Capitolo 144 - Non che sia obbligatorio

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-E se ci sbronzassimo?- optò Philip, ridacchiando, dopo che tutti i parenti e amici lasciarono la festa, tanto da far rimanere solo loro quattro, seduti al tavolo del ristorante.

Per qualche motivo, pareva più che ovvio che lo avessero fatto apposta.

-Non credo di voler svegliarmi con il mal di testa, domani. Soprattutto se devo ancora reggermi in piedi con le stampelle- Lysander agitò la mano

-Andiamo a giocare a bowling!- esultò Natalie, facendo un saltello e battendo i palmi tra di loro ripetutamente, un ovvio sorriso stampato in faccia.

-Ma saranno aperti i locali da bowling alle due di notte?- domandò Nicholas con espressione perplessa e così interrogativa che a tratti sembrava che potessero spuntare dei punti di domanda al di sopra della sua testa.

- Credo che siano aperti tutto il giorno- asserì Nat, tirando fuori il telefono dalla tasca dei jeans.

-Yep- concordò Phil, facendo schioccare la 'p' in maniera piuttosto evidente -Mi sembra che sia quel tipo di locale da ventiquattr'ore su ventiquattro. In genere sono più affollati dalle tre di pomeriggio all'una di notte, ma questo non vuol dire che non siano aperti anche ora. O almeno, questo è quello che mi ricordo-

-Quanto dista da qui?- chiese il corvino, andando ad appoggiare il mento sulla spalla della rossa che ancora trafficava con lo schermo del cellulare nella sua ricerca frettolosa, strappandole un ovvio sorriso.

- Tipo dieci minuti di automobile- Natalie allungò il volto per lasciargli un bacio sulla guancia.

-Guida Nicholas- fecero praticamente tutti e tre in coro, portando gli sguardi al viola, il quale inarcò le sopracciglia per il tempismo.

-Cioè... - aggiunse improvvisamente Nat, schiarendosi la gola

-Non che sia obbligatorio- intervenne subito Lys.

-Però tu sei il più bravo a guidare- continuò e concluse il biondo, avvicinandosi e comunque mandando all'altro due ovvi occhi da cerbiatto - E poi io muovo l'auto in strada come se stessi dirigendo un camion con il rimorchio!-

-Credo che tra una che non ha ancora la patente, uno messo in stampelle e l'ultimo che ha appena finito la chemio, non ci sia altra scelta... - una pausa - Ok. Guido io - accordò il viola, agitando lievemente la testa per trattenere una risata, soprattutto davanti ai volti degli altri tre.

Perché gli sembrava di starsi occupando di tre bambini più che del suo fidanzato e futuro sposo e due maggiorenni, beh, questo non lo sapeva.

*

-E comunque, tra me e Nicho ci sono stati, di preciso, tre litigi seri- raccontò il biondo, accavallando le gambe, mentre Natalie se ne stava seduta praticamente sul bordo del seggiolino dietro, ascoltando con piena attenzione, il tutto mentre la macchina si muoveva.

-Oh, me li ricordo tutti fin troppo bene - asserì Nicholas dal posto del guidatore, continuando a fissare la strada.

-Il primo litigio è stato perchè una sua compagna di classe stava flirtando con lui- il biondo si strinse nelle sue stesse spalle - Non stavamo ancora insieme, perché non mi ero confessato. So solo che era così geloso che gli ho tenuto il broncio, senza parlargli quasi affatto per due giorni interi prima che lui riuscisse a farmi praticamente esplodere, perché continuava a chiedermi cosa andava male, cosa andava male... E per me era stramaledettamente ovvio cosa andava male - una pausa - Gli ho praticamente urlato contro. E lui si era arrabbiato a sua volta, perciò abbiamo preso a discutere per quasi trenta minuti, urlandoci a vicenda. Quando la discussione è finita, mi sentivo da schifo, perché avevo detto anche cose che non pensavo. E pensavo che la situazione non si sarebbe sistemata-

Ventiquattr'oreWhere stories live. Discover now