#273

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"Ehi, Derek, devo dirti una cosa!" 

Stiles lo dice entrando a casa tua, senza suonare il campanello e raggiungendoti direttamente nel bagno. Tu sei in doccia, per fortuna oltre il vetro, ma lui sembra nemmeno farci caso. 

"Stiles, qualcuno ti ha mai spiagato la funzione di un campanello? O magari di un telefono, per dire le cose alle persone, senza piombargli nel bagno?" chiedi sarcastico, mentre ti versi lo shampoo in testa. 

"Non essere antipatico, Sourwolf" risponde il ragazzo e, oltre il vetro, vedi la sua figura sfocata appoggiata al lavandino. "Mi ascolti?" ti chiede. 

"Per forza, a quanto pare" rispondi, cercando di non ringhiare. 

"Bene. Vedi, volevo dirti che mi è arrivata una proposta di lavoro."

"Non è quello che stavi aspettando da mesi?" 

Stiles si prende qualche secondo per rispondere. 

"Sì, ovvio. Non mi sono laureato per stare a casa a far niente. Solo che è un po' lontano." 

Ti risciacqui, afferri l'accappatoio, l'indossi, poi esci dalla doccia. Stiles è ancora appoggiato al lavandino e lo vedi chiaramente passarsi la lingua sulle labbra appena ti vede. Te ne compiaci un po'. 

"Lontano quanto?" chiedi, strofinandoti i capelli con un asciugamano. 

Stiles abbassa lo sguardo. "Lontano tipo fuso orario diverso. New York." 

"Si tratta di quella  proposta?" chiedi, guardando Stiles negli occhi. 

Sono mesi che ti dice di aver mandato il suo curriculum alla migliore azienda informatica del paese, ma che sa di non avere speranze. Tu hai sempre saputo che crede troppo poco in se stesso. Ti guarda e annuisce, con un'espressione ancora timorosa, ma fiera. 

"E ti sta venendo la cacarella" gli dici sorpassandolo e dirigendoti in camera tua. Lui ti segue parlando. 

"No, cioè sì, ovvio. MA non è solo quello..."

Ti infili i boxer attento a non denudarti, per non far svenire il ragazzo che hai di fronte, poi togli l'accappatoio. Stiles lo svenimento lo rischia lo stesso. Senti il suo cuore battere furiosamente. 

"E cosa?" chiedi, aprendo l'armadio e prendendo dei jeans. 

Stiles prende un respiro. "Sei tornato solo sei mesi fa e io non voglio perderti ancora. Stiamo diventando amici, no? E tutti gli altri sono in giro per il mondo e qui siamo rimasti solo noi due e poi me ne vado anch'io. E se perdiamo i contatti? Se poi ci vediamo solo quando torno qui per papà e ci salutiamo per strada e poi ognuno se ne va per fatti suoi? Se diventiamo due sconosciuti? Non voglio non conoscerti più!" 

Stiles ha il fiato corto dopo aver parlato e quasi ce l'hai anche tu, per quel fiume di parole. Sai che Stiles è innamorato di te da anni, ma l'hai sottovalutato. PEnsavi che, non essendo sicuro di essere ricambiato, non si sarebbe mai aperto così. E  invece ti sbagliavi, di grosso. Il ragazzino è sempre stato il più coraggioso. 

Infili jeans e maglia, poi gli vai di fronte. 

"Vengo con te" dici. 

"Possiamo mandarci messaggi, chiamarci ogni tanto, così da non perd- Cosa?" 

"Devo regalarti un corso sull'autostima, ragazzino. E' davvero così assurdo che io possa ricambiare ciò che provi per me?" gli chiedi e ti bei della sua espressione stupita. Le guance rosse, le labbra aperte. Semplicemente bellissimo. 





La parola era "FUNZIONE". 

365 Sterek (2)Where stories live. Discover now