Capitolo 134- Sinfonia

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-Lo so

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-Lo so. So che fare una proposta di matrimonio in un ospedale è... Meno bello, elegante e garbato di porgere una simile richiesta ad una cena romantica, con candele e petali di rosa- feci, nervoso, guardando l'espressione ancora piena di shock di Philip, il quale aveva le labbra socchiuse e le mani che tremavano un poco - So che avrei potuto aspettare, zittire questa cosa fino ad un momento più opportuno. Ma l'unica cosa che mi è passata per la mente nel momento in cui ti ho rivisto è stato che avrei voluto chiedertelo senza troppe attese. Senza troppe preparazioni o perfezioni che sicuramente non sarebbero state al livello che avrei voluto, alla fine, perché non sarebbe stato al tuo livello.  E quindi sì, mi propongo a te ora, prima che qualsiasi cosa, qualsiasi problema, qualsiasi insicurezza si frapponga nuovamente. Perché voglio sposarti. Ma per farlo devo avere la tua risposta, quindi... Vuoi, tu, Philip Collins, amore della mia vita, darmi l'onore e la gioia di  chiamarti mio marito ? -

Avevo detto il tutto con ogni sentimento che mi attraversava, permettendomi di buttarlo fuori, di farglielo sentire come io già lo percepivo.

Una parte della mia mente temeva che lui non sarebbe stato pronto, che non lo volesse, nonostante in passato ne avessimo già parlato un poco, ipotizzando come avremmo voluto i fiori del bouquet, parlando degli invitati - pochi, ma abbastanza da rendere il tutto più pieno di calore, poiché non avremmo mai invitato nessuno che non avrebbe voluto davvero essere lì -, della torta e del viaggio di nozze.

Ma nel momento in cui vidi gli occhi azzurri di Philip farsi lucidi e brillanti in maniera così smisurata da togliere il fiato, come due pietre preziose attraversate da costanti raggi di luce che le facevano splendere in tutta la loro purezza, accompagnate da un annuire rapido, quasi frenetico ed un ripetere di - Sì- così pieno di emozioni, semplicemente non potei trattenermi da circondare le sue spalle con le braccia, stringendo lo strettamente a me per poi baciarlo con passione, una passione che non era mai diminuita e che, invece, sembrava solo disposta ad aumentare.

E bhe, non potevo non essere ancora più pieno di gioia nel momento in cui, con delicatezza, gli infilai al dito l'anello che, grazie all'aiuto di Dea, ero riuscito a scegliere - dopo che lo avevo accennato un po' distrattamente, siccome lo avevo pensato ed involontariamente detto a voce alta, la donna era andata in brodo di giuggiole e avevo praticamente passato quattro giorni a guardare anelli di vari tipi, con orefici che andavano e venivano nella mia stanza di ospedale per mostrarmeli tutti - non riuscendo a trattenere l'entusiasmo, andando ad appoggiare la mia fronte alla sua per qualche attimo, prima che Phil andasse a baciarmi a sua volta.

E come tutte le volte che le nostre labbra si scontravano, sembrava che i nostri cuori andassero in un unica sinfonia, la nostra sinfonia.

-Certo- fece Philip dopo che il bacio fu concluso, un sorriso bellissimo e le lacrime che sgorgavano lungo le sue pallide goti - Certo che ti voglio sposare, Nicholas Meyer.-

-Ti amo- sussurrai, a mezza voce, baciandolo sulla punta del naso, strappandogli una mezza risata.

-Ti amo anche io- disse, portando una mano tra i miei capelli ed accarezzando con delicatezza - E ti devo ammettere una cosa... - ridacchiò un poco, arrossendo - Ti amo così tanto che probabilmente avrei perfino accettato se la richiesta me la avessi fatta in un bagno, non preoccuparti -

-Non ti avrei mai chiesto una cosa del genere in un bagno! - sbottai, cercando di capire se sentirmi parzialmente offeso od essere comunque divertito e mezzo sconcertato da un simile dettaglio.

Cioè, nessuno avrebbe accettato una simile domanda davanti ad un WC. Era assurdo. Come minimo ci si aspettava una richiesta igienica e adatta. Già in un ospedale, appunto, non era la cosa migliore del mondo, ma in un bagno?

-E ci mancherebbe anche- fece Philip con tono alquanto scherzoso, appoggiando le sue labbra alle mie in un contatto di qualche secondo prima di ripetere la cosa con un altra effusione più lunga ed approfondita - Ma questo fa capire quanto sono disperatamente innamorato di te. - un altro bacio - Un piccolo appunto... Se sei così agitato, agiti anche me. Ti giuro, stavo avendo un attacco di cuore. Credevo mi stessi mollando-

-Cosa? E perché?- strabuzzai gli occhi, guardandolo con completa confusione, vedendolo guardarsi i palmi in totale imbarazzo, tanto che anche il suo collo a cenni pareva rosso.

-Non lo so. È stato quando mi hai baciato la mano. Non ho mai avuto così tanta paura in tutta la mia vita che mi lasciassi da solo, anche se non riuscivo del tutto ad approcciare mentalmente il motivo per cui avresti dovuto farlo. Neppure quando per sbaglio ti ho rotto il vaso in casa e credevo di averti ucciso la pianta - fece, ridendo nervosamente, il volto completamente in fiamme.

Me la ricordavo quella volta.

Philip era stato in lacrime e aveva continuato a scusarsi per una decina di minuti buoni, senza dirmi perché piangesse, mostrando poi il vaso e tutto.

Contando quanto era stato in panico, sapere che questa situazione aveva superato perfino quella mi fece sentire per un attimo un nodo alla gola, ma in seguito tornai a guardarlo, venendo tirato su dal suo ovvio sorriso.

-Non ti avrei mai lasciato. Non avrei mai potuto- spiegai - Anche perché dopo questi anni di distanza, rompere con te sarebbe la cosa più stupida che io possa fare. Non voglio sprecare tempo, non quando ti desidero con ogni particella del mio essere - lo vidi arrossire ancora di più a tali frasi e ricevetti un altro bacio, altrettanto dolce, altrettanto pieno di emozione, questo prima che parlassi di nuovo - Piuttosto temevo che non accettassi, che fosse frettoloso... -

-Frettoloso? No, affatto. In realtà io già ci speravo prima dei quattro anni, solo che non sapevo se chiederlo o meno-

-E allora... -  iniziai, andando ad afferrare entrambe le sue mani e a stringerle tra le mie.

-Ci sposiamo- asserì Philip.

-Ci sposiamo- gli diedi ragione, sorridendo apertamente, strappandogli un'altra risata. Una risata che fece ridere istantaneamente anche me.

Me in  tutto questo capitolo: AWaWAWAWAWAWWWWW

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Me: seriously awww

Me alla fine di questo capitolo: Li amo. Whelp.

#niphi on
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