#312

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Derek torna a casa il 31 dicembre 2021, dopo un anno e mezzo. Ha lasciato tutti quel giorno in Messico, dopo essersi trasformato completamente per la prima volta. 

Ha imparato a gestire la trasformazione, ad avere pieno controllo sul lupo e ad essere più forte. Ha imparato a gestire gli istinti in battaglia, a non lanciarsi senza pensare e a modulare la forza. 

Solo una cosa non è riuscito a fare: a gestire le ultime parole di Stiles. 

Ricorda che stava salendo in auto dopo aver fatto solo un cenno di saluto al suo branco. Aveva quasi chiuso la portiera quando le aveva sentite. 

"Ti aspetto, Derek Hale."

Stiles le aveva sussurrate e lui le aveva perfettamente sentite. Così come aveva sntito quella stretta nello stomaco che, a distanza di quasi due anni, non è mai andata via. Non è riuscito a gestire quell'emozione, a sentire meno la mancanza di Stiles, ad avere meno desiderio di risentire almeno la sua voce. Più volte si era ritrovato con il telefono in mano, pronto a chiamarlo, ma non l'aveva mai fatto. Non poteva dargli false speranze. Se mai fosse tornato da lui, l'avrebbe fatto solo una volta sicuro di non metterlo in pericolo con la sua nuova identità di lupo completo. 

Per questo si era impegnato, aveva contattato i più potenti alpha e chi aveva conosciuto sua mamma. Si era addestrato e ci era riuscito. 

E ora è lì. Ha appena scavalcato una radice che non aveva visto, a causa della neve. Sì, perché, stranamente, quell'anno a Beacon Hills ha nevicato un bel po'. 

Derek si ferma ad osservare la sua nuova casa. Ha deciso di non ristrutturare villa Hale, ma ne ha fatta costruire una poco lontano. E' più piccola, su due piani e con un bel portico sul davanti. Sorride, mentre attraversa l'ingresso e vede un mobile pieno di foto. 

Ci sono lui e Cora, vecchie foto di famiglia e anche altre foto più nuove. Ci sono JAckson e Lydia, Erica che dà pizzicotti ad Isaac e Scott abbracciato a Stiles. Ce n'è anche una di gruppo, di tutto il branco e addirittura una di Peter. Aveva detto a Cora di non arredare casa in maniera smielata, ma a quanto pare aveva disobbedito. 

Derek lascia il borsone nell'ingresso e fa un giro: è tutto nuovo, nessuno ha ancora usato nessun mobile. Cora è andata lì solo una volta, a lavori ultimati, poi è tornata a New York per gli studi. 

Quando arriva al salotto, Derek si siede e prende il telefono. Fa subito partire la telefonata che tanto ha voluto fare. 

"Pronto?" la voce di Stiles è serena, sembra quasi stia sorridendo. Non sa che è Derek, perchè ha dovuto cambiare numero. Derek si prende un secondo prima di rispondere. 

"Riesci a preparare un borsone in quindici minuti? Ti porto al mare per il weekend." 

Derek si gode la reazione di Stiles. Lo sente trattenere il respiro, riesce a sentire addirittura il suo cuore battere furioso. Non sa cosa potrebbe rispondere, forse urlerà. 

"Derek, ma è dicembre e sta nevicando!" dice. 

Derek sorride. Non smetterà mai di stupirlo. 

"Quindici minuti?" chiede. 

"Anche dieci!" e Stiles chiude la chiamata. 

Derek si alza, prende le chiavi della casa al mare, poi si infila in auto. Arriva un po' in anticipo a casa di Stiles, ma il ragazzo esce poco dopo. Lo sente dire "Tranquillo pa', tanto sto con Derek", poi chiude la porta e gli rivolge lo sguardo. 

Derek non ha mai visto un sorriso tanto luminoso e bello. Scende dall'auto e Stiles lo raggiunge, fermandosi ad un metro da lui. Sembra quasi non sapere cosa fare. 

365 Sterek (2)Where stories live. Discover now