Capitolo 5- Maximilian

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Si ripete

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Si ripete.

Si ripete tutto, ancora.

È iniziato, di nuovo.

Il circolo, quel giro tondo che si interrompe quando tutti cadono a terra.

Sta rotando, rotando, rotando...

Ne uscirò mai?

No.

Finirà mai diversamente?

No.

Quante volte mi toccherà ucciderli?

Chiudo gli occhi.

Mi sembra che stia per piovere, ma non può ridursi ad un sembra.

Pioverà.

Tutto è un orologio rotto.

Tutto è un orologio che ruota, ma non funziona mai per davvero, lo sarà in un domani e in un oggi senza tregue.

Avanti, indietro, avanti, indietro, avanti, di nuovo indietro.

Datemi ossigeno, ve ne prego.

Ho bisogno di ossigeno.

Tutto è rosso.

La mia testa pulsa, le mie mani tremano.

La scritta ERROR non sta ferma.

É dietro alle mie palpebre.

Ho bisogno di aiuto.

Per favore.

Qualcuno mi salvi.

Qualcuno ci salvi.

Ma mai accadrà, me ne rendo conto.

Il loop si ripeterà. Ancora. E ancora. E ancora. E ancora.

Una goccia d'acqua cade sulle mie mani, una sola.

Mi esplode la testa.

Non guardatemi.

Non è colpa mia.

Non lo faccio perché voglio.

Odio questo gioco.

Sono sempre loro ad iniziare.

Sono sempre io a rimanere.

Mi inseguono.

Le loro immagini mi torturano la testa.

Sempre.

Non posso dire ovunque, io rimango sempre qui, nascosto.

Io rimango sempre qui.

Non ho una casa, le route non mi permettono di dormire.

Io rimango qui.

Qui.

Sono qui!

Qualcuno mi può vedere?

O sono solo un fantasma di me stesso?

Ventiquattr'oreWhere stories live. Discover now