Capitolo 9- Ma é una donna o un bradipo?

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Da quanto sto correndo? Da quanto?

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Da quanto sto correndo? Da quanto?

Non mi sento più le gambe, a tratti sembrano addormentate.

Mi fanno anche male, poi: mi devo essere preso una storta, anche se non mi ricordo bene né come né quando.

Tutto é troppo uguale.

La lei é uscita dal gioco.

Perché é uscita? Almeno sarebbero rimasti... Occupati.

Tutti ai loro posti, con lei.

Tutti in un copione perfetto, con lei.

Io non voglio seguire il mio...

Io non ho un copione.

Stringo il coltello nella mano, trattenendo il fiato mentre mi blocco istantaneamente contro il muro.

Quanti ce ne sono ancora? Posso prendere una boccata d'aria o no?

Domani le route inizieranno, ne sono sicuro.

Da domani, tutto sarà ancora peggio.

Una voce mi riporta alla realtà.

Il coltello che stringo piomba nel collo di uno dei miei nemici, accompagnato da uno schizzo di sangue che mi sporca la maglia e i capelli, caldo e umido, gocciolando silenzioso in direzione del suolo.

Posso sentire solo il suo gemito di dolore, ma lo ignoro, schivando un altro dei miei avversari che si è aggiunto al primo, riuscendo soltanto a graffiargli la faccia con la lama, senza andare a fondo.

Si copre il volto con una mano, le dita appoggiate al taglio che gli percorre la guancia, sfregiandogliela.

-Maledetto- ansima il mio avversario in un filo di voce, tirando fuori una pistola da sotto il braccio, posata precedentemente in una tasca del cappotto nero.

É troppo lento, come sempre.

Gli mollo un calcio che va a pestargli la mano mentre uno sparo si getta a vuoto nel nulla.

Un altro calcio, dritto in faccia, che gli spacca il labbro inferiore.

"Tanto si rialzerà, poi. Ritornerà come nuovo appena decideranno che serve"

Una volta atterrato, ripresi a correre, sentendo il cuore sbattere con violenza contro la cassa toracica, andando a visualizzare la figura di un tombino.

Lo sollevo e mi ci infilo, chiudendolo al di sopra della mia testa.

Per un po' sarei stato lì, senza muovermi, senza dare nell'occhio.

C'é una puzza disgustosa, ma sempre meglio che stare fuori e rischiare una pallottola nel cranio.

Quando inizierà la prima route, dovró rubare qualche scorta di armi: il coltello non mi basta più.

Ventiquattr'oreWhere stories live. Discover now