<51> Amelia.

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Socchiudo le palpebre infastidita dalla luce che filtra tra le persiane e batte sul mio viso.
Il cinguettio di un paio di uccelli accompagna il mio risveglio.
Le giornate si allungano e la primavera si dona a noi in tutta la sua bellezza.
Stiracchio le gambe e torno a rifugiarmi sotto le coperte.

È domenica, non ho bisogno di alzarmi in fretta.

Gli eventi degli ultimi tempi tornano nella mia mente senza permesso, le immagini forti e reali.
Sollevo una mano e sfioro delicatamente le mie labbra con la punta delle dita.
Posso ancora percepire il tocco di Damien, la sua timidezza e passione, due sensazioni così diverse tra loro eppure miscelate alla perfezione.
Mi ritrovo a sorridere.
Non posso credere che questo Damien sia lo stesso incontrato quella volta, disperato e fradicio sotto l'insegna di un mini-market.
Era colmo di dolore, tristezza e angoscia, i suoi occhi non avevano la scintilla di vita; due pozzi bui e sperduti.

Ha compiuto così tanti passi avanti, così tanti cambiamenti.

Si è schiuso, ha sfidato i suoi timori riprendendo in mano le redini del suo cammino.
Mi piace pensare di essere stata io a dargli la spinta necessaria per compiere un passo del genere.
Arrossisco.
Ciò che non avevo messo in conto, era la possibilità di innamorarmi di lui.
La mia era solo una buona azione, desiderio di aiutare il prossimo.
Damien mi ha catturata nella sua ragnatela, ha preso il mio cuore e lo ha bloccato, tenendolo per sé.
Sospiro, uno di quegli sbuffi da ragazza infatuata.

Non faccio altro che pensare a lui.
Chissà se anche Damien farà lo stesso con me?

E se mi vedesse solo come un'amica sulla quale fare affidamento nel momento del bisogno?
In quel caso, però, non si spiegherebbe la ragione del nostro bacio in spiaggia.
Al solo ripensarci mi vengono i brividi. Non avevo mai provato un'emozione così forte, il sentirmi importante per qualcuno, sentirmi desiderata.

Forse sto costruendo solo tanti castelli in aria.

Oh, al diavolo Amelia! Sei sempre così insicura quando si tratta dei tuoi sentimenti.
Avevo promesso che non mi sarei lasciata andare comportandomi come la solita Amelia. Eppure, alla fine ho ceduto al richiamo dell'amore, un amore dapprima incompreso.
Da quanto tempo provo questi sentimenti per Damien? Forse da sempre, ma non lo volevo ammettere.

Mi decido a mettermi seduta, rinunciando al calore delle coperte.
Ho voglia di disegnare e di esprimere, tramite la carta e i colori, le mie sensazioni.
Percepisco il suono della voce di mia madre dal corridoio, un canticchiare sommesso.
Aveva ragione, lei aveva capito tutto.
Mia madre dimostra, come al solito, di possedere un sesto senso in queste cose.

Fisso le mie mani abbandonate sulle gambe e ripenso all'incontro di ieri in ospedale.
La patologia di Damien non è per nulla facile da affrontare, ma lui è forte, sebbene sono certa si rifiuti di crederlo.
Ci vuole coraggio ad andare avanti. Molti, nella sua stessa situazione, si sarebbero buttati giù, perdendo la voglia di lottare.
Sono onorata di avere il privilegio per entrare nel suo mondo: il suo piccolo fortino ben custodito dove solo pochi prescelti hanno il diritto di entrare.
Ho nascosto la mia preoccupazione, non gliel'ho fatta pesare, anche se temevo il peggio.
Per fortuna è andata bene, altrimenti gli sarei stata accanto, sempre e comunque.

Mi alzo avvicinandomi all'armadio, tirando fuori una maglia a collo alto e un paio di jeans scoloriti.
Questa non è una giornata come le altre, tentavo invano di non pensarci, ma è inevitabile.
Sospiro affranta.
Quando i miei occhi incrociano quelli di mia madre, leggo nel suo sguardo ciò che vorrebbe dire, ma che non ha il cuore di rivelare.
Abbozzo un sorriso d'incoraggiamento.
Fingo di credere al meglio, tuttavia, dentro di me so bene come finirà, e la parola "lieto fine" non è prevista.

DestinoWhere stories live. Discover now