Capitolo 92- Robot

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Klaus allaccia il proprio crocifisso alla sciabola che ho preso da uno dei tanti pirati, per poi premerlo leggermente e farlo scivolare dentro al metallo

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Klaus allaccia il proprio crocifisso alla sciabola che ho preso da uno dei tanti pirati, per poi premerlo leggermente e farlo scivolare dentro al metallo.

La sciabola passa da un color grigio spento ad un bianco luminoso e luccicante, perfino più di una stella, cosa che mi lascia lì, ad osservarla, non sapendo se provare esattamente ammirazione o disgusto per essa.

Dal suo aspetto sembra una cosa positiva e per nulla spiacevole, ma il suo scopo è più pesante di un macigno.

E, in seguito, lo stregone semplicemente inizia a camminare in direzione dell'ammasso uniforme che sembra quasi starlo aspettando, come se non avesse aspettato altro che lui, per certi versi.

Non voglio guardare, ma non posso muovere lo sguardo via da quella serie di immagini che scorrono nel suo procedere.

La maggior parte di me vuole bloccarlo e dirgli di smettere ciò che vuole fare, che piuttosto che farlo possedere dal demone - o dall'insieme di demoni, quel che è- preferirei cercare mille altri modi, andando a caccia di qualche sconosciuto rompiscatole pronto ad ammazzarmi, seppur la strada sia deserta.

Certo, perderemmo altro tempo -Che sembra già di suo scorrere troppo in fretta- e l'acqua finirebbe con avanzare anche di più nei miei polmoni, ma almeno mi sentirei meno in colpa e a disagio, meno arrabbiato e deluso per quello che accadrà a causa mia e a causa della mentalità sacrificale che fa parte di questo teorico robot.

Un robot come tanti altri, in teoria, ma che allo stesso tempo mi ha fatto affezionare a lui, per certi e strani versi, sia perché lo sento come una sorta di legame con Walter, sia perché mi sento davvero grato nei suoi confronti per tutte le volte in cui ha evitato ci rimettessi la pelle.

Un robot che accetta la propria distruzione solo e soltanto per la mia salvezza.

Ma dopo quello che lui ha detto, anche se davvero riprovassi a convincere l'albino, anche se gli dicessi che forse ce la posso fare ad uscire anche senza eliminare tutti i nemici, so che non mi ascolterà.

Non prenderà neanche un pochino in considerazione la cosa, perché la decisione la ha presa e non accetta 'se' o 'ma'.

E se volessi frenarlo con la forza, combattendolo, con i suoi poteri mi bloccherebbe mille volte senza troppi problemi, probabilmente lanciandomi via utilizzando lo spazio che già ha dimostrato pienamente di saper controllare, per quanto lui insista col dire che in generale i suoi poteri si stiano indebolendo.

Io e Nicholas non abbiamo tutta questa capacità a differenza sua, neppure messi insieme, quindi anche chiedere il suo aiuto per bloccarlo, per quanto entrambi potremmo impegnarci, non funzionerebbe nemmeno.

Certo, Nicholas ha il "potere" che il videogame gli ha ceduto, che è stato scelto per lui, e che padroneggia solo perché il suo pg ha avuto i dati per poterli usare.

Ma Klaus, se devo dirlo, è su tutt'altro livello: il suo utilizzarli sembra quasi anormale, forse perché è stato progettato così, forse perché appare ai miei occhi in questa maniera e basta, non lo so.

Ventiquattr'oreWhere stories live. Discover now