Stiles è agitato. L'aveva detto al suo papà che non voleva fare quella cosa per la zia Fiona, ma sia John che Claudia avevano insistito e gli avevano infilato quel vestito elegante che gli faceva mancare l'aria. Il Papillon gli stringe la gola, la giacca gli impedisce di muiversi come vorrebbe e non può di certo correre con quelle scarpe!
"Dai, tesoro, sei bellissimo!" mamma Claudia glielo dice dopo avergli baciato una guancia e averlo posizionato di fianco a zia Fiona.
La zia ha un abito luuuungo e bianco, un sacco lungo!
Stiles fa come gli è stato detto, aspetta che la musica cominci, che zia faccia un passo per poi seguirla. Tutto questo senza far cadere le fedi che sta reggendo su un cuscino a forma di cuore.
La musica comincia, Stiles quasi vorrebbe tapparsi le orecchie, ma non lo fa. Zia guarda il suo papà, poi insieme fanno il primo passo, ma qualcosa va storto.
Stiles sente qualcosa sotto il piedino destro, proprio quando sente il rumore di uno strappo. Spalanca gli occhi e si rende conto di avere il piede sull'orlo di quell'abito lunghissimo che si è un po' strappato perchè è fatto come i centrini della nonna.
Per lo spavento, Stiles lascia cadere il cuscino e le vedi rotolano via, lungo la navata. Stiles, anche se sa che inciamperà, volta le spalle a tutti e corre via, più veloce che può. Sente la sua mamma chiamarlo, ma non si gira e non si ferma finché non arriva nel parcheggio, di fianco alla macchina del suo papà. Vuole solo andare a casa.
"Ehi, moccioso."
Stiles tira su con il naso e si gira verso Derek. Anche lui ha un abito con il papillon, solo che gli sta meglio perché è un po' più grande. Non gli risponde, così Derek continua.
"Fiona non si è arrabbiata e gli anelli li hanno presi. Non hai combinato nessun pasticcio."
"Davvero?" chiede stupito e Derek annuisce.
"E poi se lo meritava, a me sta tanto antipatica!" continua il più grande e Stiles scoppia a ridere.
"Perché è antipatica zia Fiona?"
"Perché mi dice sempre che sono un bel bambino e cerca di abbracciarmi."
"Ma DerDer, sono belli gli abbracci!" risponde indignato Stiles. Derek sbuffa.
"Non i suoi" ribatte. "Io nemmeno volevo venirci, ma mamma è sua amica" dice, facendo spallucce.
"Io volevo mettere i pantaloncini" dice Stiles, guardandosi i pantaloni blu.
"Allora facciamo che oggi stiamo sempre insieme così passa più veloce" suggerisce il più grande. Stiles si asciuga gli acchi e annuisce contento. "Ora entriamo dentro? Così puoi portare le fedi."
Stiles abbassa lo sguardo. "E se le faccio cadere di nuovo?"
"Le prenderò io prima che finiscano troppo lontano. Ci stai?"
Stiles annuisce, poi afferra la mano di Derek e, insieme, tornano dentro.
La parola era "ORLO".
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365 Sterek (2)
Fanfiction(Parte 2, da 201 a 365) 365 parole. 365 drabble/flashfic. 365 Sterek. Una al giorno. PRECISO CHE TUTTI I DIRITTI DI QUESTA STORIA SONO RISERVATI. ANCHE SE TRA LE INFO C'È SCRITTO IL CONTRARIO. IL SITO NON MI PERMETTE DI CAMBIARE LE IMPOSTAZIONI.