#356

2K 147 36
                                    


Derek parcheggia fuori casa di Scott ed Isaac, scende dall'auto si avvia verso il vialetto che conduce alla porta di ingresso e impreca.

Un triciclo gli taglia praticamente la strada e una furia con i capelli biondi frena di colpo, sorridendogli.

"ZIO DEREK, CIAO!"

Justin, cinque anni, un bambino dolcissimo e tutto pepe. Derek semplicemente lo adora, anche se ha sempre mal sopportato i bambini. Forse perchè non ne aveva mai conosciuto direttamente uno.

"Ciao, Justin. Che ci fai da solo qui fuori?"

"I papà sono andati a prendere il pranzo. Pranziamo in giardino!"

Derek gli sorride, aspettando quindi i suoi amico lì, mentre Justin continua a scorrazzare per il giardino.

"Justin, è pron- DEREK!"

Isaac è il primo a vederlo, mentre esce di casa reggendo due piatti. Seguito poi da Scott.

"Amico, che sorpresa, aspetta che prendo un piatto anche per te!"

Derek non fa nemmeno in tempo a dire che non ha fame, che Scott è già tornato in casa. Isaac gli sorride, come per dirgli "sai com'è fatto".

"Zio, siediti vicino a me!" Lo afferra Justin per la mano, trascinandolo al tavolo da giardino già apparecchiato.

Quando sono tutti seduti e Scott è tornato con un piatto pieno di pasta a sugo, Derek si sente giusto un tantino più calmo di quando è arrivato. Almeno fino a quando non finiscono di mangiare, sparecchiano, tornano tutti dentro e Justin corre in camera sua.

I tre adulti sono in salotto, Derek sulla poltrona, Isaac sul divano e Scott in piedi appoggiato al camino spento.

"Siamo felici tu sia qui, Derek, ma considerando che puzzi di agitazione, non ci guardi negli occhi e che ti sei presentato ad ora di pranzo palesemente senza nemmeno sapere che ora fosse... cosa sta succedendo?" Chiede il biondo.

Derek sbuffa alzando gli occhi al cielo. Inutile fingere che non abbia ragione, solo che non sa come aprire il discorso.

"Derek, senza girarci intorno, non ce n'è bisogno" lo incoraggia Scott e Derek lo fissa negli occhi. Ovvio.

"Ti ha già chiamato, vero?" Chiede.

Scott sorride. "Beh, non proprio chiamato. Diciamo che mi ha mandato un messaggio audio abbastanza lungo, abbastanza ricco di dettagli e a un volume abbastanza alto."

Derek doveva aspettarselo, per Stiles Scott è un fratello.

"Ci racconti la tua versione?" Insiste Isaac, sorridendo.

Derek prende un respiro e comincia a raccontare.

"Non lo vedevo da tre mesi, come sapete. Da quando sono andato in Messico per quella questione cacciatori."

Entrambi annuiscono.

"Così come con voi siamo sempre stati in contatto. Prima della partenza ci vedevamo insieme, no?"

I due annuiscono ancora. "Sono ormai dieci anni che ci conosciamo e vi conoscete. Per quanto da ragazzini avevate un rapporto contrastato, siete amici da un bel po', no?" Chiede Isaac.

Derek annuisce. "Ci siamo sentiti mentre lui era all'accademia, ci siamo sentiti da quando è tornato qui ed è sempre stato tutto normale. O almeno credo. O credevo." 

"Se per normale intendi la tensione sessuale che c'è tra voi da quando Stiles aveva sedici anni e tu venti, sì, certo, tutto normale" lo prende in giro ancora il biondo. 

365 Sterek (2)Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang