Capitolo 16- Confessione?

238 39 38
                                    

"Che ore saranno mai?" Pensai, alzandomi dal letto, ancora assonnata, soprattutto dopo aver passato una nottata a dir poco insonne per fare delle sorte di 'ricapitolamento giornaliero'

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

"Che ore saranno mai?" Pensai, alzandomi dal letto, ancora assonnata, soprattutto dopo aver passato una nottata a dir poco insonne per fare delle sorte di 'ricapitolamento giornaliero'.

"Aaah... Mi gira un po' la testa. Orologio, orologio... Sette e cinquantotto? Però. Non è un orario neanche poi così male"

Mi decisi a cercare di fare una colazione decente appena vidi il cinquantotto mutare nel numero che lo seguiva.

Non dovevo perdere tempo, non dovevo assolutamente perdere tempo: volevo giocare il più tempo possibile.

Raggiunsi la cucina: afferrai due fette di pane ai cinque cereali, delle fette di prosciutto cotto, le scaldai tutte insieme, già chiuse a panino e corsi in camera come un cane, con le fette strette tra i denti, smangiucchiandole con attenzione, evitando così che potessero staccarsi dei pezzi.

Fu uno di quei momenti in cui divorare una colazione divenne una vera e propria prova di velocità, prova di velocità in cui fissavo insistentemente l'orario, pronta ad iniziare una nuova, entusiasmante giornata di route.

Lo conclusi con una certa fretta che erano arrivate le otto e sette, inghiottendo l'ultimo boccone, afferrando il casco, indossandolo e attivando così ancora una volta il gioco, ritrovandomi nuovamente nella mia stanza di salvataggio, sempre con quella sensazione di torpore addosso.

Mi lavai lí, indossando una maglia verde e dei jeans strappati, accompagnandoli con una coda di cavallo, siccome non avevo voglia di tenerli slegati.

La maglia verde la avevo scelta senza indugio, era stata la prima cosa che mi era venuto in mente di indossare.

"Ecco. Ora credo che possa anche..  andare?"

Mi ritrovai a fissare la borsa, borsa che di colpo emetteva strane, stranissime luci gialle, come quando il telefono ti avvisava di una notifica.

Mi avvicinai e la aprii, rivelando il quaderno delle missioni con la copertina illuminata che andava ad intermittenza.

Sinceramente? Ero abbastanza indecisa se aprirlo oppure no.

Dopotutto fino a ieri il quaderno era stato drasticamente vuoto, perché avrebbe dovuto interessarmi della nuova missione?

Nonostante tutti i pensieri da 'ragazza offesa' , aprii comunque il 'manuale', curiosa di sapere cosa avessero tirato fuori, così di colpo.

All'inizio mi parve di aver letto male, difatti lo rilessi quasi otto volte di fila, le ultime due stropicciandomi gli occhi come non mai, quasi per sicurezza che non fosse un qualsiasi scherzo del cervello.

Eppure era reale, quella scritta... Era reale, davvero.

"Stiamo... Stiamo scherzando? Di già?... "

Il quaderno delle missioni, chiaramente, diceva ' Confessa i tuoi sentimenti entro le otto e mezza'

Ventiquattr'oreWhere stories live. Discover now