Capitolo 2- Nicholas

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- É da un po' che mi stai fissando

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- É da un po' che mi stai fissando. Potresti smetterla, coniglietta? Mi faresti un gran favore - fece lui, ad un tratto, strappandomi un sussulto  -Mai visto un anti gravity?-

"Cavolo. Mi ero proprio incantata, scema a me" mi maledissi mentalmente, mettendomi seduta su uno dei morbidi sedili senza schienale di fodera rossa, appoggiandomi ad un bancone.

"Certo che ha proprio un caratterino e... Aspetta... Coniglietta?"

Scossi la testa per dare una risposta alla sua domanda, nascondendo la mia lieve confusione riguardo il termine con cui mi aveva chiamato, anche perché non mi sembrava il tipo da dare soprannomi affettuosi agli sconosciuti.

Beh, magari mi sbagliavo.

-Mai visto, no. Mai-

-Beh. Anche se fosse davvero così, non é educato fissare.- sospirò, assottigliando lo sguardo, sistemandosi rapidamente gli occhiali sul naso come in un tic nervoso - Vuoi ordinare qualcosa?-

Ecco. Un dilemma a cui decisamente non avevo pensato. Ce li avevo i soldi? Non ne avevo sentito parlare dalla voce guida del gioco, la quale aveva perso più tempo a spiegarmi la questione dei ragazzi che per spiegarmi il gioco.

"Cavolo, ma potevano anche mettercelo questo dettaglio, eh"

Forse avrei dovuto controllare di più nella borsa prima di entrare.

-No, no- dissi rapidamente, facendolo accigliare.

Okay, mi stava guardando a metà tra lo storto e tra l'incuriosito.

Dovevo sembrare una pazza, poco ma sicuro.

-Piú che altro volevo chiederti che libro stai leggendo- dissi, ricordandomi all'improvviso di ciò che mi aveva suggerito il quaderno, cogliendo la palla al balzo.

-Ah- lui si illuminò appena, con gli occhi viola chiaro che presero a brillare di un improvvisa tranquillità... E poi di nuovo da del sospetto.

-Sei entrata in una locanda non per bere o mangiare, ma per chiedere di un libro?- domandò lievemente scettico.

-Piú che altro... Lo ho fatto perché... Perché mi sono persa- accennai un sorriso.

In effetti avevo la capacità di orientamento che sembrava leggermente essersi  persa per strada alla mia nascita... o non era mai stata in programma fin dall'inizio, quindi non stavo esattamente mentendo, in fondo in fondo, anche se avevo già la mappa e con la mappa, se non la mettevo al contrario, potevo arrivare a destinazione -E volevo chiedere a qualcuno esattamente come tornare... Tornare verso il market della città- inventai -Ma poi ho visto che stavi leggendo e... Io adoro leggere, ma non ho mai visto quel libro prima d'ora. Però deve essere bello , da come sembri interessato mentre lo leggi. Di che genere é?-

-Storico- rispose con voce piatta, versando la bibita nel bicchiere che aveva fatto volare in aria, schioccando poi le dita, facendolo così arrivare direttamente ad un tavolo senza aver bisogno di spostarsi.

Ventiquattr'oreWhere stories live. Discover now