365 Sterek (2)

#210

- Chiamata il corso da Derek a Stiles 

"Sì, dovremmo tornare tra tre giorni. Dov'è Claudia?" 

"Claudia?" 

"Sì. Me la passi?" 

"Chi è Claudia?" 

"Nostra figlia, idiota. cos'hai combinato?" 

"Io? Niente, magari ha combinato qualcosa lei."

"E quindi tu non vuoi che lei parli al telefono con me perché potrebbe dirmi qualcosa che lei stessa ha fatto?" 

"Esattamente, mio dolce marito!"

"Stiles!"

"Com'è il tempo in Messico?" 

"Cos'hai combinato?" 

"Ma niente! Claudia sta giocando in giardino, sai ai bambini piace giocare!" 

"E non vuole parlare con suo padre."

"No, ha detto che si scoccia."

"Di parlare con me."

"Esattamente."

"E preferisce giocare."

"Mh mh!" 

"Devo chiamare tuo padre?" 

"Uffa, te la passo!" 

"Papààà!"

"Ehi, principessa, come stai?" 

"Benissimo! Quando torni?" 

"Tra pochi giorni, manca poco."

"Papà, ti devo raccontare una cosa!" 

"Non vedo l'ora!" 

"Sourwolf, contento?" 

"Sei davvero inciampato sporcando di vernice il divano e la parete dietro?" 

"Mh."

"Con della vernice verde?" 

"Mi dispiace, ora bisogna ridipingere la parte e buttare il divano."

"Cosa ci facevi con della vernice verde?" 

"Nulla..."

"Ragazzino."

"Uffa e va bene, volevo dipingere la stanza bianca, quella vuota e fare una parete verde bosco. Poi metterci una bellissima scrivania, la libreria e fare il tuo studio personale, ma ho fatto un pasticcio!" 

"Quanta vernice è avanzata?" 

"Quasi tutta, il guaio è stato fatto dagli schizzi, non ne è caduta tantissima."

"Allora facciamo così: prendiamo un altro divano, la parete finiamo di schizzarla di verde che magari viene fuori qualcosa di buono e lo studio che volevi regalarmi, lo dipingiamo insieme quando torno."

"Davvero?" 

"Certo. Ho bisogno di uno studio."

"Tu sei il marito perfetto, Derek Hale!" 

"Lo so, lo so!"

"Sbruffone! Mi manchi."

"Anche tu, da morire."

"Ti aspetto qui e giuro che non tocco più nessuna vernice. Ti amo tanto."

"Ti amo anch'io, amore." 

La parola era "STUDIO".