Capitolo 83- Accelera

111 22 6
                                    

-Ma sei davvero fuori di testa!- quasi urlò Alex per l'ennesima volta

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

-Ma sei davvero fuori di testa!- quasi urlò Alex per l'ennesima volta.

-Tu portami lì e basta. Ormai siamo partiti- sbottai -Ti rendi conto che tra tipo pochi giorni andrò a casa e potrei parlare a mamma e papà di tutto quello che ho taciuto in questi anni?... Facendo un esempio facile facile, la scena della cucina ...che ho lavato io. Te la ricordi?-

Lui fece uno sbuffo irritato, ruotando gli occhi.

- E devo aggiungere anche il fatto che ti porti ragazze diverse ogni notte? Non ti lasceranno in pace per giorni se tirerò fuori le questioni, non so se te ne rendi conto. Ti sto solo chiedendo un piccolo favore da sorellina minore-

-Proprio, Bat. Sarebbe stato normale se mi avessi svegliato ad un orario normale e non alle tre di notte . E poi, cazzo, non ho capito perché da un momento all'altro vuoi partire per andare in una città praticamente sconosciuta a distanza di quasi quindici...-

-Sedici- puntualizzai, interrompendolo, cosa che lo portò a guardarmi male.

-Sedici. Come vuoi- un altro sbuffo -A distanza di sedici ore di viaggio.-

-Non sono fatti tuoi-

-E invece sì, visto che ti devo portare io, porca puttana-

-Ho un amico lì- alzai il sopracciglio al vedere la sua espressione, la quale sembrava dire 'ci credo quando lo vedo' -E non sto scherzando-

-Va bene. Va bene . Ma perché cazzo alle tre del mattino?! Io ti trucido male, disgraziata-

-Tanto eri già sveglio. E stavi avendo effusioni con la tua amichetta. Ti faccio utilizzare il tuo tempo in miglior modo. Mi immagino te stesso, ad ottant'anni, a ricordare il pazzo viaggio che hai fatto grazie a me, invece di slinguazzarti quella decerebrata con le gambe sempre aperte-

-Guarda che sono qui anche io, ti sento benissimo- saltò su la corvina che avevo già incontrato dopo la fine della Route di Nicholas, agitandosi sul sedile, quasi sbattendomi un braccio sulla faccia nel suo muoversi.

-Ah. Scusa. Ti reputo così inutile che mi ero dimenticata che ci fossi- dissi, cercando di non ghignare per la soddisfazione al dire tali parole, accavallando le gambe.

-Fa nie...Ehi!-

Le feci un dito medio, a cui lei fece una smorfia irritata.

-Alex. Hai una sorellina veramente maleducata- mise un broncio bastonato che giudicai totalmente vomitevole, stringendo le braccia attorno alle sue grazie e battendo più volte le palpebre con sguardo da cerbiatta.

-Parla quella che si era seduta sul tavolo invece che sulla sedia- borbottai di tutta risposta, accendendo lo schermo del cellulare per vedere l'orario con pieno nervoso.

-Bat. Puoi smetterla di fissare il telefono? Cristo, sono solo le sette del mattino, abbiamo ancora tredici ore di viaggio, praticamente- fece Alex, serrando la mano sul volante -Mi fai solo venire voglia di tornare indietro-

Ventiquattr'oreWhere stories live. Discover now