Capitolo 105 - Ne sei sicura?

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- Umh

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- Umh. Visto che... Boh, eh... Visto che ci siamo, vuoi che ti aiuti a trovare quella persona? Così magari avremo più possibilità per trovarla. E... Cosí, nel caso in cui i Demoni attacchino... Ci difenderemo a vicenda-

Rimango abbastanza scioccata dalla proposta del castano.

Se devo essere sincera, mi ha sorpresa alquanto: perché si comporta così? In teoria sono solo una sconosciuta per lui, quindi non ha molto senso che offra il suo aiuto in questa maniera.

O è per il fatto che è troppo gentile - cosa che potrebbe anche essere, testimoniato dalla sua route... Cosa di cui non dubito - o magari c'entra con... No, non sono piú 'la giocatrice', sono dentro al gioco in vero e proprio, quindi l'influenza degli ormoni da ragazza - coniglio non sono piú da calcolare.

Quindi... È proprio perché è troppo gentile?

Una parte di me, quella affezionata a lui, quella malinconica che rivede i bei momenti che abbiamo passato vorrebbe dire di sì, ma l'altra realizza di non poter accettare.

Contando il fatto che Max creda che Lys sia il killer ricercato , probabilmente, lo attaccherebbe... E l'unica cosa che non voglio é peggiorare la situazione per lui, soprattutto se è già in pericolo di suo.

"Devo solo ritrovarlo. Su. Deve essere vivo. Non mi arrendo con così poco e non lo accetto. Deve essere vivo. Magari... Magari è solo svenuto."

Mi sta tornando l'ansia.

-No, no.- dico, guardando Maximilian con aria in parte desolata, riscuotendomi - Non voglio disturbarti. Posso trovare lui da sola. Grazie mille, comunque -

- Non mi disturbi -

- E invece probabilmente sì - insistette, sorridendogli appena - Dopotutto avevi delle cose da fare, no? È meglio così, davvero -

Lui rimane in silenzio per qualche secondo, con espressione pensierosa.

-Ne sei sicura, Nat? - domanda, sempre con quel tono di voce che sa di preoccupazione.

-Sí, tranquillo- rispondo io in fretta, sorridendo ancora nei suoi confronti - Ti ringrazio per l'offerta, ma posso cavarmela da sola-

"Davvero. È troppo gentile"

-Sei molto coraggiosa- aggiunge, alzando il sopracciglio - Un po' sfrontata forse, ma coraggiosa-

Il mio sorriso si allarga a tale frase, in parte perché mi piace il complimento, in parte perché so che in realtà, se non fosse stato per il corvino, il termine 'coraggio' non mi si sarebbe neppure appostato, non per davvero.

Guardare film horror e sfidare mio fratello, un tempo, credevo mi rendessero almeno un po' definibile come tale, ma figuriamoci se due cose come quelle possono essere paragonabili a questa.

- Piú che altro, la persona che sto cercando ne vale la pena -

-Immagino di sì -

-Beh... Ciao di nuovo, allora -

Sono felice di essere riuscita a rivederlo, almeno una volta, sinceramente non avrei neppure calcolato la possibilità se non fosse accaduto.

Mi ha rasserenato.

Faccio per allontanarmi di nuovo, ma le mie gambe non si muovono da dove sono.

Spalanco le palpebre per un attimo, poi subito ritento di liberarmi dalla mia incapacità di movimento ed infine, dopo un piccolo istante, realizzo, sentendo un brivido percorrermi la schiena.

'Ne sei sicura, Nat?'

Volto la testa verso Max, realizzando che, no, non gli ho detto il mio nome e quindi che, no, in teoria non dovrebbe essere a conoscenza di esso.

Eppure lo è e non so come interpretarlo.

Lui ricambia il mio fissarlo, la sua espressione incomprensibile, talmente tanto che ne rimango ben piú di perplessa.

Come fa a saperlo?

Come?

-Qualcosa che non va? - domanda, avvicinandomisi .

Vorrei indietreggiare di tutta risposta al suo camminare verso di me, ma sono ancora incapace di muovermi e la cosa inizia a spaventarmi alquanto.

-Stai bene? - fa, ancora, con la confusione iscritta sul suo volto.

-Hai... -

-Uh? -

-Conosci il mio nome- sussurro - Ma io non te lo ho mai detto per poterlo sapere -

Lui crolla in un improvviso silenzio, scandito dal mio battito cardiaco che procede a ritmo anomalo e dalle domande che mi salgono al cervello come bolle in superficie.

La confusione é abbastanza intensa all'interno della mia testa ed infuria più che mai.

-Te ne sei accorta, huh? E io che mi chiedevo in quanto tempo lo avresti capito-

Sgrano gli occhi per la seconda volta con un simile commento, al punto tale che quasi mi escono dalle orbite, mentre il suo tono si fa acido, freddo, totalmente diverso da quello con cui ero abituata prima.

La sua espressione, anche essa cambia, da normale muta drasticamente, con un sorriso di pura malizia che si estende sulle sue labbra.

Il suo sguardo é inquietante, sottile, crudele, l'oro che brilla come non mai.

- Per un attimo ho pensato che non ci saresti neppure arrivata, ma... Grazie al cielo mi permetti di vedere una simile espressione. Vale piú di mille parole-

Inclina il capo, avvicinandosi ancora ed ancora, con una mezza risata sul punto di scivolare fuori dalla sua bocca, mentre la sua mano va istantaneamente a coprirla con un che di scherno.

- Immagino che tu sia confusa - commenta ancora, prendendo poi a rotarmi attorno come un cane da caccia - Ma la risposta si vede nei tuoi stessi occhi-

Cerco di muovermi ancora ed ancora, ma le mie gambe sembrano attaccate al suolo, come se fossero state paralizzate da una scossa elettrica... O da qualcuno, con un semplice, semplicissimo tocco.

- Smettila di agitarti. O vuoi che Lysander caro si preoccupi nel momento in cui ti porterò da lui? -

Con questa frase, il mio respiro si ferma, mentre il mio battito mi risuona nelle orecchie, nel petto e perfino in gola.

Sembra quasi che il muscolo voglia fuoriuscire dal mio corpo per quanto veloce e quanto forte procede.

"Lysander..."

- Sí, é ancora vivo. Ma... - il suo ghigno si estende a tal punto da farmi percepire un brivido gelido salire e scendere ripetutamente, come giocando con me, stravolgendomi, sconvolgendomi e gustandosi ogni mia singola reazione.

- Non lo sarà per molto, te lo prometto-

Lo dice con enfasi, afferrandomi le guance e stringendole fino a farmi male sul serio, le unghie che mi graffiano la pelle.

Al solo vedere la sua faccia, sento adesso che c'è qualcosa di estremamente malato in lui.

- Te lo ucciderò davanti agli occhi, poi, adesso che posso, ammazzerò anche te -

- Te lo ucciderò davanti agli occhi, poi, adesso che posso, ammazzerò anche te -

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