Capitolo 100- Codice

103 19 7
                                    

Dopo essere scesa, avevo trovato un ufficio, un gran bell'ufficio

Ups! Tento obrázek porušuje naše pokyny k obsahu. Před publikováním ho, prosím, buď odstraň, nebo nahraď jiným.

Dopo essere scesa, avevo trovato un ufficio, un gran bell'ufficio.

Bello soprattutto per via della stupenda cartina della fabbrica cacciata nel terzo cassetto - appena la avevo trovata, il pensiero che la fortuna fosse un po' dalla nostra parte, mi aveva decisamente afferrato la mente - ma ancora di piú per quel magnifico contenitore quadrato con su scritto Ventiquattr'ore tramite pennarello indelebile, contenente un disco argento che riconobbi all'istante, sentendo un brivido che mi percorreva la pelle.

Mi era quasi tremata la mano a sentirlo sotto le dita, ma era bastato poco a convincermi che dovevo concentrarmi e raggiungere i prossimi punti.

Raggiungere Nicholas e Philip.

Tornare alla macchina bianca vista in precedenza.

Accenderla e tirare fuori Lysander.

Non più così complicato, grazie alla cartina nella mano non occupata dal disco.

Ed infatti, dopo una serie di minuti di ricerca, mi ero trovata nel posto giusto, con il mio sguardo che guizzava addosso ai due, portandomi subito ad avvicinarmi ad entrambi ed osservare attentamente la schermata,  con tutti i tasti.

Cercai di non fare troppo caso all'aspetto dei due, facevano troppa impressione per quanto erano magri, ed i tubi attaccati a loro erano abbastanza inquietanti da rendermi facilmente distratta da quello che stavo per fare.

Iniziai il mio lavoro con Nicholas, sperando vivamente che non vi fossero troppi problemi.

La tastiera davanti ai miei occhi era composta da numeri, anche quella di Philip lo era... E non avevo idea di cosa premere, dettaglio che mi metteva abbastanza a disagio.

Dallo schermo nero sopra alla tastiera, la password doveva essere composta da quattro numeri.

Per qualche motivo sentivo che se avessi digitato a caso, sarebbe scattato un allarme o una cosa del genere, quindi dovevo ragionare.

Se seguivo l'istinto, sentivo che una parte del numero sarebbe stato lo stramaledetto ventiquattro, siccome erano proprio fissati con esso... L'altro...

L'altro poteva essere un numero dei tanti, poteva risultare qualsiasi sequenza, quindi non ero sicura di come muovermi.

Se ci ragionavo bene, gli unici numeri che salivano alla mia mente pensando a Nicholas erano il due, siccome era stato la mia seconda scelta e...

"Aspetta. Aspetta un secondo. Nel gioco lui non aveva dei fratelli e roba del genere? Erano tanti, anche se non ricordo esattamente quanti, quindi... Ma no, non avrà senso, perché mettere una cosa del genere?"

Strinsi le labbra.

"Beh... Contando il loro atteggiamento, ed il fatto che sembrino voler tutto sotto controllo, devono avere una qualche mania, una mentalità da esibizionisti. E potrebbero averlo fatto solo per divertimento."

Ventiquattr'oreKde žijí příběhy. Začni objevovat