Capitolo 65- Potresti darmi una mano?

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Erano stati solo degli istanti: istanti in cui il mio cervello e la mia tranquillità mattutina erano andati a farsi fottere bellamente, venendo sostituiti da rabbia, paura ed irritazione

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Erano stati solo degli istanti: istanti in cui il mio cervello e la mia tranquillità mattutina erano andati a farsi fottere bellamente, venendo sostituiti da rabbia, paura ed irritazione.

Com'era possibile? Lo lasciavo da solo nel tempo di una serata e Logan, il demone incubus con atteggiamenti assassini e yandere cercava e a quanto pareva riusciva quasi a far fuori Lysander!

Non che con me non ci fosse arrivato vicino comunque, però... Dannazione, ora che potevo fare?

Anche il secondo giorno presto sarebbe stato agli sgoccioli e una volta concluso... Che sarebbe successo?

Come facevo a tirarlo fuori dal gioco se una persona sola non bastava per la macchina?

Come facevo ad essere sicura che non sarebbe morto appena dopo aver messo piede fuori dal gioco?

I dubbi aumentavano, quasi all'unisono con la mia ansia e con il silenzio che mi stava circondando, uccidendomi dall'interno mentre avvolgevo le garze attorno alla nuova ferita sulla sua gamba.

Lui guardava un punto imprecisato, io fissavo semplicemente ciò con cui cercavo di coprire il nuovo sfregio.

Il corvino in precedenza aveva provato a dirmi qualcosa, ma non ero riuscita a rispondere.

Non ero riuscita a farlo perché, primo, avevo la gola secca, secondo, praticamente avevo le immagini dell'assassinio che mi giravano per la mente.

Ero stata così... così arrabbiata. Vedere Lysander con il Demone sopra di lui e una spada che gli trapassava la gamba  era stata l'ultima goccia nel vaso. E la  morte dell' Incubus era stata quasi soddisfacente. Il che era terrificante da pensare.

Inghiottii la saliva a stento, chiudendo completamente le garze ed osservando il lavoro fatto.

Non era male.

Certo, mi sarebbe potuto venire anche meglio nell'ordine generale, ma... Non era importante l'ordine.

Serviva che impedesse al lungo cerotto di staccarsi.

Tornai dunque ad alzare lo sguardo, osservando il volto di Lysander, insanguinato al punto tale che sembrava lo avesse bevuto, più o meno come un vampiro.

Provò ad alzarsi, ma glielo impedii, strappandogli uno sbuffare leggero.

-Potresti riempire... nuovamente la bacinella?- chiese dunque, sembrando di star mordicchiandosi l'interno della guancia.

Annuii, alzandomi e prendendola, svuotandolo nel lavandino e riempiendo il contenitore tramite il rubinetto della cucina, tornando indietro.

Lo vidi cercare un fazzoletto e appoggiai nuovamente la bacinella, così che lui facesse il resto.

Andò a strofinarlo leggermente sul volto prima di avere uno spasmo e bloccarsi, riprendendo comunque con una smorfia sul volto.

Ero rimasta lì nel mentre e volente o nolente, non riuscivo a non sentirmi in ansia, forse per il  genere di espressione, forse perché volevo vedere la sua faccia per intero in modo chiaro e ben comprensibile, ma non sapevo come avrebbe potuto reagire.

Ventiquattr'oreWhere stories live. Discover now