Fuoco & Ghiaccio [Z.M. UA] - I Romanzi del Filo Rosso

76.

N/A: Rieccomi! Scusate per avervi fatto aspettare un pochino, ma ho avuto problemi con la tecnologia nelle ultime due settimane e non ho potuto aggiornare! Colgo l'occasione per ringraziarvi perché Fuoco & Ghiaccio ha raggiunto le 79MILA LETTURE! COSA?! 😍
Inoltre sono lieta di annunciarvi che ho cominciato a pubblicare anche Alberi & Nuvole e ci terrei molto se poteste inserirla nei vostri elenchi lettura, così potete sempre sapere quando aggiorno!
Ora vi lascio alle vostre letture!

Canzone del capitolo | The Weeknd — As You Are

Zain

Non dormii granché dopo l'incubo di Lily. Faticammo entrambi a riprenderci, in parte perché eravamo ancora spaventati, ma soprattutto perché io ero seriamente e segretamente preoccupato per lei.
L'avevo tranquillizzata coi miei baci, riscaldandola fra le mie braccia e lasciandole fare lo stesso con me, ma sembrava non riuscire a staccarsi da quel sogno e a volte si assentava, era con la mente da un'altra parte.
Mi aveva confessato che i suoi incubi ricorrenti erano peggiorati nell'ultimo periodo e le rubavano ore di sonno come un parassita.

Non sopportavo più il fatto di vederla così stanca.

Prima almeno avevo la certezza che con me vicino riuscisse a dormire meglio, ma ora neanche quello serviva più.
Mi sentivo inutile.
Quando mi spinse via di riflesso subito dopo essersi risvegliata, cercai di non rimanerci troppo male, ma la realtà era che sentirmi respingere da lei era ogni volta un pugno allo stomaco.

Ero consapevole del fatto che in fondo non mi aveva perdonato tutta quella merda successa con Phil e Kim. Faticavo a perdonare me stesso, figuriamoci se lei poteva riuscirci!
Anche se mi diceva di averlo fatto, non ci credevo minimamente.
Spesso mi tornavano in mente le sue parole quando affermò, fin troppo sicura, che avrebbe voluto non avermi mai incontrato. Non l'aveva detto sulla scia di un'onda emotiva. Lo pensava davvero.

Eppure eccola qui, fra le mie braccia, avvinghiata a me, con la paura di dormire da sola e al buio.

Sarebbe rimasta ferma nel mio cuore la promessa di non farla mai più pentire di avermi conosciuto.

"Farei tutto per te" Le bisbigliai pianissimo, convinto che non mi sentisse perché speravo stesse finalmente dormendo di nuovo serena.
"Se solo sapessi quanto sei importante per me!"

I leggeri riflessi muscolari del suo viso mi facevano capire che, nonostante fosse più rilassata, aveva ancora paura di passare quel confine, di ricadere in quell'inferno che la tormentava.
La sorvegliavo come se fosse malata, come se avesse preso l'influenza ed io volessi assicurarmi che non avesse bisogno di qualcosa.

Rifiutò persino un bicchier d'acqua quando mi alzai per andarglielo a prendere. Non sopportava l'idea che io me ne andassi...o forse non voleva stare da sola a prescindere.
Egoisticamente optai per la prima ipotesi.

Una volta mi disse che io ero 'il suo fuoco', solo noi sapevamo cosa significasse. Essere certo di avere quell'effetto su di lei mi regalava un'intima gioia.
Come quando mi diceva di amarmi: regalava ad ogni volta una valenza speciale. Sembrava scegliere momento e posto perfetti per non far diventare quelle poche parole qualcosa di ridondante e povero di significato. Io rimanevo regolarmente senza fiato di fronte a Lily che mi confessava il suo amore.

A differenza di me, che volevo gridare al mondo il mio 'ti amo', lei diceva di preferire che fossi solo io a sentirlo, a vederlo, a goderne. Ero lusingato di avere quel privilegio.

Ancora poche ore e mi sarei dovuto alzare per andare al lavoro, e avrei dovuto accompagnare Lily in palestra. Ancora poche ore e quel piccolo paradiso di tranquillità sarebbe finito.