Capitolo 116- Ho Capito

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Le lastre, gli error e le X non ci danno tregua

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Le lastre, gli error e le X non ci danno tregua.

Non faccio a tempo ad appoggiare i piedi in una parte di strada che subito una delle tre opzioni insorge, costringendomi a spostarmi, a correre da un lato all'altro come una bestia braccata da un cacciatore, come tante volte mi è già capitato, solo che stavolta in maniera mille volte peggiore, tenendo Nat in braccio per velocizzare entrambi.

A malapena respiro, se continua così non sarò davvero più in grado di riuscire a farlo: sono totalmente in apnea a tratti , forse per la bolla, forse per la situazione generale che non mi permette più di riprendermi in maniera decente, forse ancora per tutte e due, mischiate, pronte a seppellirmi vivo da un momento all'altro .

Un altra lastra sorge, enorme, a pochi millimetri dal mio piede sinistro, costringendomi ad un ennesimo salto in cui ogni mio singolo muscolo si tende ed urla per la fatica.

-Dall'altra parte! - urla Natalie, ad un tratto, attirando la mia attenzione a pieno.

A pochissima distanza dalla mia testa è apparsa una X proprio durante il salto, prontissima per lo scontro definitivo .

La evito per un soffio, proprio grazie all'avvertimento, giunto al momento adatto, preferendo far pressione con la gamba contro di essa, spingendomi di lato con tutta la forza che possiedo al momento .

Atterro di nuovo, ma all'atterrare il mio piede sprofonda nel suolo, come se questo sia diventato - così, a caso - molle, scoprendo in realtà che semplicemente lo ho appoggiato nel punto preciso in cui una stramaledettissima nuova lastra sta per sorgere, ancora.

"Sti affari sono fastidiosi perfino più delle zanzare, eh. Anzi, no. Max è la zanzara, poi loro sono il fastidio dopo la puntura"

Salto, ovviamente, schizzando di nuovo via, digrignando i denti e cercando di visualizzare Maximilian per capire come raggiungerlo.

Se lo uccido, di certo non vi saranno più tutti questi rialzi, ma il fatto è che proprio per via di essi mi sto allontanando da lui, quindi devo escogitare qualcosa, seppur non abbia idea di come fare.

Questo continuo muovermi non mi lascia neppure il permesso di pensare, cazzo.

Se non lo faccio, probabilmente continuerò ad allontanarmi ed i risultati non arriveranno mai, ma davvero, come faccio anche solo a provare a formulare un ragionamento quando in ogni singolo istante devo evitare di essere colpito, di venir sbalzato all'indietro e - o - di sbattere contro quegli stupidissimi affari?

Sembra letteralmente impossibile e probabilmente lo è anche, insomma .

Con un secondo avvertimento da parte di Nat, riesco a schivare una scritta error ed un altra X che era puntata in direzione della mia gola.

Non faccio a tempo ad inghiottire che, ovviamente, un altra lastra sopraggiunge, come se fosse a conoscenza del mio bisogno di fermarmi, come se sapesse alla perfezione che sono decisamente allo stremo .

Ventiquattr'oreWhere stories live. Discover now