Capitolo 89- Il vostro primo incontro

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-Mi parli di lui?- chiese Summer all'improvviso, portandomi a voltare la testa in direzione della corvina, guardandola stranita

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-Mi parli di lui?- chiese Summer all'improvviso, portandomi a voltare la testa in direzione della corvina, guardandola stranita.

Ci eravamo fermati ad un Autogrill, siccome Alex si era messo ad insistere col dire che doveva andare urgentemente in bagno, cosa che mi aveva sia esasperata, sia fatta ragionare che, sì, meglio farlo andare al bagno prima che rischiasse di svuotarsi sul cruscotto.

Sarebbe stato alquanto disgustoso, ma sì, sarebbe stato anche da lui, a mio sincero parere...

-Eh...?-

-Sí, insomma. Il lui che ti piace- Summer sogghignò appena, spostandosi dal sedile in fondo fino ad arrivarmi quasi addosso, con un aria divertita e curiosa in contemporanea -Il vostro primo incontro? Che carattere ha? È più il tipo sexy e provocante o quello che è pronto a fare di tutto per te?...- fece una pausa da tutte le domande che si era messa a sparare, una dietro l'altra, per poi assumere un aria alquanto pervertita -É elastico e con qualche istinto animale?-

-Cos... No!... Cioè... Sì... Oddio, frena- sbottai, cercando di non arrossire come un pomodoro e coprendomi la faccia con le mani nel disperato tentativo di mettere ordine alle domande e tutto.

In precedenza, soprattutto all'inizio di questo viaggio, le avrei detto di farsi gli affari suoi e di lasciarmi in pace, ma in un certo senso sentivo che era grazie a lei se mio fratello non aveva ancora fatto retrofront per tornare a casa, anche se la avrei nettamente gettata al di fuori della vettura per quanti doppisensi riusciva ad inserire in una sola stramaledettissima frase e per come le mie orecchie erano state fratturate dal suo pietoso canto.

E poi vi era una parte di me che sinceramente non riusciva a non chiedersi se fosse vero o meno che Lysander avesse preso a piacermi in quel senso ed in quel modo.

Non come un amico, anche perché la maggior parte dei nostri discorsi o era finito in un silenzio totale, o ci aveva fatto discutere proprio, o si era puntato sulla sua sopravvivenza.

Piacere nel senso generale, quell'affetto, misto all'attrazione, che faceva perdere la testa a uomini e donne di ogni età, quel desiderio che veniva tanto lodato nei libri, nei film, nella vita reale ...

Quel piacere che avevo pensato di poter provare solo principalmente per Max, agli inizi del gioco, prima che il videogame iniziasse a sembrare strano forte con morti e tutto, tanto che solo il pensarci mi faceva salire un senso di nausea.

Quindi, la domanda era... Mi piaceva Lysander, adesso? Mi stavo innamorando di lui seriamente?

Era possibile?

In tre giorni?

Se dovevo essere sincera, non riuscivo a capirlo in maniera totale.

Forse se ne avessi davvero parlato con Summer, qualche conclusione definitiva la avrei avuta.

Ci pensai su, poi, spostandomi le mani dal volto, prendendo ossigeno e poi decidendo di snocciolare le domande in ordine.

"Il vostro primo incontro..."

Ecco. Bene. Mi ero già bloccata.

Cosa diavolo dovevo risponderle?

"Ah, sai, il nostro primo incontro è stato in un gioco a realtà aumentata, con lui sporco di sangue dalla testa ai piedi e con dietro dei cadaveri, tutti eliminati da lui, ma non perché sia un assassino cattivo, eh, sia chiaro. Beh. Capisco la non comprensione, anche io ho frainteso all'inizio. Sono scappata da lui, infatti, ma poi sono tornata indietro, siccome volevo tradirlo per uscire dal gioco e farlo catturare. Sì, non esattamente il miglior inizio, lo ammetto, ma poi dopo aver visto lo stupido quaderno degli obbiettivi che mi diceva di ucciderlo, mi sono accorta totalmente che sì, il gioco era contro di lui e che, a questo punto volevo saperne di più "

-É stato un primo incontro casuale- asserii -Uno da tutti i giorni-

Sarei potuta scoppiare a ridere per isterismo e per quanto quello che avevo detto fosse stato l'opposto alla realtà.

-Descrivi- lei sorrise sorniona, appoggiando la mano al mento, sembrando ancora più interessata dal mio essere vaga.

-É stato per via di un videogioco- dissi con tono piatto.

-Vi siete incontrati ad un Game store?-

-...Sí- azzardai, mentendo, ma cercando di non rendere ovvia la menzogna.

-Okay. E come vi siete approcciati? Sei stata tu? O lui?-

Ripercorsi la scena con la mente, vedendo la sua espressione, prima che parlasse e cercasse di fermarmi dal mio fuggire.

-Lui-

-Ah. É abbastanza intraprendente dal farlo, allora?-

-No- commentai, di colpo -Non è il tipo di persona che intendi tu. É molto silenzioso, riservato, melodrammatico e sarcastico... Non si capisce cosa gli passi per la testa se lo guardi. Ed è forte. Se io avessi passato quello che lui tutt'ora continua a dover attraversare, probabilmente non sarei viva...-

Summer sorrise -Lo ammiri-

-Beh, sì. All'inizio lo credevo diverso, poi si è mostrato per quello che era, parlandomi di sé... E...- mi bloccai, trovandomi a battere le palpebre più volte e ad aggrottare la fronte -Ho iniziato ad interessarmi a lui. A preoccuparmi costantemente per lui. A pensare a lui e a nessun'altro. Al fatto che volevo poter conoscerlo anche di più e vedere le sue sfaccettature una ad una. Al fatto che semplicemente volevo proteggerlo da quelli che volevano e vogliono ferirlo, quando non si meriterebbe nulla di tutto quello che gli stanno facendo passare... Non volevo che gettasse la corda, che si arrendesse, anche perché voglio tirarlo fuori. Voglio abbracciarlo, proprio come lui ha fatto prima di sparire.-

Le parole mi erano sfuggite dalle labbra come un fiume in piena.

Una volta iniziato, non ero stata più capace di fermarmi... E questo mi sorprese parecchio dopo che conclusi il mio discorso, rimanendo lì, a guardarmi le mani, sentendo un brivido che mi percorreva la schiena ed un calore che mi infiammava sia il petto sia le guance, sentendo come se entrambe ribollissero.

Pochi secondi dopo che finii il mio discorso, percepii la portiera aprirsi, con Alex che entrò nell'automobile con un espressione soddisfatta, mettendo in moto.

Una mano si appoggiò alla mia spalla, facendomi alzare la testa, guardando il palese sorridere di Summer, come per dirmi che era tutto normale e per darmi la completa conferma, la quale ormai era diventata ovvia, quasi plateale perfino per me.

Sì.

Mi stavo innamorando per davvero.

E per quanto avessi provato attrazione per Max, per quanto mi fosse piaciuta come persona Nicholas -piú come amico, a quanto pareva, e per lui era lo stesso, testimoniato dal suo essere totalmente cotto di Philip- , il mio essere attirata da Lysander era su tutt'altro livello, perché non era stato l'aspetto a colpirmi per primo, ma il suo carattere, ed il resto si era semplicemente aggiunto man mano, portandomi a questo punto.

E per quanto avessi provato attrazione per Max, per quanto mi fosse piaciuta come persona Nicholas -piú come amico, a quanto pareva, e per lui era lo stesso, testimoniato dal suo essere totalmente cotto di Philip- , il mio essere attirata da Lysan...

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