365 Sterek (2)

#205

Sono applausi quelli?

Stiles apre gli occhi e si trova circondato dal suo branco. Ci sono Scott, Erica, Boyd e Isaac di fronte e Kira e Liam seduti sul divano alla sua destra. E...e c'è Derek seduto sotto di lui? 

Cosa diavolo sta succedendo?! 

Si alza di scatto, lasciando andare la faccia di Derek che stringeva tra le mani, e si guarda intorno. Spaesato e con un terribile mal di testa. 

Erica e Isaac interrompono l'applauso, ma continuano a sogghignare, mentre Scott abbassa lo sguardo e si gratta la nuca come fosse imbarazzato. 

"Ragazzi? Cosa succede?" chiede Stiles, cercando lo sguardo di qualcuno che possa spiegargli. 

"Siediti, calmati e poi cerchiamo di capire."

Derek gli afferra una spalla e lo invita a sedersi sul divano. Stiles si lascia guidare, anche perchè la sua testa sta andando così veloce che non riesce a starle dietro. 

Kira va in cucina, poi torna con una tazza fumante e gliela porge. "Tieni, è una tisana, magari ti aiuta a calmarti, il tuo cuore sta impazzendo" spiega, mentre Scott, invece, si siede al suo fianco e gli carezza la schiena, come se volesse calmarlo. 

"Grazie Kira, ma vorrei seriamente sapere cosa succede" le dice, cercando di non essere scontroso. E' Erica a parlare. 

"Una settimana fa davamo la caccia ad una strega, ricordi?" 

Ora che ci pensa, sì, Stiles lo ricorda bene, quindi annuisce. 

"Bene. La strega ti ha lanciato un incantesimo" continua la bionda. 

"Questo non lo ricordo" ammette. "Cosa mi ha fatto? Mi ha trasformato in animale?" 

"Oh, no, no. Ti ha solo reso più loquace del solito."

"Erica" la prega Stiles, "taglia corto e dimmi tutto."

Scott prende la parola. "Dicevi tutto quello che pensavi, o almeno crediamo sia così. Mi hai detto svariate volte ch emi vuoi bene, hai detto a Liam che sei un po' stato geloso di lui e ad Erica che è molto bella, ma non ti piace perché...beh, perché sei gay."

Stiles vorrebbe sprofondare. Si prende la testa tra le mani. Scott continua. 

"Ti ho tenuto a casa mia tutto il tempo, non hai visto nessuno oltre me da quel giorno e non hai fatto casini. più o meno."

Stiles guarda il suo migliore amico. Scott ha il classico sguardo da cucciolo. "E ora perché sono qui?" chiede, ma già lo sa. 

"Perché suppongo tu volessi parlare con Derek."

Che tenero Scott che cerca di non metterlo in imbarazzo. "E io suppongo di averci parlato, vero?" chiede, pur conoscendo la risposta.

"Sì" prende la parola Isaac. "E appena hai parlato con lui, è apparsa la strega, ha interrotto l'incantesimo dicendo qualcosa sul fatto che fosse compiuto ed è sparita. E tu sei tornato in te."

Tenero anche Isaac che, almeno una volta, cerca di non metterlo in imbarazzo. Stiles continua a fissarsi i piedi, sentendo Scott alla sua destra, ma anche la presenza di Derek seduto al suo fianco. 

"Bene" dice. "Anch ela figura di merda del giorno è stata fatta. Io andrei" e si alza, ma una mano gli afferra il polso e lo tiene giù. 

"Loro vanno, tu resti" ordina Derek e Stiles non riesce a controbattere. 

Quando tutti vanno via (dopo un abbraccio di Scott) Stiles è ancora sul divano, ma Derek si è alzato e ha raggiunto la vetrata.

"Hai detto che sono la tua ancora, pur non essendo un lupo. Che quello che provi per me non riesci a spiegarlo a parole, ma sai che è amore, pur e profondo."

"Che romantico che sono" commenta sarcastico. 

"Hai anche detto che non mi faresti mai del male, che vorresti proteggermi da tutto, anche da me stesso."

"MH, sì, direi che sono parole partorite dalla mia testa" poi aggiunge "Derek, davvero, puoi far finta di null-"

"Non voglio" lo interrompe il mannaro. "Io non voglio far finta di nulla, mai più. Non con te, almeno" e si avvicina, inginocchiandosi davanti a Stiles ancora seduto. 

Derek gli prende le mani, impedendogli di farsi male con le unghie ficcate nei palmi e Stiles lo guarda negli occhi. 

"Sei sotto incantesimo?" chiede e Derek sbuffa un sorriso. 

"Direi proprio di no, ragazzino" dice, prima di sporgersi a baciargli la fronte. Un gesto così tenero e intimo, che il cuore di Stiles dà quasi forfait. 

La parola era "APPLAUSI".