365 Sterek (2)

#361

Stiles ha un solo obiettivo quella sera: chiedere l'autografo a Derek.

È arrivato a New York solo da due giorni e non vedo Derek da sette anni, il tempo che lui ha impiegato per diventare uno scrittore di fama mondiale.

Non lo vede da sette anni e non lo vede dal giorno in cui sono andati a letto insieme l'ultima volta.

Erano scopamici? Erano amanti? Si volevano bene? Forse tutte e tre le cose e nessuna, perché nessuna definizione stava bene al loro rapporto.

Erano anime gemelle? Quello di sicuro. Stiles ne era più che certo. E forse lo era anche Derek.

Quindi ora Stiles sta facendo la fila per il firmacopie, tra ragazzine urlanti e donne innamorate dell'autore (tutti ovviamente anche interessati all'ultimo romanzo di Derek, che è davvero un capolavoro).

Mancano poco più di dieci persone, poi è il suo turno, e Stiles comincia a scorgere la figura di Derek, seduto lì, sorridente, mentre saluta i fan e firma le loro copie.

Fissa Derek come lo vedesse per la prima volta, anche se spesso gli è capitato di vederlo in tv negli ultimi anni. Ma averlo davanti e tutta un'altra cosa.

Quando arriva il suo turno, Stiles lo vede chiaramente allargare le narici e alzare la testa di scatto.

"Ciao" dice solo e Stiles sorride, passandogli la sua copia.

"Posso farla io la dedica?" Chiede Derek e Stiles annuisce.

Derek scrive qualcosa veloce, firma e chiude il libro, Stiles non ha nemmeno i tempo di leggere.

"Grazie, Derek Hale" gli dice, prendendo il libro e allontanandosi.

Solo quando è abbastanza lontano dalla massa, si permette di aprirlo.

"All'amore della mia vita. Alla mia anima gemella. Derek."

E, sotto, un numero di telefono.

La parola era "AUTOGRAFO".