Capitolo 82- Il "cagnolino"

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- Il primo dei nostri obbiettivi, a meno che non si sia liberato, è ancora qui- dico, entrando nella casa dell'albino, mentre Nicholas, dietro di me, prepara la propria arma, aggiungendovi le pallottole una dopo l'altra, con la collana a croce che...

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- Il primo dei nostri obbiettivi, a meno che non si sia liberato, è ancora qui- dico, entrando nella casa dell'albino, mentre Nicholas, dietro di me, prepara la propria arma, aggiungendovi le pallottole una dopo l'altra, con la collana a croce che penzola dal suo collo.

Ne ho anche io una: é argento, con delle incisioni che ricordano molto lo stile gotico, attaccata ad una cordicella di stoffa nera.

Lo stesso Klaus ne porta un' altra, così che nel caso in cui il cagnolino ci attacchi tramite coda o in generale con qualsiasi parte del suo corpo, il suo stesso toccarci lo ferisca, come una lama a doppio taglio.

"Mi chiedo perché non ci ho pensato prima. Cosa c'è di meglio di un esorcismo se hai un demone tra i piedi?"

Sospiro, continuando nel mio avanzare.

-Se non vi è più, non ho idea di dove possa essersi cacciato- ammetto.

-Beh, non sarà difficile attirare la sua attenzione e spingerlo ad arrivare da sé senza neppure cercarlo- commenta Klaus, stringendosi nelle spalle

-Già. Basta che qualcuno emetta un po' di ormoni- rifletto in un borbottio, afferrando rapidamente la mia arma: insieme al coltello, ora ho un FN F2000, un fucile d'assalto bullpup ad impugnatura ambidestra con mirino laser.

Non lo ho mai utilizzato, sinceramente, ma la spiegazione dello stregone -il quale è peggio di Wikipedia per quante cose conosce. E no, dire che sia a me, sia a Nicholas è caduta la mascella durante il suo spiegare, prima che venissimo qui, non è sbagliato- é bastata.

Bullpup é, a quanto riesco a ricordare dall'elenco di notizie che il ragazzo dai capelli bianchi mi ha dato, un termine utilizzato per le armi che hanno otturatore, sistema di scatto e caricatore posti dietro il grilletto.

-Questo gioiellino è in grado di sputare circa ottocento e cinquanta pallottole al minuto con un un raggio d'azione di trecentoquaranta metri. Con un simile numero spero almeno di centrarlo. Sempre che non sia diventato tipo una saetta da un giorno all'altro-

-Se la Lei o tu, Lysander, involontariamente gli avete dato energia d'attrazione nelle ultime giornate, mi sa proprio che lo sarà-

A questa frase aggrotto la fronte: per metà sono sollevato e per l'altra abbastanza irritato.

Il primo caso è dovuto al fatto che, bene, il demone non dovrebbe essere così potente, siccome a Nat piace ancora Max... E non essendoci stata vicina, nulla si è smosso particolarmente in lei.

E per come sono io di aspetto risulta alquanto improbabile che ne abbia cedute, quindi parlando di attrazione arrivata da lei non vi sono stati problemi.

La parte irritata, invece, è proprio dovuta a ciò che allo stesso tempo mi da sollievo, ed il motivo è così ovvio che mi dà la nausea.

A me lei piace.

A me Nat piace parecchio e la certezza di questo fatto mi è giunta sul punto di morte.

Non puoi non provare qualcosa per qualcuno se quel qualcuno non fa che rotarti per la testa nel momento in cui tutto sta finendo, per te, no?

Ma a lei non piaccio, quindi inutile pensarvi troppo su e perdere la concentrazione: ho un demone da eliminare e lo riempirò di pallottole a più non posso.

L'idea, per quanto sadica o disgustosa dovrebbe essere, già mi piace.

-E noi dovremmo dargliene per attirarlo?- Nicholas guarda il proprio fucile carico con una smorfia, alzando poi lo sguardo verso le pareti -Finiamo solo con renderlo più forte, in questo caso-

-Se è l'unico modo per attirarlo, ne siamo costretti. Se invece è qui... Tanto di cappello per noi- sbotto, imbracciando l'FN F2000 e guardandomi attorno mentre mi allontano dagli altri due, studiando i punti laddove la luce non giunge.

Sento Klaus, alle mie spalle, che si avvicina ad una porta delle tante, appiattendosi contro il muro e spalancando l'entrata di essa, gettandovi un ordigno con dentro un sonnifero fumogeno.

Dopo aver fatto ciò, me ne lascia quattro in mano e lo stesso fa con Nicholas.

Ci dividiamo definitivamente per controllare le stanze, io salgo nei piani superiori, loro vanno in direzioni diverse, rimanendo al primo piano.

La stanza che subito controllo è quella in cui io e Natalie abbiamo lasciato Logan ed il risultato rozzo è che l'incubus si è liberato ed è uscito da essa tramite la finestra.

Setaccio con attenzione l'intero piano, ma nulla da fare, per il momento del demone rosso non vi è alcuna traccia.

Scendo le scale rapidamente, continuando ad imbracciare l'arma il più possibile vicino a me, sentendo la tensione che mi corre per la schiena, solleticandomi il collo.

Mi paralizzo appena sento uno strano rumore, non troppo lontano, che sembra provenire dalla parte della piscina.

Non riesco a dargli forma in maniera precisa: mi ricorda uno scricchiolio, ma ha un cenno di gorgogliante.

Il rumore si fa man mano più forte: se prima era lieve, quasi sepolto dal rumore dell'acqua, ora sembra diventare fin troppo intenso per i miei gusti.

Come se non bastasse, sembra che non sia uno solo a provocarlo.

Lascio che una delle mani afferri uno degli ordigni che Klaus mi ha dato e, sollevandone il tappo, lo lancio ancora prima che possa fare un passo nella parte della piscina.

L'ordigno rilascia il fumo ed io mi piego, evitando che mi arrivi in faccia a mia volta, coprendomi con il gomito.

I suoni però non si concludono.

Non si concludono per niente.

Aspetto che il fumo sparisca per alzare la testa e vedere cosa sia, il rumore.

A prima occhiata non mi sembra ci sia niente, davanti ai miei occhi non si para nessuna forma di vita, nemmeno in direzione del tetto vi è nulla.

Il rumore però continua e non sembra disposto ad interrompersi, anzi, procede, più fastidioso di prima.

Per un attimo mi chiedo se non sia magari io ad immaginarlo, il rumore, se magari il mio cervello mi stia dando brutti scherzi e che sia l'ansia di abbattere il nemico a parlare.

Poi realizzo, abbassando lo sguardo nell'acqua della piscina, visualizzando la sessantina di uova nero carbone che, una dopo l'altra, sembrano sul punto di schiudersi.

Poi realizzo, abbassando lo sguardo nell'acqua della piscina, visualizzando la sessantina di uova nero carbone che, una dopo l'altra, sembrano sul punto di schiudersi

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