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"Stiles, Derek si è sposato due giorni fa, me l'ha detto mia mamma." 

Stiles aveva dato una svolta alla sua vita in quel preciso momento di quattro anni prima. Aveva vent'otto anni, viveva ancora a Beacon Hills ed era ancora follemente innamorato di Derek da quando aveva sedici anni. 

Erano vicini di casa da sempre, quindi erano praticamente cresciuti insieme, nonostante i quattro anni di differenza. Le loro mamme erano amiche e così i loro papà e Stiles era legatissimo alla famiglia Hale. Spesso avevano anche passato il Natale insieme. 

Avevano chiuso ogni rapporto quando Stiles aveva diciassette anni e Derek ventuno. Il più grande aveva deciso, da un giorno all'altro, di trasferirsi dal college della contea a quello di New York, a sei ore di volo. 

Stiles era contento per Derek, ovvio, ma non per se stesso e soprattutto non per il modo in cui glielo aveva detto. Due giorni prima della partenza, mentre giocavano alla Playstation. 

E Stiles lo avrebbe anche eprdonato, se Derek, al suo dolore non avesse risposto con "Dai, pensavi davvero sarei rimasto qui?" 

E sì, Stiles lo pensava. E lo pensava soprattutto perché, sei mesi prima, mentre piangeva sulla tomba di sua mamma, Derek gli aveva detto che non lo avrebbe mai abbandonato. 

Solo che non aveva avuto nemmeno la forza di arrabbiarsi, di farglielo notare. Aveva annuito, aveva spento la tv e si era chiuso in camera. 

Da quel giorno, erano passati undici anni di silenzio e undici anni in cui non aveva mai voluto sapere niente di lui. Fino a quando Scott non gli aveva dato quella notizia. 

Non aveva chiesto con chi si fosse sposato, non aveva cercato foto sui social. Niente. 

Ed erano passati altri quattro anni. 

Ora ha trentadue anni, è sereno e, se gli capita di pensare a Derek o di incontrare le sue sorelle quando torna a casa, non ne soffre più. 

Insegna in un liceo di New York, fisica e matematica, e sta uscendo da quattro mesi con Robert, un bellissimo ragazzo inglese, gentile e simpatico. 

Sta proprio passeggiando con lui a Central Park, mentre chiacchierano dell'ultimo film che hanno visto e Stiles gli sta schiaffeggiando un braccio perché a Robert non è piaciuto, quando lo vede. 

Sta camminando verso di loro, il cellulare in una mano e il guinzaglio di un cane nell'altra. Un cappotto nero che gli arriva a metà coscia e l'espressione corrucciata. 

Stiles non fa in tempo a spostare Robert, che Derek gli finisce praticamente addosso senza vederlo. 

"Oddio, mi scusi, non guardavo dove stavo mettendo i piedi. Tutto ok- Stiles..." 

Stiles si sente gli occhi di Derek dentro. Lo sta fissando così intensamente che quasi non riesce a muoversi. 

"Amore, vi conoscete?" 

Eì Robert a rompere il silenzio, circondandogli i fianchi con un braccio. Stiles si riscuote. 

"Sì, Derek è stato il mio vicino di casa in California fino a quindici anni fa."

"Oh, wow!" dice Robert. "Beh, piacere di conoscerti, Derek. Io sono Robert."

Derek stringe la mano, cortese. "Piacere mio, Robert. Spero davvero di non averti fatto male, ma leggevo un messaggio e non ho guardato davanti a me."

"Ma no, tranquillo, sono abbastanza grande e grosso" risponde, sorridendo. Stiles cerca di sorridere a sua volta, ma ha ancora il cuore che batte troppo veloce. 

"Meglio così. Beh, io vado. Scusa ancora Robert. Ciao, Stiles, è stato bello rivederti dopo tutti questi anni." 

Stiles non riesce a parlare. Derek lo sta guardando ancora negli occhi, quei meravigliosamente magnetici occhi verdi e Stiles non riesce a parlare. 

Purtroppo lo fa Robert. "Amore, ma perché non invitiamo anche lui al barbecue da me, questo sabato? Hai praticamente fatto una riunione di vecchi amici, sarebbe carino, no?" 

Stiles ora vorrebbe davvero ucciderlo, nonostante gli voglia tanto bene. 

Ha organizzato quel barbecue per presentare Robert ai suoi vecchi amici, Scott, Liam, Lydia, Isaac e Jackson, non per farci venire la sua vecchia cotta! 

"Tesoro" dice, con un tono molto antipatico. "Derek sicuramente non vorrà venire ad un barbecue con persone che non vede da quindici anni. E magari sarà impegnato con la sua famiglia." 

Robert nemmeno gli risponde. "Derek, puoi portare anche loro, se vuoi. Non so, moglie, figli, compagni. Casa mia è abbastanza grande per tutti." 

Stiles vorrebbe correre via, mettersi a letto e piangere e urlare. Ma di cosa si è fatto Robert quel pomeriggio? Qualcosa di fort-

"Non ho nè moglie, nè figli, nè compagni, ma mi farebbe piacere rivedere tutti, se Stiles è d'accordo." 

Derek conclude la frase guardandolo ancora una volta negli occhi e Stiles non può fare a meno di deglutire, annuire e dire "no, certo che sono d'accordo. Questo sabato alle sette." 

Derek gli sorride, in realtà quasi ghigna, poi lascia il suo biglietto da visita a Robert, saluta e se ne va. 

"Amore, stai bene?" chiede Robert, quando Stiles gli sfila il biglietto dalle mani, poi guarda il retro, Derek ci ha aggiunto una cosa prima di passarlo a Robert. 

"Cosa? Oh, sì, tutto okay, ha scritto il suo numero personale" risponde, riprendendo a camminare e infilandosi il biglietto in tasca. 

Avvocato Derek F. Hale 

Tel. ******

Email: ******

E sul retro: 

Francis Cooper

Stiles riprende a respirare regolarmente solo quando arriva a casa e va diritto davanti alla libreria. Sfila un grosso volume rilegato in una bellissima copertina rossa, il suo libro preferito. L'ha comprato dieci anni prima, appena uscito, poi non ha più smesso di leggere quell'autore di cui nessuno ha mai sentito nemmeno la voce, figurarsi vedere la faccia. 

Francis Cooper. 





La parola era "SPOSATO". 

Sì, la continuo domani, promesso. 

Il fatto è che mi sono lasciata prendere la mano, ma non ho tempo di finirla. Sapete, la vita di merda sta sempre nel mezzo, tra una fanfiction e l'altra. Quindi vi lascio un po' in sospeso, sperando di essere ancora viva domani. Solo perché voglio finirla. 

Blu. 

365 Sterek (2)Where stories live. Discover now