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Sei lì, in vacanza da solo e hai appena finito di cenare. Hai comprato un'insalata (e un pacco di biscotti al cioccolato), poi ti sei lanciato a peso morto sul letto e hai deciso che devi riposare. Te lo meriti. Hai lavorato sodo per un anno, hai cambiato lavoro, sei stato lasciato da Thomas (per più di una volta) e hai pianto. 

Hai pianto così tanto durante quest'anno, che non sai nemmeno da dove siano venute fuori tutte quelle lacrime. Ricordi di aver pianto una sera, di ritorno dal lavoro, in auto e al telefono con Lydia. L'avevi fatta spaventare un bel po', ma ti era servito. Lei sa sempre cosa dire. Ricordi di aver pianto anche a letto, olte volte, affondando la faccia nel cuscino, per non farti sentire da tuo padre. Così come ricordi di aver pianto abbracciato a Scott, la sera del tuo compleanno, quando  venuto a casa tua con un muffin e una candelina accesa. 

Forse ttte quele lacrime, come un fiume, ti hanno portato a questo momento. A te, da solo con te stesso, con i tuoi pensieri e il rumore del mare in lontananza. 

Ti rigiri sulle lenzuola bianche e fresce per afferrare il cellulare sul comodino e controllare che ora è. Quasi mezzanotte. E c'è un messaggio. 

Sorridi, pensando sia Scott, ma la saliva ti va di traverso e quasi soffochi quando leggi il nome del destinatario. 

Derek Hale. 

Non senti Derek da due anni, non lo vedi da uno (l'hai visto dal bus a New York, mentre lui attraversava la strada) e lo ami da sette anni. Siete stati insieme fino a due anni prima, solo per sei mesi ci avevate provato, poi lui era scappato. Come sempre. Sapaentato? Chissà. Stronzo? Sicuro. 

Ti aveva solo detto di non volerti fare dle male, di avere paura di perderti e tante altre cose che non avevi sentito, perché avevi chiuso la chiamata. 

Leggi l'ora del messaggio "18:03" e ti stranisci, ma poi ti rendi conto che in quell'angolo remoto non hai linea e che il messaggio ti sarà arrivato solo poco fa. 

Clicchi per aprirlo e leggi. 

Sono sulla tua stessa isola da un'ora. Sì, ti ho seguito e mi dispiace solo un po'. Ti aspetto a mezzanotte alla spiaggia del faro, se vuoi. 

Alterni lo sguardo tra il messaggio e l'orologio, almeno dieci volte. mancano dieci minuti alla mezzanotte, ma per arrivare alla spiaggia ne impiegheresti almeno venti. Non sai cosa fare, ma sa cosa vuoifare. 

Hai passato quasi un anno con Thomas, pr dimeticare Derek. E sai che è sbagliato, saiche non si fa e sai che è da codardi, ma avevi bisogno di distrazione. Sai cheti sei comporato male (non che il tuoex sia stato tanto clemente, tradendoti ripetutamente). 

Stai ancora decidendo cosa fare, ma ti sei già infilato scarpe e maglia e hai afferrato le chiavi della camera. Prendi un respiro ed esci in strada. Non c'è quasi nessuno, a parte qualcuno in bici ed è tutto silenzioso. Cammini con calma, senza affrettarti nonostante il ritardo, lungo il viale che conduce al faro. Lo vedi in lonananza, acceso, che illumina il mare scuro. 

Lo raggiungi e sei anche abbastanza sudato, perché fa molto caldo, poi cominci a scendere i gradini che portano alla piccola spiaggetta, guidato dal rumore delle onde. Sei quasi alla fine della scala, quando lo vedi, è ancora lì.

E' seduto quasi sulla riva, su un telo, con una torcia accesa al suo fianco. Ti fermi un po' prima di raggiungerlo, lo osservi. 

Ha lo sguardo verso il mare, ma in alto, guarda il cielo che questa notte è particolarmente limpido e stellato. Vedi le sue spalle alzarsi, quando prende un respiro più profondo: ti ha sentito, ma non si muove. Non si volta, non fa a niente, lascia a te la decisione. 

Così decidi di far eun passo, poi un altro, fino a trovarti al suo fianco e a sederti accanto a lui. 

"Ho visto una stella cadente" ti dice, senza nemmeno salutare. Tu alzi lo sguardo al cielo. "Ho desiderato che tu venissi e, poco dopo, ho sentito il tuo profumo."

Sbuffi una risata. Sai che non crede in queste cose e nemmeno tu ci credi. 

"Sono arrivato a chiedere ad una stella che tu mi amassi di nuovo, ma non ho mai fatto nulla per meritarmelo ancora" continua Derek e ti si stringe lo stomaco. 

Derek pensa che tu non lo ami più? E poi a te bastava quelo che eravate, quello che ti dava prima che ti lasciasse. Sei sempre stato bene con lui.

"Tieni" ti dice, allungandoti un foglio di carta. Cominci a leggere. 

"Tu...è davvero..."

Lo senti sorridere. "Sì, ho concluso gli studi di letteratura che avevo interrotto a New York dopo la morte di Laura. Ora insegno lì in un liceo. E..." ti dice, rigirandoti il foglio tra le mani, "questa è la copia del progetto di ristrutturazione della villa a Beacon Hills. Leggi qui" ti indica l'angolo in basso del voglio. 

Intestatari abitazione e coordinamento lavori: D. Hale e M. Stilinski.

"Cosa significa?" chiedi, fissando il foglio. 

"Significa che ti amo e che non riesco a fare a meno di te, anche se rischio di farti uccidere." 

Alzi lo sguardo dal foglio e lo fissi negli occhi di Derek che è girato verso di te. Quel verde bosco che ti è mancato, che ti fa mancare il respiro quando non c'è e che te lo blocca quando è lì vicino a te. Gli occhi verdi del tuo unico grande amore. 

"Stiles,  voglio passare il resto della mia vita con te. Non voglio più un secondo senza te nella mia vita. E sappi che domani mattina riparto, perché non voglio rovinarti questa vacanza che hai tanto desiderato e che speravi di riuscire a fare. So che grande passo sia per te stare qui da solo e voglio che tu ti viva a pieno tutto. Ma sappi che ti aspetto a casa, se vuoi. Ti aspetto a casa nostra." 

Alunghi una mano fino a raggiungere quella di Derek, facendo intrecciare le vostre dita, poi appoggi la testa alla sua spalla. 

Alzi gli occhi al cielo e restate così, in silenzio per un po', fino a quando una stella cade, veloce, proprio davanti a voi. 

"Hai espresso un altro desiderio, Der?" chiedi. 

"No. Al momento ho tutto quello che ho sempre desiderato. In questo istante mi sento così completo che non desidero altro." 

"Anche se non sai se verrò a casa?" 

"Non hai detto casa tua, ho una piccola speranza" dice, sorridendo e girandosi per sfiorarti la fronte con lelabbra. 




La parola era "MEZZANOTTE". 

Sono qui, da sola, al mare, col pc. La pace. 


365 Sterek (2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora