Capitolo 111- Se ne sta andando sul serio?

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-Dici che se si chiude, il portale mi taglierà in due

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-Dici che se si chiude, il portale mi taglierà in due... Ma poi non sarebbe a vostro sfavore?- cercai di mantenere la lucidità e la sicurezza, guardando l'uomo dritto negli occhi, sentendo i suoi quasi graffiarmi per quanto erano taglienti.

-No, affatto. Non ci vorrà così tanto tempo a trovare un tuo sosia. Vi è sempre, da qualche parte, una persona che d'aspetto assomiglia ad un altra-

-Non é così facile trovare un sosia, dovreste cercare per tutto il mondo, in pratica, quindi avreste bisogno di tempo... E non credo proprio che vi farebbe comodo. Non ne avete uno come me, adesso. E tanto meno convincerai Nicholas a mollare la monopola. Quindi... - venni interrotto prima che potessi continuare in qualsiasi modo.

- E se avessimo comunque un modo per sostituirti? Dotresti avere paura della scienza, ragazzo. Non hai idea di cosa possa nascere da essa-

-Non ho paura della scienza. L'unica cosa di cui potrei averne sarebbe la mentalità malata che avete tutti voi. Per fare cose del genere senza il minimo senso di colpa, dovete aver perso parecchie rotelle. In ogni caso, come ho già detto, lui... - indicai Nicholas con un cenno di testa - È lí e, mi dispiace dirtelo, non mollerà la monopola. Ed io non mi sposterò da qui per nessuna ragione del mondo. Perciò, continua. Continua pure a dirmi come potrei essere facilmente cambiato dopo la mia morte.- alzai il sopracciglio - Sprecherai solo ossigeno, per me-

Vidi la sua espressione rendersi visibilmente tesa, per una serie di istanti e compresi di aver fatto centro, o almeno, abbastanza da farlo bloccare e... Irritarlo? Non sapevo se vederlo in maniera preoccupante o godermi l'istante.

Tale tensione, però, si cancellò con altrettanta fretta, trasformandosi in un mezzo sorriso soddisfatto, mischiato ad un fissarmi cosí intenso che, se dovevo essere sincero, non mi piacque particolarmente, anzi.

Potevo sentire i brividi, freddi, di vago timore, che salivano e scendevano sulla mia schiena, sentendo come se il pericolo della situazione, per qualche motivo che non afferravo del tutto neppure a sforzarmici, fosse salito alle stelle.

-Oh, cerchi di fare il gradasso? Non so se trovarti buffo o meno per la tua convinzione e per il tuo modo di fare spavaldo. Vorrei che tu sapessi, però, che dubito reggerà a lungo- prese ad avvicinarsi appena, il rumore delle scarpe che si scontravano contro il suolo che lasciavano una sottospecie di eco, basso, quasi inudibile per certi versi, lanciando un occhiata a Nicho, il quale lo osservava con un espressione più che arrabbiata dipinta sul volto.

Sembrava dirgli un 'non ti azzardare o ti ammazzo' con lo sguardo.

Okay, stava iniziando davvero a diventare preoccupante come cosa.

Continuò ad avanzare a passi lenti, venendo in mia direzione come un cacciatore, ben pronto ad adescarmi...

O almeno, sarebbe stato cosí, se prima che potesse fare quel qualsiasi cosa che voleva fare, il suo cellulare non avesse squillato, interrompendo il clima.

Riuscii a riprendere a respirare e quasi sospirai di sollievo, augurando a me stesso di non farmi prendere dal panico una seconda volta.

Il suono insistente della suoneria portò il dottore a tirarlo fuori dalle tasche dei pantaloni con completa nonchalance, come se niente fosse, come se prima non avesse assunto un atteggiamento che sapeva in tutti i sensi di minaccia di morte e fosse completamente a suo agio con il rispondere alla chiamata.

-Pronto?-

Il silenzio andò ad immergerci totalmente, questo mentre io prendevo a fissare quel poco che potevo vedere nel portale, nella speranza di intravedere due figure note, per il momento non avendo risultati.

"Muovetevi, ragazzi. Il tempo é contro di noi"

-Sí. Potete. Avete la mia autorizzazione - continuò, calmo, passandosi una delle mani tra i capelli .

Una pausa breve, poi ricominciò a parlare.

-Fate attenzione. Li voglio intatti, tutti, chiaro? Il minimo graffio e ne pagherete le conseguenze -

Di nuovo il crollare del discorso, questo prima che l'uomo si accigliasse alquanto, mostrando parecchio nervosismo in ogni sfumatura della sua espressione, chiudendo perfino gli occhi ad un tratto.

-Devo esserci anche io? Ho un impegno, in questo momento, é...-

Ticchettò con le dita la superficie dei pantaloni nel momento in cui venne interrotto, difatti l'arto sembrò quasi crollare a vuoto, passando dal capo fino a tornare al suo posto originale, per poi mutare l'espressione ancora una volta e diventare così serio e calmo che mi pareva di essermi immaginato la sua faccia, in precedenza.

-Capisco. Lo farò subito. D'accordo. Ci vedremo tra poco. Dammi solo il tempo di portarlo via-

Mise giú, ricacciando il telefono nella tasca, l'espressione adesso incomprensibile.

Ci lasciò un ultima occhiata, ad entrambi, un unico sguardo a cui mi faci scappare un aria di confusione e quasi disappunto, ma allo stesso tempo felicità , sopratutto quando lo vidi voltarsi e semplicemente allontanarsi come se niente fosse.

"Se ne sta andando sul serio?"

Ci vollero diversi istanti prima che sparisse dalla nostra vista, lasciandoci nuovamente da soli.

Io e Nicholas ci guardammo tra di noi, senza parlare per quasi sei, sette minuti buoni, io cercando di collegare i fatti e cercare di immaginare dove quell'uomo stesse andando, lui che invece sembrava piú preso da altro, tanto che, difatti, fu lui a spezzare il nostro rimanere zitti.

-Non so se sentirmi... estremamente orgoglioso di te o se invece darti del disgraziato per aver sfidato cosí apertamente una persona che sembrava aver tutta l'intenzione di spingerti dentro al portale, cosí che si chiudesse alle tue spalle. Se fosse capitato, te lo devo ricordare, tu, Nat e Lysander sareste rimasti chiusi lí senza che io potessi farci nulla-

-Umh. Eh... Puoi essere entrambi? Possibilmente piú la prima, siccome non sono stato spinto dentro? Perché se fosse accaduto, non staresti a parlarmi, adesso-

-Non farlo più. Davvero-

-Non posso promettertelo, ma posso dire che ci proverò.-

Mi guardò poco convinto, io finii con il ridacchiare al vederlo cosí, tornando poi ad incentrare le mie attenzioni all'interno del portale, seppur non vi fosse neppure l'ombra di Lysander e Natalie.

Speravo davvero molto che i due uscissero prima che qualcun altro dell'azienda arrivasse, anche perché se il dottore aveva davvero avuto quell'idea, quella nuova persona che sarebbe potuta insorgere a sua volta poteva pensarlo nello stesso modo.

E non avevo idea di cosa avremmo potuto fare, in quell'occasione.

Posso sentire tipo tutti che mi urlano a dietro : "quando cavolo torni da Lysander e Natalie, dammit?!"

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Posso sentire tipo tutti che mi urlano a dietro : "quando cavolo torni da Lysander e Natalie, dammit?!"

La mia risposta è...
Mai



No, scherzo.
Al prossimo, tranquilli xD







Credo

Ventiquattr'oreWhere stories live. Discover now