#258

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Isaac entra al loft di Derek sbadigliando. Sono le tre del mattino ed è appena tornato, dopo aver trascorso la serata con Scott, Stiles e Danny in un locale in città. HAnno bevuto, si sono divertiti e hanno preso in giro Stiles che è sempre l'unico a reggere poco l'alcool. 

Non era propriamente ubriaco, ma molto brillo. 

Si chiude il portone alle spalle e l'ambiente è tutto buio, tranne che per la leggera luce della luna calante che entra dalla vetrata. Fa qualche passo, poi si apre in un sorriso sghembo. 

"Ehi, Sei ancora sveglio?" chiede a Derek, seduto sul divano. 

"Ho troppo caldo, non riesco a dormire" risponde l'alpha e Isaac gli si siede di fianco. 

"Sicuro sia per il caldo?" chiede e Derek inarca un sopracciglio guardandolo. 

Isaac continua. "Non è perché volevi venire con noi, ma non potevi perdere la tua aria da duro?"

"Non esco con ragazzini."

Isaac sorride ancora. "Ma con uno vorresti. Tipo quello che stasera aveva una orribile camicia arancione.?" 

Isaac esulta internamente, quando Derek sbbassa la testa e si passa le mani tra i capelli. 

"Era un po' brillo e ha parlato di te. Ha parlato solo di te, in realtà. Quasi l'abbiamo lasciato da solo per quanto ci stava annoiando. Derek qui, Derek lì. Derek è importante, Derek si preoccupa per tutti. Amo Derek. Cose così?" 

"Mi ama?" 

Isaac ora si intenerisce, guardando l'espressione stupita del suo alpha. "Su questo penso nessuno avesse dubbi, no?" chiede. "A parte te, ovviamente, ma è perché credi nessuno possa amarti e bla bla bla!" 

"Isaac." 

Derek non ha usato il tono alpha, ma smette lo stesso di prenderlo in giro. "Cosa pensi di fare?" chiede. 

"Nulla?" 

"Forza, Derek, non dire cazzate. Non credi dobbiate smetterla di essere codardi e farvi avanti? Dovresti farlo tu, per inciso, perché lui è troppo insicuro ed è convinto che tu lo odi. Considerando come lo tratti, ha pure rag-" 

"Non lo odio" lo interrompe Derek. 

"E questo lo so io, lo sa Scott e lo sa chiunque senta il tuo odore quando Stiles è qui. Ma lui non lo sente, sai?" 

Derek non risponde e restano in silenzio per un po'. Un suono di un messaggio fa alzare Derek, che prende il suo cellulare. 

"Chi è?" chiede Isaac. Derek gli mostra lo schermo del telefono. 

(Ore 03:31) Derek, sono un po' brillo, ma anche abbastanza lucido. E mi manchi. SS

"Mi sbagliavo, il ragazzino ha più palle dell'alpha!" dice Isaac ridendo, dando una pacca sulla spalla di Derek e chiudendosi nella sua camera. Dopo pochi minuti, sente il portone aprirsi e poi richiudersi. Seguito poi dal rombo del motore della Camaro. Scrive un messaggio a Derek. 

(Ore 03:36) Sono fiero di te. E se ha ancora quella maglia arancione, strappala in modo che non possa metterla più. IL





La parola era "ARANCIONE". 

365 Sterek (2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora