#323

2K 147 16
                                    


Derek è seduto su uno sgabello in cucina quando sente qualcuno cedergli quasi a peso morto sulla schiena e vede le braccia di Stiles cingergli il collo.

"Stai morendo?" Gli chiede.

Stiles fa un verso, un lamento. "Sto morendo di noooooia, Derek! Facciamo qualcosa!"

Derek sbuffa, ma non si muove. Ormai è un po' che hanno preso a cercare contatto fisico. Stiles sembra non essersene nemmeno accorto. "Sei tu che sei venuto qui, io non mi sto annoiando."

"Ma a casa mia mi annoio ancora di più. Dai, usciamo!"

Derek alza gli occhi al cielo. "Esci."

"Deeeeeerek! Mi annooooioooo!" Si lamenta ancora Stiles, spostando il viso contro il collo di Derek che un po' si irrigidisce.

"In realtà, c'è qualcosa che possiamo fare" dice e si alza, rischiando quasi di farlo cadere.

Stiles lo segue fino al ripostiglio, da cui Derek tira fuori un baule di legno, con intarsi colorati.

"Wow! Che bello! Cosa ci tieni lì dentro?" Chiede, seguendolo poi nel salotto.

Derek si siede sul divano, il baule ai suoi piedi e quando Stiles si siede al suo fianco, fa scattare l'apertura e alza il coperchio.

"Quelle sono..."

"Le foto della mia famiglia che sono sopravvissute all'incendio. Cora mi ha chiesto di scannerizzare, per non rischiare ancora. Mi aiuti?" Chiede il mannaro.

Stiles annuisce freneticamente, entusiasta.



Ormai è passata un'ora e Derek si sta quasi pentendo. Stiles commenta ogni sua foto, ognuna!

"Detek, che carino che eri appena nato!"

"Qui hai la tua classica espressione!"

"Avevi il broncio anche a tre anni!"

"Oddio, ma allora sorridi!"

Sente che sta per commentare ancora una volta, ma Stiles si blocca. Derek si volta a guardarlo, ha due foto tra le mani.

"Non ti viene fuori nessun commento?" Chiede, ma Stiles non risponde.

"Stiles, stai bene? Cos'hai visto?" Chiede e Stiles alza lo sguardo, ha gli occhi lucidi.

"Der, questo sono io..." dice, passandogli una foto un po' ingiallita.

Derek si riconosce. Avra avuto circa sette anni ed è seduto sul gradino del portico di casa. Davanti a lui, sul gradino più basso, c'è un bambino più piccolo che sorride verso l'obiettivo. È Stiles. Ha i suoi occhi, il suo naso e il suo sorriso. È seduto praticamente tra le gambe di Derek. Derek che gli sta cingendo il collo da dietro e ha la faccia affondata nella piega del suo collo.

Derek non ricorda nulla, o quasi.

"L'altra foto?" Chiede. E Stiles gliela passa.

Sono ancora loro due, sarà stato lo stesso giorno, perché sono vestiti uguale.

Si stanno tenendo per mano e sono di spalle, probabilmente nella riserva.

A Derek trema la voce quando parla. "Non mi ricordo di te, ma il tuo odore mi è sempre stato familiare. Ora capisco il motivo."

Stiles sorride, poi indica la prima foto.

"Ehi, girala, cosa c'è scritto?"

Derek legge e gli si blocca il respiro.

Derek e Stiles. Il giorno in cui Derek ha trovato il suo compagno.

"Derek?" Chiede Stiles.

Derek non risponde, ma le parole scritte da sua mamma gli danno coraggio. Appoggia la foto sul tavolo, si sporge e lo bacia.






La parola era "CIELO".

365 Sterek (2)Where stories live. Discover now