#248

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"Cazzo!" 

Stiles lo esclama nel bel mezzo dell'aeroporto, guardando il tabellone sul quale lampeggia la scritta CANCELLATO di fianco al suo volo per tornare a casa. Tra tre giorni è Natale e lui non torna a Beacon Hills dall'estate prima e ora che ha qualche risparmio, aveva deciso di fare una sorpresa a tutti. Ormai è al penultimo anno di college, ha un lavoretto come commesso in un negozio di elettronica e riesce anche a mettere qualche soldi da parte. 

Si siede di nuovo sul trolley, disperato. Per risparmiare, si è fatto un'ora di bus per arrivare in un aeroporto lontano dalla città, da cui partiva un volo meno caro e quindi ora, alle undici di sera, non sa proprio dove diavolo andare. Tutti i voli cancellati sono stati rimandati al pomeriggio successivo, non può stare ventiquattro ore lì, seduto sulla valigia. Però, non può permettersi nemmeno un hotel, non vuole sprecare soldi così. 

Si passa le mani tra i capelli, cercando una soluzione e, quando rialza la testa, quasi cade all'indietro. 

"Erica?" 

"Oddio, allora sei tu!" 

Erica gli afferra un polso, facendolo alzare e tirandoselo addosso, per stringerlo in un abbraccio. 

"Co-così mi spacchi le-le costole!" protesta e la ragazza lo lascia andare. 

"Non ci vediamo da quando sei partito per il college, Stilinski! Cosa fai qui? Non eri a New York?" 

"Avevo trovato un volo abbastanza economico per tornare a casa, ma l'hanno appena cancellato" dice, indicando il tabellone. 

"Oddio, è anche il nostro volo!"

"Nostro?" chiede Stiles. 

Erica si gira, indicando qualcosa in lontananza. "Mio e di quei tre!" 

Stiles segue l'indice della ragazza e il suo sguardo si posa su trepersone: Boyd, Isaac e, ovviamente, il grande alpha Derek Hale. Tutti e tre sono girati verso di loro, ma solo i primi due salutano e si avvicinano. 

Stiles li saluta, scambia qualche chiacchiera, poi dice di dover andare, che deve trovare un posto per la notte. 

"Ma vieni a casa nostra, cioè, casa di Derek. è qui vicino."

"No, Erica, non mi sembra il cas-"

"Puoi venire." 

Stiles si gira verso Derek che si è avvicinato a loro. Non ha nemmeno la forza di rispondere, che Isaac ha afferrato il suo trolley ed Erica lo sta trascinando fuori dall'aeroporto e poi verso un'auto nera. 

Arrivano a casa di Derek in poco tempo, è una villetta in periferia, circondata da un ampio giardino. Quando sono dentro, Stiles si ritrova in due minuti solo con Erica, che gli indica la sua camera e gli dice che lo sveglierà lei il giorno successivo. 

Stiles fa una doccia, afferra una maglietta a caso dalla valigia e cerca di addormentarsi, ma non ha per niente sonno. Si sta rigirando per l'ennesima volta, quando sente la porta della camera aprirsi. 

"Ehi, non hai sonno?" 

Derek lo dice quando arriva al levvo e si siede di fianco a Stiles. 

"No e poi non ho il mio cuscino" risponde, facendogli spazio e indicandogli di stendersi. 

Derek obbedisce e Stiles gli si appoggia al petto, circondandogli la vita. 

"Sourwolf, ieri mi hai salutato e mi hai detto che ci saremmo visti tra quindici giorni, cosa diavolo facevi in aeroporto?" 

Derek sbuffa una risata. "Avevo il volo due ore prima del tuo e ti avrei aspettato in aeroporto al tuo arrivo. E, durante l'attesa, avrei detto agli altri di noi." 

Stiles alza la testa di scatto per guardarlo negli occhi. "Volevi...volevi..."

"Farti una sorpresa e rendere ufficiale la nostra relazione? Esatto." 

Stiels, di slancio, si sdraia completamente su Derek, abbracciandolo. 

"Ti amo, Sourwolf!" 



La parola era "TABELLONE". 

365 Sterek (2)Where stories live. Discover now