Capitolo 121- Mi avreste creduto?

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-Lui

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-Lui... Sta più o meno bene.- commentò la corvina, agitandosi un po' sulla sedia, il bicchiere stretto tra le dita di una mano, mentre la seconda giocherellava con la cannuccia - Gli hanno fatto parecchie operazioni per problemi alla testa, ma prima hanno dovuto svuotargli i polmoni dall'acqua, poi, finite le parte più urgenti, gli hanno ingessato le gambe per via di qualche osso rotto, chiuso vari tagli, disinfettando quelli che rischiavano infezioni e per ultimo, ma non meno importante, mettere dei punti sul taglio che gli attraversa l'occhio intero... Purtroppo quello è andato in definitivo, però potrebbero impiantargliene uno nuovo, usando le definitive precauzioni. Al momento è sotto l'effetto di antibiotici e antidolorifici vari. Per il resto, respira di nuovo. -

Rimasi zitta, deglutendo a vuoto ad ogni singolo dettaglio basato sulle operazioni elencate, ma alla fine non potei non sospirare di sollievo, togliendomi di dosso la tensione che si era accavallata man mano senza che potessi davvero rendermene conto.

Era vivo.

Lui era vivo.

Ero riuscita a farlo uscire in tempo.

Avrebbe potuto finalmente avere una vita normale, dopo ovviamente le dovute cure: niente più videogioco, niente più costante terrore di essere attaccato da un momento all'altro, niente più costante fuggire...

L'idea mi faceva sentire felice per lui, proprio perché sentivo che a sua volta poteva esserlo, che finalmente avrebbe potuto riprendere a sorridere nella stessa maniera in cui lo aveva fatto nella foto.

Certo, magari avrebbe avuto bisogno di ri-abituarsi, prima - e di guarire, soprattutto -, ma prima o poi sarebbe davvero capitato.

Ci speravo, almeno.

-Nicholas e Philip, invece? - domandai dunque, riscuotendomi dalla rete di pensieri che mi avevano percorso la mente, uno dopo l'altro, lasciando poi insorgere tale domanda, decisamente bisognosa di una risposta seria.

-L'occhialuto si è ripreso poche ore prima di te- borbottò Alex ancora prima che Summer provasse a farlo, la corvina che posava gli occhi su mio fratello - E appena è accaduto, è stato letteralmente circondato dai poliziotti per avere la versione chiara dei fatti. Lui non ha quasi risposto a niente, sembrava non riuscire a concentrarsi sulle domande che gli venivano poste- una pausa, mentre l'espressione di mio - Alla fatina dei boschi, invece, è stata trovata prima la riapertura di un emorragia- sudai freddo a tale commento.

Un emorragia nel cervello non era decisamente una cosa da prendere sotto gamba: era veramente difficile sopravvivere ad una di esse, figuriamoci ad una riapertura.

-  Poi... - si zittì per qualche istante, aumentando i brividi freddi sulla mia schiena.

Non sapevo perché, ma qualcosa mi diceva che no.

Non era bello il punto in cui sarebbe andato a parare.

Ed in effetti, avevo ragione.

- Poi un tumore. Nulla di troppo esteso, è ancora al primo stadio, difatti inizialmente non lo avevano proprio visto, ma vi è. Probabilmente, anzi, sicuramente sarà sottoposto ad una chemioterapia per rimuoverlo. -

Boccheggiai come un pesce fuor d'acqua, sperando che stesse scherzando - nonostante scherzare su una cosa del genere avrebbe superato qualsiasi livello di stupidità possibile mai dato a lui. Sul serio -, ma appunto, non era da lui dire cose del genere per farmi preoccupare e la sua espressione mostrava serietà, non altro.

-Posso... Uscire da questa stanza? So che sarà alquanto improbabile che, bhe, mi facciano vedere qualcuno... Soprattutto non i...- deglutii, fallendo nel concludere il discorso - Ma almeno... Almeno potrei provare a parlare con Nicholas... Lo sa? -

-È probabile che glielo abbiano detto da poco. Comunque, no. In teoria non puoi ancora uscire da questa stanza se non con il permesso di un medico-

-Oh, andiamo! Sono qui per cosa, per scaldare il letto? A me praticamente non è successo nulla! Non ho ossa rotte, non ho problemi da nessuna parte! Non capisco il senso per... -

-Avresti potuto! - urlò di netto Alex, facendo cadere a terra la sedia su cui era seduto, di netto, bloccandomi da qualsiasi cosa che avrei potuto dire e guardandomi negli occhi con espressione così furente da spaventarmi alquanto.

Lo avevo visto solo una volta in questo stato, oltre ovviamente a quella di adesso, e non era stata una delle più belle situazioni in generale : era il tipo di volto che aveva mostrato quando avevano deciso di staccare la spina a Lucy.

Questo perciò era stato abbastanza da frenarmi dal provare a ribattere qualsiasi tipo di cosa, anzi, mi aveva letteralmente zittito, togliendomi l'ossigeno dai polmoni e lasciandomi a trattenere il fiato.

Lo vidi stringere i pugni, tremando appena, le labbra serrate, il tutto prima di prendere fiato e calmarsi, abbassando esponenzialmente il suo tono.

-Te ne rendi conto? Avresti potuto finire come loro. In un certo senso capisco il bisogno di aiutare, sapendo il pericolo che si trovavano contro, ma... Dannazione, Bat! Sei stata troppo avventata! Se fossi morta? Eh? O morti tutti e quattro? Avresti dovuto spiegarci tutto fin dall'inizio filo e per segno! -

-Mi avreste creduto? - asserii, in un filo di voce, battendo le ciglia e guardandolo fisso nel mentre che dicevo tali parole, vedendolo nel mentre che i suoi occhi si spalancavano un poco, lievemente sorpresi.

-Eh? -

-Mi avreste creduto? - insistetti - Se avessi detto che cercavo di aiutare un ragazzo intrappolato totalmente in un videogioco ed altri due mentalmente, sempre in esso, mi avreste creduto? Mi avreste permesso di cercarli? Ne dubito altamente -

Lui aprì bocca per dire qualcosa , poi praticamente subito la chiuse,  aggrottando la fronte ed infine sospirando, scuotendo il capo con più che vaga frustrazione.

-No. Non ti avrei creduto. Vedere te ed il tizio uscire da un portale mi ha fatto letteralmente pensare di essere sotto droghe, quindi direi proprio di no- concluso tale commento, tacque per una serie di istanti che parvero durare un eternità.

Io non dissi nulla in quel tempo, sentendo a pieno che Alex avrebbe comunque ripreso a parlare, con quel qualsiasi cosa che volesse aggiungere.

-Però... Non voglio assolutamente vederti fare una cosa del genere una seconda volta. Non voglio vederti priva di sensi un altra volta, non sapendo il motivo del tuo sanguinare, nè la gravità del tuo stato e tanto meno se riaprirai gli occhi o meno. Non voglio perdere un altra persona a cui tengo. Potrai anche essere una sorella rompipalle e disgraziata sulla maggioranza delle cose, ma non lo posso accettare-

Mi costrinsi ad annuire un poco, guardandolo con preoccupazione, soprattutto nel momento in cui mi si avvicinò e mi strinse in un abbraccio.

- Non essere così sprovveduta, testona- sussurrò in un filo di voce con tono esausto, prima di lasciarmi andare e sospirare davanti al mio continuare a fissarlo, avviandosi poi verso la porta.

- Vado a chiedere al medico cosa ne pensa della tua richiesta.- borbottò, grattandosi la testa - Se mi dice no, sarà solo una negazione e non avrai il permesso di disobbedienza , sappilo -

- borbottò, grattandosi la testa - Se mi dice no, sarà solo una negazione e non avrai il permesso di disobbedienza , sappilo -

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Ventiquattr'oreWhere stories live. Discover now