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N/A: canzone del capitolo | Lewis Capaldi – Grace











Lily










— 84 giorni dopo —









Per quanto si provi a stare lontani da qualcosa o qualcuno, a volte sembra di camminare su un nastro trasportatore: sebbene si facciano passi nella direzione opposta, si viene sempre trascinati verso ciò da cui si sta cercando di mantenere le distanze.

Nei mesi trascorsi la mia vita frenetica mi aveva tenuta fisicamente separata da lui, ma non mi aveva evitato di pensarlo o piangere in silenzio per la lacerante nostalgia.

Da quel giorno, quella mattina in cui lo lasciai con la mia dolorosa lettera, Zain non mi contattò più, né capitò di incontrarci.

Lui probabilmente aveva chiuso con me, di certo non lo avrei biasimato se fosse stato così e da come scomparve dai radar, capii che doveva essere così.

Nonostante tutto, in un modo o nell'altro volli a tutti i costi rimanere informata su come se la cavasse: ogni volta che parlavo coi suoi amici cercavo di inserirlo nel discorso e loro mi offrivano volentieri un rapporto più che dettagliato.

Niall e Liam soprattutto si rivelarono due alleati sinceri e solleciti. Avevano visto, esattamente come Ash ed Amy, gli effetti del "post-Zain" su di me, si erano resi conto di quanto io soffrissi per aver preso quella decisione, per averlo lasciato pur continuando ad amarlo. Ecco perché mi avevano dato completo supporto e non l'avevano negato neppure a Zain.

Liam fu il solo che mi prese da parte e mi disse come stava realmente l'uomo che amavo qualche giorno dopo che io me ne andai: "Per ora non vuole parlare con nessuno, sta chiuso in quell'appartamento e dubito che abbia mangiato qualcosa in tre giorni... i suoi genitori e le sue sorelle sono gli unici che lo hanno visto e sono un po' preoccupati a dire il vero."

Quando lesse la mia espressione turbata, Liam volle rassicurarmi: "Ehi, non ti sto dicendo queste cose per farti sentire in colpa, okay? Voglio solo che tu abbia sue notizie..."

Annuii e lo abbracciai per ringraziarlo di cuore.

E così passarono più di due lunghi mesi: la sessione estiva iniziò e con essa anche gli esami. Tra il lavoro, lo studio, vedere Lucy crescere in fretta ed abituarsi alla presenza di Cliff, sempre più presente nelle nostre vite, mi concentrai su altro, ma Zain rimase sempre sullo sfondo, non spezzai mai quel filo rosso che ci univa.

Vedersi con le amiche, andare a fare shopping o semplicemente bere qualcosa insieme sarebbe dovuta essere per me occasione per stare meglio, distrarmi, sorridere un po', ma non fu così, almeno non per le prime settimane. Nell'ultimo periodo l'unica cosa che era migliorata erano le mie crisi di pianto, diminuite ma non scomparse del tutto. I miei incubi ricorrenti erano tornati a tubarmi il sonno come e più di prima. Nonostante questo, tenevo duro e continuavo ad andare avanti.

"Lily, sei sicura che vada tutto bene?" Mi chiese Amy guardandomi dritta negli occhi.

Mi sforzai di sorriderle e seppure il mio non fosse un sorriso falso, ero certa lasciasse trasparire un mio malessere di fondo.

"Sì, perché me lo chiedi?"

Lei sospirò: "Perché ti conosco e perché stai rigirando col cucchiaino quel gelato da venti minuti senza averlo mai assaggiato. Sei... assente, ecco."

Guardai la coppetta davanti a me e notai che il contenuto era quasi del tutto liquido.

"Cavolo..." Mormorai sottovoce.

Fuoco & Ghiaccio [Z.M. UA] - I Romanzi del Filo RossoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora