Capitolo 11- mi sembrava di essere morta e finita in Paradiso

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Aprii gli occhi, ritrovandomi nuovamente nella mia stanza nel gioco, con un raggio di luce che penetrava dalla finestra, solleticandomi il naso ed infastidendomi le palpebre

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Aprii gli occhi, ritrovandomi nuovamente nella mia stanza nel gioco, con un raggio di luce che penetrava dalla finestra, solleticandomi il naso ed infastidendomi le palpebre.

Mi sentivo rintontita, come se avessi dormito davvero.

Mi alzai, stiracchiandomi per rimettere in moto i muscoli indolenziti, sbadigliando e dirigendomi verso la stanza con il quaderno delle missioni.

Lo cercai per buoni dieci minuti, trovandolo, ma con frustrazione, siccome era finito dentro ad un armadio che nascondeva dei vestiti mai visti in cui, sinceramente, non avevo messo assolutamente mano... E con ancora più irritazione, una volta aperto, vidi la pagina missioni.

Era bianca, stramaledettamente bianca: vi era scritta la route, ma nulla d'altro.

Guardai dunque la mappa, abbastanza insicura sul da farsi, prendendo a cambiarmi nel frattempo.

"Forse troverò Maximilian nel negozio..." Pensai , dirigendomi verso il bagno e sciacquandomi la faccia ripetutamente, come per chiarirmi le idee.

In effetti era probabile: dove altro avrebbe potuto essere?

Cercai dunque mentalmente una scusa per presentarmi al negozio.

Dovevo comprare qualcosa, sì.

Ma cosa? C'erano tante di quelle cose nel market che non conoscevo... E presentarmi lì con un -vorrei curiosare un po' - non mi avrebbe certo assicurato che potessi parlargli ancora!

Potevo chiedergli, magari, la possibilità di avere uno di quei fattorini volatili ...  Ma l'idea mi metteva ansia.

Non é che presentarmi lì mi avrebbe fatta sembrare precipitosa? Beh... Forse... Però...

In mezzo secondo mi ritrovai a scuotere la testa come una dannata, afferrando la borsa con il quaderno e cacciandomela sotto braccio, sperando che comparisse qualche missione, uscendo di casa.

Ventiquattr'oreWhere stories live. Discover now