Capitolo 114 - Inebriante

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Il respiro dei due si affretta.

I loro battiti cardiaci, seppur corrano distratti e ad un ritmo alquanto frettoloso, sembrano cercare di entrare ed essere in completa sincronia tra di loro.

La visuale del combattimento non è chiara: le armi continuano a scontrarsi il più rapidamente possibile contro alle parti animali dei due avversari; quella di Lysander sembra a tratti una scia in movimento, quella di Natalie si vede già di più, ma guizza contro il nemico con determinazione, proprio come i suoi occhi .

I Grimm non sembrano più a loro agio nel combattere, non come prima che la ragazza si riprendesse ed il corvino riottenesse le forze, smettendo di sanguinare, almeno: gli sguardi dei due fratelli continuano ad incontrarsi a ripetizione , come per chiedersi parole silenziose di cui è ben difficile la comprensione per chi li guarda.

Dopotutto, le loro espressioni sono difficili da carpire e comprendere nella loro interezza, forse proprio per la loro essenza superiore e robotica, fatta per ingannare e rigirare, per controllare le redini e non lasciare andare il cavallo a proprio piacimento .

Il rumore del combattimento, del lieve ansimare, è tutto quello che si udisce, il resto è un pesante silenzio che afferra ogni singola cosa che li circonda, come avviluppandoli in un nulla che, seppur dovrebbe essere pacifico, sembra più infastidire che altro per via della tensione che vi si unisce.

Tutto continua in stallo, nessun vincitore o vinto, anche se la bilancia sembra tendente a piegarsi inesorabilmente da parte dei due che, con le armi composte grazie all'aurea magica che li circonda, aumentano la forza dei loro colpi, cercando di fare nuovamente breccia nello scudo di entrambi.

Il Gioco sembra essere puntato in difensiva, per loro questo è un bene: artigli e denti paiono quasi fragili difronte al virus bianco che cerca di distruggerli, infettandoli ogni volta che un attacco li ferisce.

Ma nonostante sembri che lo scontro sia a favore dei ragazzi immersi nel virus, questo non vuol dire che i fratelli non stiano avendo qualche risultato a loro volta: a tratti riescono a graffiare i due, a squarciare la loro pelle, a strappare loro versi di dolore...

Semplicemente il virus ribatte a questi tagli con una chiusura quasi immediata, riportandoli al punto di partenza.

Forse è per questo che i due non fanno che lanciarsi occhiate, come per sapere se il momento è arrivato.

Il momento per la loro vera forza.

Il momento per distruggere, siccome la partita è durata anche troppo a lungo, si sono divertiti abbastanza .

Soprattutto Maximilian, non aveva avuto così tanta passione e divertimento per la distruzione di qualcuno da tempo: certo, recitare e deludere era sempre stata una chicca, ma saper di aver mantenuto una caccia gatto-topo per così tanto ed essere pronto a portarla al termine... Era inebriante.

Più inebriante di qualsiasi espressione spezzata.

Più inebriante di ogni scenario di teatro che metteva su quando doveva momentaneamente morire, facendosi sparare dall'altro Grimm.

Più inebriante di cedere la tela di seta, durante la Route di Nicholas, per poi strangolare la preda ad ogni nuova partita con un nuovo partner, a volte chiedendosi se qualcuno lo avrebbe mai stupito, se qualcuno avrebbe ucciso per lui.

Oh, beh, anche se una qualsiasi ragazza lo avesse fatto, alla fine, la avrebbe portata alla morte lo stesso...

Perché dopotutto era quello per cui era stato creato.

*

Nicholas e Philip se ne rimanevano zitti, in silenzio, guardando in principio gli occhi da bestia perversa dell'uomo che era comparso davanti a loro, camminando con estrema lentezza.

Entrambi non potevano non sentire i brividi che attraversavano loro la pelle, simili a lievi scariche elettriche che cercavano di indurli in uno stato di ben più che vago terrore.

Lo stomaco del biondo, soprattutto, si riempiva di nervosismo e crampi, non riuscendo ben a comprendere il motivo per cui quest'uomo gli provocasse così tanto timore: certo, anche l'altro lo aveva spaventato, nonostante lo avesse coperto il più possibile, ma questa paura era su tutt'altro livello.

Era come se il suo corpo stesse venendo intossicato dal modo in cui egli lo guardava e che quindi stesse rigettando questo effetto avariato che l'uomo gli rilasciava tramite i tremori che gli scuotevano la mente, accompagnate da una baraonda penetrante di perplessità e nausea.

Non riusciva a capire il motivo preciso per cui capitasse: partiva da solo, non era lui a volerlo e... Quando lo aveva visto per la prima volta, quando aveva udito i suoi passi, visto quel suo volto... Era scattato e basta, neppure una molla sarebbe partita così rapidamente, dannazione.

"Che collegamento ha lui con me? Deve averne uno, non credo che un semplice sconosciuto, anche se parte di questa fabbrica, potrebbe farmi una cosa del genere. Perché mi agita in questa maniera?"

Una sua mano ebbe una sottospecie di tic, agitandosi appena, neanche colpita da uno spasmo, per poi chiudersi a pugno.

Serrò i denti, ricacciando una dopo l'altra la valanga di emozioni negative e sperando di poter ottenere una sorta di tregua interna grazie al ritorno delle sue attenzioni a Nicholas.

Fortunatamente il viola sembrava molto attento a tenere d'occhio il dottore, quindi non doveva aver notato il suo fastidio.

Il dottore li osservò ancora ed ancora, poi voltò il capo in direzione dell'altro lato della fabbrica quando una serie di tanti, troppi, nuovi passi iniziarono ad essere a portata di udito.

Non erano due persone in croce, erano molti, molti di più... E davanti all'intero gruppo, sia il biondo, sia il viola, riconobbero colui che li aveva ingaggiati, colui che aveva dato inizio al caos più totale, colui che aveva costruito il videogioco con il semplice - e decisamente non puro - intento di uccidere le giocatrici.

Il presidente avanzò sempre di più in loro direzione, con quel che di frettoloso a cui si erano un tempo abituati, vedendolo solo come un dettaglio di personalità, un qualcosa su cui si poteva passare oltre, ma che ora significava solo una semplice - e preoccupante - cosa.

Si sarebbero sbrigati a farli fuori.

Erano letteralmente nella merda.

N. D. A - Vi ero mancata???
Yay.
NOOO.
MEH.

Che abbiate risposto una, la seconda, o l'altra, bhe, I'm sorry
Blocco totale della scrittrice
E questo capitolo è la merda.
Ma proprio tanto.
Worst chapter ever.
EVER.

Me lo sono dovuta far uscire a calci nel fondoschiena.
E, devo essere sincera, che angoscia haha.

P. S - per chi non lo sa, ho un profilo Instagram ora. E tipo. Vorrei pubblicare disegni LyNa, ma Lysander cambia costantemente pettinatura nella mia testa 😂
Help
Meeentre
Ho pubblicato un disegno NiPhi

Ventiquattr'oreWhere stories live. Discover now