voce chiamarmi. È quella di Grace, mia madre.

"Lily, non avere paura...andrà tutto bene" Mi rassicura con le premure tipiche di un genitore.

Io alzo la testa e cerco di restare vigile. Vorrei raggiungerla e vorrei trattenerla, ma il mio corpo sembra proprio non funzionare. Non sento neppure la sua carezza sulla guancia e tra i capelli.

"Ma-Mamma...non lasciarmi, ti prego..."

"Non essere triste, mia bellissima principessa" Anche mio padre Jeff ora è vicino a lei.

Entrambi sembrano stare bene: non hanno più un graffio, gli occhiali di lui sono intatti e lei non ha più il pancione da proteggere.

"Perché ve ne state andando? Io non posso farcela da sola! Non posso accudire mia sorella da sola!"

"Andrà tutto bene, tesoro! Starete bene!"

Le voci dei miei genitori sono delicate, flebili e serene come le loro figure. Sembrano davvero non soffrire più, mentre soffre chi rimane.

Mentre loro si allontanano, un'ombra troneggia su di noi. Una risata sommessa e sadica precede il volto della persona a cui appartiene.

O forse dovrei chiamarlo mostro.

Non dice nulla. Si limita a guardarci e a ridere mentre cerchiamo di sopravvivere.

All'improvviso si china su di me, i suoi luridi capelli neri e lunghi gli cadono in avanti facendolo sembrare che sia appena uscito da un horror.

Questa volta però decide di agire.

Allunga le braccia e cerca di ghermire la mia dolce sorellina, che non piange più e sembra priva di vita.

"Andiamo, svegliati, svegliati!"

Non gli permetterò di portarla via da me!

SVEGLIATI!


Fuoco & Ghiaccio [Z.M. UA] - I Romanzi del Filo RossoWhere stories live. Discover now